In 600 alle nomination del Premio svizzero del cinema. La cerimonia di premiazione si terrà il 21 marzo 2014 allo Schiffbau di Zurigo. Tra i candidati anche il cineasta italiano Michele Pennetta
Anche la Svizzera, per quel che se ne dica, ha la sua bella tradizione cinematografica che si va sempre più affermando e consolidando negli anni. Da quando poi il Premio del Cinema Svizzero è entrato di diritto tra i riconoscimenti federali attribuiti dall’Ufficio federale della cultura per ogni ambito artistico nel quadro del messaggio sulla cultura, Il Premio ha avuto ancor più spessore soprattutto per quel che è il suo intento, ovvero di maggiore promozione del cinema svizzero attraverso i media. Come ormai sappiamo, la prassi ufficiale del riconoscimento si suddivide in due parti, la notte delle Nomination e quella delle premiazioni. La scorsa settimana infatti, alla Konzertsaal di Soletta, si è tenuta la prima tappa, durante la quale sono stati rivelati i nomi delle candidate e dei candidati. Grazie alle raccomandazioni dei 240 membri dell’Accademia del Cinema Svizzero la commissione esaminatrice ha ammesso 118 film. “Una lista impressionante che mostra la diversità e la vitalità del cinema elvetico”, ha dichiarato la nuova direttrice dell’Ufficio federale della cultura Isabelle Chassot.
Quest’anno il Premio del cinema svizzero con le sue 11 categorie dispone di un montepremi di 435’000 franchi. La nuova categoria «Miglior montaggio» è il riconoscimento di un’importante fase di lavoro nella realizzazione cinematografica. A partire da questa edizione i cortometraggi di animazione saranno premiati ogni anno anziché ogni due. Conduttore della serata è stato il duo di Losanna «120 Secondes». Presieduta da Ivo Kummer, caposezione Cinema dell’Ufficio federale della cultura, la commissione è composta da: John Canciani, responsabile artistico, Festival internazionale del cortometraggio, Winterthur; Isabel Meier, editor, Berlino; Luc Peter, produttore, regista e cameraman, Losanna; Françoise Deriaz, redattrice, Losanna; Hans Jürg Zinsli, giornalista, Coira/Zurigo. Adesso dovranno esprimersi sui film per decretare il vincitore di ognuna delle undici categorie in gioco.
Tra i film che hanno ricevuto più nomination Traumland di Petra Volpe (4), Left Foot Right Foot di Germinal Roaux (3), L’expérience Blocher di Jean-Stéphane Bron (3) e soprattutto Der Goalie bin ig, con la regia di Sabine Boss, con 7 candidature, tra le quali anche quella come miglior film. Siamo contenti di notare che tra tutti i film candidati figura il cortometraggio di un italiano, il regista Michele Pennetta, con il corto dal titolo ’A iucata, ambientato a Catania. Con il suo film, il cineasta Varesino, ci offre uno spaccato spietato della realtà siciliana delle corse di cavallo clandestine dove mette in evidenza gli aspetti più inquietanti del rapporto sociale tra legalità e illegalità e tra esseri umani e animali.
Scopriremo i vincitori il 21 marzo, durante la serata di premiazione che quest’anno si terrà a Zurigo presso i locali dello Schiffbau e in palio l’elegante Trofeo «Quartz», la scultura creata da Jean Mauboulès. L’omaggio alla settima arte in Svizzera è realizzato dall’Ufficio federale della cultura insieme ai partner SRG SSR e l’Association «Quartz» Genève Zürich. Collaborano all’organizzazione anche Swiss Films, l’Accademia del Cinema Svizzero e le Giornate di Soletta.