La Procura di Bergamo chiede di verificare il Dna di Lorenzo B., il pedofilo arrestato in Francia nello scorso febbraio e sospettato di essere l’assassino di Yara Gambirasio
Gli inquirenti hanno già chiesto al giudice francese di procedere alla verifica del Dna di Lorenzo B., il cinquantenne arrestato in Francia nel mese di febbraio con l’accusa di pedofilia. Il motivo dell’interessamento della Procura di Bergamo è che si sospetta che Lorenzo B. possa essere stato il sequestratore e l’assassino di Yara Gambirasio. Da cosa lo si ricava? Da tanti elementi, alcuni di quali già illustrati recentemente. Innanzitutto, il fatto che Lorenzo B. adescasse tramite computer delle ragazzine nella Bergamasca. Di una in particolare, Laura, si sa che, dopo essere stato scoperto dalla madre di lei che era non un adolescente francese ma un cinquantenne italiano nato a Padova, aveva preso anche l’identità, con cui contattava altre ragazzine. In secondo luogo, aveva dedicato a Yara canzoni e riflessioni, quasi delle poesie, in cui c’erano riferimenti raccapriccianti alle scene che probabilmente la ragazza di Brembate aveva vissuto come un incubo atroce, fino alla morte. Vale la pena di riproporne una, intitolata Incubo, pubblicata su Facebook proprio il giorno del funerale di Yara. Eccola: “Anche stanotte sei tornata… Ti ho vista… Ti ho sentita. Quel freddo tutto attorno… E c’eri tu. E poi le tue grida, il tuo pianto. L’orrore. E poi… Buio… Solo buio freddo… E silenzio. Come ogni notte è così. Ho paura di dormire, ho paura di sognare. Di rivedere, di rivivere, di sentire ancora tutto questo. Cosa posso fare… cosa devo fare per farti ritrovare la pace, per cancellare tutta la sofferenza che hai dovuto subire… Per far tacere tutto questo gelido silenzio… Sto male”.
Ora, la testimonianza del fratello di Lorenzo B, Marco, sta aggiungendo particolari agghiaccianti al profilo di Lorenzo B. Dobbiamo notare subito che ci sono dei dubbi che possa essere lui il vero assassino di Yara, ma ci sono anche tanti altri dettagli che fanno sì che solo gl’inquirenti possono dire con certezza se ci si trova di fronte ad un pedofilo conclamato oppure se ci si trova di fronte anche ad un assassino. In sintesi, il fratello Marco dice che una delle vittime di Lorenzo B è stato lui stesso quando era bambino, che l’altra vittima è stata la figlia dodicenne di Lorenzo B. e che questi aveva la mania dei coltelli. Si sa, infatti, che Yara fu colpita da numerose coltellate prima di essere abbandonata in un campo a Chignolo d’Isola. Ma i dettagli più compromettenti sono che Lorenzo B. è stato un allenatore di ginnastica artistica e un frequentatore di palestre e che uno dei segni trovati sulla schiena di Yara è stata una “x” e che la “x” con un segno nel mezzo è anche quello di una farfalla, simbolo dei pedofili che non hanno preferenze di genere e che, ancora, Butterfly, cioè farfalla, è il titolo di una poesia dedicata da Lorenzo B. proprio a Yara.
Ecco la testimonianza di Marco, fratello minore (di 11 anni) di Lorenzo B.:”Lo conosco bene, io, il vizio di mio fratello Lorenzo. Lo conosco sulla mia pelle. Lui aveva 19 anni e mi aiutava a fare i compiti di matematica. Io ero un bambino, andavo alle elementari. Lui mi diceva sempre: è normale tra fratelli, è naturale. Stai fermo. Chiudi gli occhi. E poi allungava le mani… Tutti i pomeriggi, sempre, sempre, sempre. Qualche volta mi dava diecimila lire e io pensavo a quante stecche di liquirizia mi ci potevo comprare. Da allora il ricordo di quelle mani addosso è il mio inferno (…) Ma le cose peggiori non le ha fatte a me. La prima volta che lo hanno arrestato, in Svizzera, sua moglie lo aveva colto sul fatto. Era sul divano di casa, con la sua prima figlia dodicenne (…) Io e mio fratello eravamo campioni di body building, ma abbiamo fatto entrambi anche ginnastica artistica a Chiasso e Lorenzo è diventato anche allenatore. Allenava i bambini della ginnastica artistica, finché anche lì si sono accorti che c’era qualcosa di strano e lo hanno allontanato”.
Sono stati rintracciati anche i genitori di Lorenzo B. ma non aggiungono molto, se non che “Lorenzo è malato ma non si è mai voluto curare”. Marco, il fratello minore, prosegue: “Io non so se Lorenzo sia stato adottato, i miei genitori non vogliono spiegarmi. So per certo che i primi tre anni di vita Lorenzo li ha passati sicuramente sopra Como, a San Fermo della Battaglia, in un istituto per bambini abbandonati, insieme con nostra sorella maggiore. Mio padre era emigrato in Svizzera e viveva lì da solo. Nostra sorella diceva sempre ai miei: mi avete trovata per strada, non sono figlia vostra, ma non so perché dicesse così: forse perché era arrabbiata per essere stata in collegio”.
Ecco, l’orfanotrofio: Lorenzo B. è figlio legittimo dei suoi attuali genitori o è stato adottato? Ancora un dubbio: la moglie dell’attuale padre può essere la madre del bambino illegittimo avuto da Giuseppe Guerinoni, l’autista morto nel 1999 e con un Dna simile a quello trovato sul corpo di Yara? Siamo ad un passo, ormai, dalla verità: se Lorenzo B è solo un pedofilo oppure se ha anche a che fare con il destino di Yara Gambirasio. Marco, il fratello, conclude: “Se Lorenzo ha fatto qualcosa di male, si liberi la coscienza. Almeno una volta nella vita, faccia qualcosa di buono”.
2 commenti
Ne avete scritte abbastanza di cazzate? certo che voi della stampa siete davvero forti, un tossico vi vende una storiella e voi sbattete in prima pagina il primo disgraziato che vi capita! Cristo signori ma marciamo sulla testa? Quell’idiota di mio fratello nn solo è un maledetto tossicoma già anni fa cerco di appiopparmi la medesima accusa con la differenza che l’allora Procuratore Pubblico M.B. mi scagiono’ completamente dicendo a quell’essere che se qualcuno gliel’aveva messo del didietro quello nn potevo essere stato io. Certo si sono stato in galera x detenzione di immagini di minori, certo si sono stato adottato ho passato anni di abusi e violenze ma mai ho fatto del male a qualcuno e voi mi chiamate ASSASSINO? Senza contare come quegli PSEUDO giornalisti di Giallo hanno distorto il mio racconto, e pensare che quando decisi di accettare l’intervista madame Albina Perri promise di pubblicare la VERITA’…pura utopia per voi della stampa la verità nn è cosi? CERCATE PIUTTOSTO DI SCOPRIRE VERAMENTE CHI E’ QUEL MALEDETTO CHE HA UCCISO YARA E LASCIATE STARE CHI NON HA FATTO NULLA! l’importante è vendere ovunque comunque e poco importa a scapito di chi. complimenti evviva la deontologia signori.
Master
Senti un po’ Master, visto che ora ti fai chiamare così, probabilmente tu non c’entri con la storia di Yara e me lo auguro per te, almeno questo….ma proprio santo non lo sei. Possedere immagini erotiche di minori è reato, REATO….se non ti è chiaro il significato, prova a fartelo spiegare dai genitori dei minori di cui tenevi le immagini, prova, se lo hai il coraggio.
Adesso ti fai tutto grande perché credi di essere stato accusato ingiustamente? Ma è per i deviati come te che succedono cose come quella successa a Yara. Non me ne fate pena voi….anzi!!!