Mi giungono numerose segnalazioni dai connazionali all’estero e dalla stessa Italia in merito ad una assurda barriera posta dall’Inps.Infatti risulta inpossibile per i privati cittadini provvedere in modo autonomo a formulare un Interpello su questioni previdenziali e di lavoro.
Al call center dell’Inps,contattabile anche dall’estero, rispondono in diverse lingue ma tutto sembrano tranne che dei dipendenti dell’Inps,le risposte se hanno a volte contenuti giusti non hanno purtroppo nessun valore. Visto che la questione crea anomale nicchie di potere proprio alle associazioni di categoria vediamo se riusciamo a rendere tali processi comunicativi efficienti e trasparenti.
Nell’ambito di una riqualicazione anche del modo di fare attività sindacale non posso che posizionarmi dalla parte dei cittadini.I Sindacati vivono un periodo di crisi di relazione con i cittadini che è pari a quello della politica. Molti Sindacalisti vecchia scuola continuano a interpreatare il delicato ruolo come un posto di potere,siano essi all’interno di Patronati o di Sindacati. Uno sguardo ai Sindacati Svizzeri e al loro modo di comunicare potrebbe arrichire non poco i processi comunicativi e la funzionalità di quelli Italiani. Il ruolo deve e puo’ essere di potere,ma il “potere burocratico ” deve essere la conoscenza delle norme posta a disposizione dei cittadini.Impossibile nel 2014 riservarsi il diritto di intermediario della comunicazione con il settore pubblico.Un muro di Berlino da buttarte immediatamente giu’. Non pochi Eletti all’estero provengano e provenivano dal mondo dell’associazionismo e sarebbe un sussulto di trasparenza politica un loro interesse immediato.
In sintesi ritengo opportuno come avviene già con l’Agenzia dell’entrate modificare l’Articolo sotto riportato :
“Decreto Legislativo 23 aprile 2004, n. 124 “Razionalizzazione delle funzioni ispettive in materia di previdenza sociale e di lavoro, a norma dell’articolo 8 della legge 14 febbraio 2003, n. 30” pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 110 del 12 maggio 2004 Art. 9. – Diritto di interpello 1. Le associazioni di categoria e gli ordini professionali, di propria iniziativa o su segnalazione dei propri iscritti, e gli enti pubblici possono inoltrare alle Direzioni provinciali del lavoro che provvedono a trasmetterli alla direzione generale, quesiti di ordine generale sull’applicazione delle normative di competenza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. L’inoltro dei quesiti e le comunicazioni di cui al presente articolo avvengono esclusivamente per via telematica. Nelle materie previdenziali i quesiti possono essere inoltrati, esclusivamente per via telematica, alle sedi degli enti stessi che li trasmettono alla citatata direzione generale.” di mondificarlo nel modo seguente :
“Interpello Inps art. 9 “modificato”
“Tutti i cittadini direttamente interessati, le associazioni di categoria e gli ordini professionali, di propria iniziativa o su segnalazione dei propri iscritti, e gli enti pubblici possono inoltrare alle Direzioni provinciali del lavoro che provvedono a trasmetterli alla direzione generale, quesiti di ordine generale sull’applicazione delle normative di competenza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. L’inoltro dei quesiti e le comunicazioni di cui al presente articolo avvengono esclusivamente per via telematica. Nelle materie previdenziali i quesiti possono essere inoltrati, esclusivamente per via telematica, alle sedi degli enti stessi che li trasmettono alla citata direzione generale. La risposta é prevista con il silenzio assenso entro 90 giorni””
Anche questo é un conflitto di interesse non meno inportante di quelli recentemente segnalati
Il Delegato
Francesco Torellini