“A te” è l’album-tributo dell’artista romana al cantautore bolognese
Non è ancora del tutto rimarginata la ferita che ha recato la morte di Lucio Dalla al cuore della musica italiana, per fortuna però a consolare i fan di uno dei cantautori più bravi ed originali dei nostri tempi ci pensano i suoi colleghi e amici musicisti a volte raggiungendo risultati straordinari, come è accaduto a Fiorella Mannoia. La cantante romana infatti, ha pubblicato di recente una raccolta di brani dell’amico Dalla, disponibile in tutti gli store digitali e negozi di musica dal 29 ottobre e in questi giorni è impegnata con la promozione dell’album. “A te”, questo è il titolo del disco, è un sentito ed intenso omaggio di Fiorella Mannoia al suo collega ed amico Lucio Dalla, un artista che Fiorella conosceva bene e al quale era molto legata da un rapporto di stima e affetto reciproci. «Io non ero la migliore amica di Lucio.- precisa la Mannoia in un’intervista – Quando una persona muore tutti tendono a presentarsi come i più intimi. No, non ero questo, ma un’amica sì. L’ho frequentato nelle sue case di Milo, Bologna, Tremiti.
Per lui e per Marco Alemanno ero Rosalba. Aveva deciso di chiamarmi così e sul telefono ero registrata come Rosalba». Infatti, reca la firma di Rosalba la dedica scritta sull’album che recita «Grazie a Lucio, per tutto quello che ci hai lasciato, che rimarrà per sempre nei nostri cuori». 11 brani del più originale e geniale cantautore italiano in nuove versioni, interpretate dalla voce femminile più emozionante della musica italiana: Fiorella Mannoia racconta le storie scritte da Lucio Dalla con la maestria che l’ha consacrata la cantante preferita dei più grandi autori. Durante la promozione dell’album racconta di quanto sia stata dura e a volte sofferta la scelta dei brani da interpretare alcuni scelti per affetto, come “Cara” o “Anna e Marco” che i due artisti cantavano spesso assieme, altri inaspettati come i due brani meno celebri “Sulla rotta di Cristoforo Colombo” e “La casa in riva al mare” ma tanto amati da Dalla. E infine quelle che non ascolteremo perché difficili da eseguire e con molta umiltà la cantante vi ha dovuto rinunciare, come è successo per “Apriti cuore”, «Non tutti si sono resi conto dell’estensione vocale che raggiungeva Dalla. Io non ce l’ho assolutamente, per questo ho dovuto rinunciare, con la morte dentro ad Apriti cuore, per esempio» e per lo stesso motivo, pur amandola moltissimo, ha dovuto rinunciare a “Futura”. Ma non potendo rinunciare a tutti quelli un po’ più difficili per le sue capacità, Fiorella ha scelto di farsi accompagnare, per esempio per “La sera dei miracoli”, eseguita con Alessandra Amoroso perché “lei raggiunge delle tonalità che io non avrei potuto raggiungere. E sono molto soddisfatta del risultato”. Tra I grandi nomi che hanno preso parte a questo progetto vi è anche quello di Ron, grande amico di Dalla, “Ron non poteva non esserci – dice la Mannoia – per il rapporto che lo legava a Dalla da una vita. Ci tenevo moltissimo alla sua presenza in questo progetto. Quando l’ho chiamato Ron é rimasto in silenzio. Mi ha ascoltato. E poi mi ha detto solo: mi fido di te”. In questo modo realizzano “Felicità”.
Straordinaria la registrazione di “A Te”: Fiorella Mannoia e la sua band hanno suonato e cantato i brani in presa diretta con l’orchestra “Sesto Armonico”. «Volevo fosse realizzato proprio così, un po’ alla vecchia maniera e che fossimo tutti eleganti per l’occasione. Devo ammettere che le registrazioni tradizionali degli album in studio mi hanno un po’ stufata. Trovarsi invece a suonare dal vivo è più adrenalico e si dà il meglio di sé». Alla realizzazione del progetto hanno collaborato per gli arrangiamenti Peppe Vessicchio, Pippo Caruso, Stefano Zavattoni, Marcello Sirignano e Paolo Buonvino.
L’album-tributo include anche un Dvd con le immagini della registrazione del disco, un backstage con le interviste ai maestri, ai musicisti che hanno partecipato e le testimonianze di Marco Alemanno. “Volevo immortalare questo abbraccio a Lucio con delle immagini che ci vedessero tutti insieme, con il vestito buono a suonare e cantare le sue canzoni. Questa esperienza è forse la più bella che io abbia fatto nella mia carriera”.