Il 24 novembre prossimo in Svizzera si voterà per l’iniziativa 1:12 che, promossa dai giovani socialisti e sostenuta da alcuni sindacati, chiede che venga introdotto nella Costituzione il principio per cui il salario minimo di un dipendente non possa essere inferiore al 12° della paga più alta. Sono contrari i consiglieri di Stato responsabili dei dipartimenti dell’economia e delle finanze ed i partiti borghesi.
Si temono una diminuzione degli introiti fiscali e delle assicurazioni sociali, danni per il mercato del lavoro svizzero abbastanza liberista, perdita di posti di lavoro, aumento delle tasse per i contribuenti. Per i fautori del sì invece questa norma risponderebbe ad un’esigenza di giustizia sociale, sarebbe un tentativo di redistribuire la ricchezza ed il benessere tra i lavoratori.
Con questa iniziativa si pongono limiti ai salari dei manager e si rendono possibili aumenti per gli altri dipendenti. Infatti si crea un rapporto tra i due tipi di lavoratori: se aumenta lo stipendio degli uni in proporzione deve aumentare anche quello degli altri, sono due piatti di una bilancia che deve restare in equilibrio. Se per esempio un dipendente guadagnasse 4000 franchi mensili (il salario minimo richiesto dai sindacati), il manager dovrebbe guadagnare 48.000 franchi al mese, il che non sembra poco…
Invece, come ci informa il sindacato UNIA (www.unia.ch), di recente le paghe più alte invece di essere ridimensionate sono state aumentate: nel 2011 il rapporto era di 1 a 120, nel 2012 è di 1 a 135. Risulta che in media i top manager guadagnano 7,4 milioni di franchi all’anno. Che ne pensate dei manager della Novartis con 13 milioni di franchi o di quelli più modesti dell’UBS con 8,8 milioni annuali? Cifre da capogiro che lasciano senza parole… Ci si chiede se di fronte a stipendi così elevati i manager abbiano almeno la responsabilità di quanto compiono e l’obbligo di rispondere del loro operato……
La collettività è impotente rispetto alle scelte dei manager talora piuttosto rischiose, ma comunque ne deve pagare sempre le conseguenze. Ci si chiede inoltre se non sia immorale pagare tanto una persona per il lavoro che svolge, per quanto possa essere importante il suo ruolo. Non è lo stipendio che riceve a renderlo importante, ma la sua utilità . Il resto dell’umanità non svolge lavori utili? Tutti i lavori sono utili e danno dignità e si deve dare giustamente a tutti la possibilità di vivere in modo accettabile.
Il sondaggio più recente del 18 ottobre ha dato questi risultati:
gruppo del sì – favorevole
all’iniziativa : 44%
gruppo del no – contrario
all’iniziativa : 44%
indecisi : 12%
Il 2 novembre a Bellinzona, ospite del partito socialista del Ticino, Cedric Wermuth, consigliere nazionale e uno degli ideatori dell’iniziativa, ha parlato di” preoccupazioni ingiustificate”ed ha sostenuto che questi soldi dati ai super manager “potrebbero essere usati per migliorare le condizioni economiche di tutti gli altri dipendenti, per la ricerca e lo sviluppo”. Come vedete la questione è ancora aperta.Voi da che parte state?
Antonia Pichi