Carissimi lettori e lettrici,
come molti sanno, e altri meno, anche quest’anno alcuni ragazzi del Liceo Vermigli hanno partecipato alla XXIV Olimpiade dei giochi logici linguistici matematici. Erroneamente si potrebbe pensare che siano solo i ragazzi del liceo scientifico a parteciparvi. La realtà è che in questi giochi non bisogna avere esclusivamente competenze matematiche, bensì servono buone abilità linguistiche e logiche.
Perché cimentarsi in giochi del genere quando già la scuola è pesante? Un valido motivo è quello di mettere alla prova se stessi. Si tratta di giochi che, ad un primo impatto, suggeriscono di lasciar perdere. Ma poi ci si ricorda che, seppur siano giochi, si tratta allo stesso tempo di una competizione. E quando c’è competizione non importa quanto sia difficile una cosa. Certamente servono molta pazienza e perseveranza. Solitamente la partecipazione a tali giochi non consiste solo nel sottoporsi a test, ma anche nel divertirsi grazie ad un’esperienza diversa rispetto alle normali lezioni. Non è una cosa obbligatoria, perché costringere qualcuno non porta a nessun risultato. Lo scopo, forse, è quello di dare la possibilità ai ragazzi di “giocare” con le proprie competenze. Ci sono, infatti, alcuni test che non c’entrano quasi nulla con la matematica: si tratta solo di capire dei passaggi logici. Magari in quei momenti servirebbe che si accendesse quella famosa lampadina a dare qualche spunto. Se non si trova un punto da cui partire, difficilmente si arriva a una conclusione.
Un altro aspetto che emerge da questi giochi è la quantità di diverse soluzione alle quali i ragazzi giungono. Non è la soluzione in sé che interessa, piuttosto l’idea nascosta dietro. Dopo la gara i partecipanti spesso si confrontano e si accorgono di quante cose non abbiano notato in quella prova. Così ci si inizia ad interrogare su quale sia la soluzione più plausibile, escludendo a priori che possa essere la propria. Se in qualcuno un pò di curiosità è stata suscitata, può visitare il sito www.gioiamathesis.it .
Di seguito vi propongo due esempi di test della finale 2012-2013 per la fascia 13-14 e per la fascia 17-18.
Test 2 – La funivia
La funivia è un mezzo di trasporto utilizzato nelle zone di montagna e realizzato con una serie di corde. Se la lunghezza di ciascuna corda è 4 Km, quale dovrà essere la distanza orizzontale tra la stazione di partenza a valle e quella di arrivo a monte se il dislivello è di 1000 m? Giustificare la risposta ed eseguire un disegno geometrico del sistema teleferico.
Test 1 – Problema reale di Emma
Da una stazione situata a 1200 m di altitudine partono, in direzioni opposte, due teleferiche che collegano il fondovalle rispettivamente con un monte alto 1500 m ed un monte alto 2100 m. Le lunghezze delle funi sono, nell’ordine, 1.900 m e 2.400 m. Quanto distano, in linea d’aria, le due vette?
Veronica Bressi