“Le informazioni date dal Times con parole nemmeno di probabilità ma di certezza sono assolutamente spazzatura e come tali vanno considerate”.
Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, è preciso, chiaro: si tratta di “accuse infondate”. Nel corso di una breve conferenza stampa a Palazzo Chigi, l’esponente del Pdl ha infatti risposto severamente alle insinuazioni arrivate dal quotidiano britannico.
“La notizia in base alla quale pagavamo i talebani per non essere attaccati è offensiva per i nostri morti e per i nostri militari. Nessun organo dello Stato – ha precisato La Russa – ha mai operato come dice il Times.
E per questo ritengo odioso che un giornale che sta operando con un sentimento di anti italianità abbia dato una notizia senza verificarla. Non fa onore alla testata”.
Sul giornale inglese in edicola lo scorso 15 ottobre, si legge infatti che i servizi segreti italiani e il governo Berlusconi avrebbero pagato delle “mazzette” ai capi talibani in Afghanistan per evitare attacchi terroristici alla base di Surobi, 65 chilometri a est di Kabul.
“Nessuno del Times – ha spiegato La Russa – ha sentito l’obbligo di chiamare l’Italia per chiederci la nostra posizione sull’argomento. Questo non fa onore al Times né alla stampa internazionale”.
“Ho dato incarico al mio capo di Gabinetto – ha concluso il ministro – di affidare ai legali il compito di denunciare il Times. Vediamo chi ha la potestà di farlo, se il mio dicastero o il governo, ma questa è la mia valutazione”. “In relazione a quanto pubblicato dal quotidiano britannico The Times circa l’impegno italiano in Afghanistan – si legge invece in una nota diffusa da Palazzo Chigi – si precisa che il governo Berlusconi non ha mai autorizzato né consentito alcuna forma di pagamento di somme di denaro in favore di membri dell’insorgenza di matrice talebana in Afghanistan, né ha cognizione di simili iniziative attuate dal precedente governo”.
Secondo il governo italiano “a riprova di ciò è sufficiente ricordare che soltanto nella prima metà dell’anno 2008 i contingenti italiani schierati in Afghanistan hanno subito numerosi attacchi e, specificamente nell’area del distretto di Surobi, il 13 febbraio 2008, nel corso di uno di questi è rimasto ucciso il sottotenente Francesco Pezzulo”.
Intanto, mentre Palazzo Chigi smentisce seccamente le accuse, in Francia è l’opposizione socialista a far sentire la propria voce, chiedendo al governo di far luce sull’articolo del “Times” secondo cui l’uccisione di 10 soldati francesi in Afghanistan nell’agosto 2008 sarebbe in parte responsabilità dell’Italia.
Per il Times, infatti, gli 007 italiani pagarono i talebani di una zona a est di Kabul per non compiere attacchi, ma non informarono Parigi.
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