Polizia italiana e svizzera firmano l’accordo che prevede il rafforzamento della lotta alla criminalità e un maggior impegno sulle questioni migratorie. La Consigliera Federale ha espresso tutta la sua commozione per la tragedia avvenuta alle coste dell’isola di Lampedusa
La consigliera federale Simonetta Sommaruga si è recata a Roma lunedì 14 ottobre scorso per definire e rafforzare l’accordo di cooperazione tra la Svizzera e l’Italia. L’incontro, il primo tra la Sommaruga e il suo Omologo, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, avvenuto nei locali del Viminale, aggiorna e potenzia l’accordo stipulato diversi anni fa, per la precisione il 10 ottobre del 1998, concluso tra i due Stati. Con questo atto si rende chiara l’intenzione dei due paesi di continuare e di rafforzare la collaborazione in tema di lotta alla criminalità transfrontaliera, che sarà palesato attraverso un maggiore controllo da parte delle forze dell’ordine italiana e svizzera della zona di confine, con un aumento delle pattuglie nonché il rafforzamento delle funzioni coordinative del Centro di Cooperazione di Polizia e Doganale di Chiasso. L’intesa dunque permette ai due stati di garantire una maggiore sicurezza nelle zone di confine per quel che riguarda non solo la criminalità organizzata, ma anche di adottate misure protettive particolari per i testimoni di atti criminali e inoltre ha assicurato azioni più efficienti contro il fenomeno della tratta degli esseri umani e, infine, assicura anche una maggiore collaborazione in caso di catastrofi o altri eventi naturali. L’incontro tra Simonetta Sommaruga e Angelino Alfano è stata anche un’ ottima occasione per affrontare il problema migratorio.
I due Ministri, infatti, hanno parlato anche della cooperazione all’insegna dell’accordo di Dublino, che disciplina la competenza dei vari Stati per l’esame della domanda di asilo. In quest’ambito, l’Italia è il principale partner della Svizzera: i contatti regolari a tutti i livelli e il distacco di un interlocutore svizzero a Roma hanno contribuito a una collaborazione efficace fondata sulla fiducia reciproca. Così, in questa sede, Alfano e Sommaruga hanno ribadito la volontà di potenziare la collaborazione peritale e di cercare, nell’ambito di Schengen, soluzioni comuni a tutela dei migranti. In sede Europea l’Italia favorirà il pieno inserimento della Svizzera nella task force, l’organismo che sovrintende all’applicazione degli accordi di Dublino e di Schengen oltre che al potenziamento del programma «Frontex» di protezione delle frontiere esterne.Inoltre, nella conferenza stampa tenuta subito dopo l’incontro dei due ministri, la Consigliera federale ha riferito che il Governo italiano ha deciso di non più incriminare coloro che prestano aiuto ai migranti in difficoltà nella traversata del Mediterraneo, facendo riferimento anche alle ultime tragiche vicende che hanno interessato l’isola di Lampedusa.
La ministra, infatti, assicurandosi che l’Europa rimanga il più possibile uno spazio sociale in cui non siano rinnegati i diritti della persona umana, ha voluto ribadire la volontà della Confederazione elvetica di impegnarsi, in collaborazione con gli Stati Schengen, in favore di misure tese a offrire maggiore protezione a queste persone.