La Juventus senza ostacoli, Roma e Napoli vittoriose, la Fiorentina difende il quarto posto, incalzano Inter e Parma, vittorie pesanti per Livorno e Sassuolo
Contro il Genoa, la Juventus (0-1) è ancora vincente anche quando patisce l’avversario. A decidere i suoi fuoriclasse, i grandi campioni: Buffon nega prima il gol a Bertolacci e poi para un rigore a Calaiò al 71’, Pirlo calcia una punizione sontuosa all’89’ per il gol vittoria. Per lo scudetto manca solo la matematica e ora l’obiettivo, ambizioso, sono i 100 punti in classifica. Sottotono la squadra di Conte, affaticata e con la testa a Firenze per il ritorno di Europa League, ha sofferto ed è riuscita a costruire solo due occasioni da gol. Il Genoa non ha demeritato e ha fatto il massimo per fermare la prima della classe, concedendole poco e battendosi alla pari. Alla prova perfetta dei genoani è mancato solo il gol, che avrebbe potuto portare la vittoria.
Vittoria pesante in trasferta del Napoli (0-1) contro il Torino, beffato da Higuain al 90’.Il gol è nato dopo un contrasto tra Higuain e Glik, che i giocatori e l’allenatore granata hanno ritenuto falloso da parte dell’argentino. Una sconfitta immeritata per il Torino, che ha giocato meglio di un Napoli cinico e fortunato, salvato due volte dai pali e da Immobile che spreca. Il Torino non riesce ancora una volta a vincere contro una grande e deve abbandonare il sogno europeo. La squadra di Benitez continua la rincorsa alla Roma, ma dovrà cambiare atteggiamento se vorrà passare il turno in Europa League contro il Porto.
La Roma (3-2) risponde nel secondo posticipo del lunedì al Napoli che l’aveva agganciata. I giallorossi hanno meritato la vittoria, ma quanti brividi contro l’Udinese, che ha giocato una buona partita, creando pericoli davanti a De Sanctis (bravissimo e prodigiodo) e tendendo in apprensione la Roma fino alla fine. Meglio nel primo tempo la squadra di Garcia che domina i friulani segnando con Totti e Destro un micidiale uno-due in 8’ minuti e sfiorando a più riprese il terzo. Sottotono la ripresa con tanti brividi. C’è voluto un’azione personale di Torosidis a mettere al sicuro vittoria, secondo posto e a mantenere viva la piccola speranza scudetto.
La Fiorentina (3-1) batte il Chievo con qualche affanno e difende il quarto posto. Un buon primo tempo con i gol di Cuadrado e Matri basta ai viola per poi gestire il vantaggio nella ripresa, anche se con qualche difficoltà. Con la testa al ritorno in Europa League e l’affiorare della stanchezza, la Fiorentina subisce il Chievo, mai domo, e deve pensarci Gomez a evitare le ansie del pareggio clivense, segnando il 3-1. Giovedì in Europa League sarà un’altra partita, ma la Fiorentina, con Borja Valero in più, è pronta a giocarsela. Ottima prova dell’Inter (0-2) a Verona che sembra avere fatto il salto di qualità, lasciandosi alle spalle il brutto inizio del 2014. Mai in discussione la vittoria al Bentegodi, arrivata con i gol di Palacio e Jonathan. La squadra di Mazzarri ha fatto progressi in attacco e soprattutto in difesa, dove non subisce reti da tre partite. Il Verona è apparso confuso e fragile in difesa, lontano dalla brillante squadra di inizio stagione e che non vince più in casa dallo scorso dicembre. L’Europa si allontana.
Altra pretendente a un posto in Europa League è il Parma (2-4) che a San Siro coglie il sedicesimo risultato utile consecutivo passeggiando sulle macerie del Milan. Trascinati da un Cassano in formato nazionale, che realizza i primi due gol, gli emiliani si sono dimostrati squadra collaudata, con un’ottima condizione fisica e mentale. Il Milan s’illude per la rimonta in dieci del 2-2, ma non esce dalla crisi nera e precipita in una confusione totale, che va dalla società, ai giocatori, all’allenatore e ai tifosi, che contestano con insulti e minacce. Il calvario di una stagione fallimentare richiede una rifondazione o con il cambio di filosofia aziendale auspicato da Barbara Berlusconi o forse è arrivato il momento di cambiare proprietà, senza scomodare il passato.
La Lazio (0-2) vince con merito a Cagliari, scavalca il Verona in classifica e avvicina l’Europa. Il Cagliari avrebbe potuto riaprire la partita, ma Pinilla sbaglia un rigore. I sardi restano lontani dalla zona calda, ma la salvezza resta un obiettivo da conquistare con le unghie e con i denti. Salvezza ormai certa invece per l’Atalanta (3-0) che travolge la Sampdoria con Carmona, Bonaventura e Denis. Passo indietro per la Sampdoria, che resta in partita solo all’inizio per poi crollare dopo lo svantaggio.
In zona retrocessione vittorie pesanti negli scontri diretti per il Livorno (2-1) contro il Bologna e per il Sassuolo (2-0) contro il Catania, che valgono due sorpassi in classifica. Il Livorno questa volta non gioca bene, ma ha il pregio di difendere i gol di Benassi e Paulinho dall’assalto del Bologna, che fallisce il secondo scontro diretto di fila. Il Sassuolo riassapora la vittoria e riaccende le speranze salvezza. Nella ripresa gli emiliani cambiano volto e rimontano il gol di svantaggio con una strepitosa prestazione. Fuori casa il Catania è un disastro e la sconfitta lo relega all’ultimo posto, mettendolo seriamente nei guai.
Classifica Serie A, 28° giornata:
Juventus 75; Roma 61 (una partita in meno); Napoli 58; Fiorentina 48; Inter 47; Parma (una partita in meno) 46; Lazio 41; Hellas Verona 40; Atalanta 37; Torino 36; Milan e Genoa 35; Sampdoria 34; Udinese 31; Cagliari 29; Chievo e Livorno 24; Bologna 23; Sassuolo 21; Catania 20