A Napoli seconda sconfitta alla Juventus in campionato, la Roma diminuisce lo svantaggio, la Fiorentina non tiene il passo, immutata la situazione in zona retrocessione
Il Napoli (2-0) fa festa e la Juventus cade dopo 22 turni rallentando nella corsa scudetto. Meritata la vittoria della squadra di Benitez, apparsa più motivata e che ha giocato una delle migliori partite della stagione, praticamente perfetta. Gli azzurri hanno dominato la capolista per tutta la gara. Molto aggressivo ed equilibrato, il Napoli è stato impeccabile soprattutto nella fase difensiva, dove non ha concesso nulla agli attaccanti juventini, e non è mai stato troppo sbilanciato. Ispirati Callejon e Insigne, che con veloci ripartenze hanno messo in difficoltà i bianconeri: Buffon è stato il migliore dei suoi. Le due reti per tempo di Callejon e di Mertens, hanno dato un successo pesante per l’autostima del Napoli e per la classifica, che permette di rimanere in scia della Roma. La Juventus si è fatta sorprendere dall’intensità del Napoli e pur con il predominio territoriale non è riuscita a creare occasioni pericolose. La squadra di Conte è apparsa stanca e svuotata, forse logorata mentalmente da un campionato giocato ad altissimo livello. La sconfitta non cambia molto per la Juventus, ancora saldamente in testa scudetto e in corsa per l’obiettivo 100 punti. Inoltre ha un calendario più facile della Roma e Conte ha dimostrato di sapere rinfrancare la squadra dopo i risultati negativi.
La Roma (0-2) batte con il minimo sforzo il Sassuolo e consolida il secondo posto. La sconfitta della Juventus rivitalizza le speranze dei giallorossi di rimonta. Mercoledì la squadra di Garcia recupera la partita contro il Parma e potrebbe portarsi a -8 e a sette giornate dal termine è legittimo provarci. Alla penultima giornata la Juventus andrà all’Olimpico. Con il Sassuolo tutto facile per la Roma, alla quale basta un quarto d’ora ad alto livello: in gol Destro, poi controllo della gara senza rischiare e in chiusura arriva il gol di Bastos. Poca cosa il Sassuolo che lotta, ma non ha i mezzi per competere in A e ora vede la B con i 5 punti di distacco dal quart’ultimo posto. Con il pareggio di Genova contro la Sampdoria (0-0) la Fiorentina perde di vista il Napoli. La partita è stata bella, spettacolare e giocata a viso aperto da entrambe le squadre, incapaci però di sfruttare le molte occasioni da gol. Lato negativo l’espulsione di Mihajlovic che perde la testa per una decisione dell’arbitro (rimessa laterale) a suo avviso sbagliata. Ai viola (privi ancora di Gomez e Rossi) resta la difesa del quarto posto e la Coppa Italia come obiettivi, mentre la Sampdoria ha dimostrato di avere raggiunto la maturità.
L’Inter (2-2) getta via due punti contro il Livorno, che conquista in rimonta un prezioso punto in chiave salvezza. I nerazzurri dominano e vanno sul 2-0 con Hernanes e Palacio, tengono dopo il gol di Paulinho, ma alla fine si addormentano e dopo un pasticcio difensivo regalano il pari al Livorno. Ennesima occasione sprecata dall’Inter di avvicinare la Fiorentina. Il Livorno accetta il regalo e con questo spirito e coraggio la salvezza è possibile.
La Lazio (3-2) rientra nella lotta per l’Europa battendo il Parma in casa. Emozioni e continui capovolgimenti di campo, ma anche molti errori hanno caratterizzato l’incontro nel quale un pareggio sarebbe stato più giusto. La Lazio, più cinica nello sfruttare gli errori del Parma che nella costruzione di gioco, piega il Parma al 93’ con Candreva. Il Parma perde per la seconda volta di fila dopo i 17 risultati utili consecutivi e rischia di pregiudicare la bella stagione se non riuscirà a reagire, già da mercoledì nel recupero contro la Roma.
Il Verona (3-0) è riuscito a superare il momento no tornando alla vittoria in casa sul Genoa. Si è rivista la squadra capace di imporre il proprio gioco e che può contare sui gol di Toni: una doppietta alla presenza del ct Prandelli. Partita a senso unico, dove un Genoa irriconoscibile non ha mai inciso, nonostante la superiorità numerica nella ripresa, mai sfruttata. Il Verona torna così in corsa per l’Europa League, mentre il Genoa sembra con la testa già in vacanza. Bel Torino (2-1), che battendo il Cagliari tiene aperto uno spiraglio per un posto in Europa, lontana ma ancora possibile. Il Cagliari non fa passi avanti per raggiungere il traguardo salvezza è resta impigliato nella zona calda. I granata, trascinati da Cerci (assist, gol e segnale a Prandelli), dominano proponendo un calcio veloce e vincono meritatamente. I sardi sono privi di idee e reagiscono soltanto alla fine, ma il Torino è compatto e concede solo il gol del 2-1. Il Milan (3-0) torna a vincere a San Siro e dà continuità ai risultati positivi contro la Lazio e alla vittoria di Firenze. Il Chievo non è stato un avversario irresistibile, ma i rossoneri hanno giocato con più acume tattico: la squadra difende compatta ed è meno sbilanciata in attacco. Ora la classifica fa ben sperare per un posto in Europa League. Protagonista dell’incontro Kakà, con una doppietta a coronare le sue 300 partite in rossonero. Bravo anche Balotelli attivo per 90’ minuti e punto di riferimento per i compagni. ll Chievo è alla quinta sconfitta consecutiva fuori casa e la classifica resta precaria, ma fino al termine del campionato avranno ben sei scontri diretti su sette. Con Chievo, Sassuolo e Livorno la lotta per la salvezza vede coinvolte altre due squadre. Il Bologna (0-2) perde l’ennesima occasione in casa e si fa battere dall’Atalanta, che con il minimo sforzo centra la sesta vittoria consecutiva. L’Europa per i bergamaschi è ora un obiettivo possibile. Di pessimo umore l’ambiente in casa Bologna. L’impegno della squadra non è mancato ma senza lucidità e personalità non ci si allontana dalla zona calda: il Bologna non segna su azione da oltre 700 minuti. Ancora Di Natale e l’Udinese (1-0) batte il Catania e archivia il discorso salvezza. I siciliani avrebbero meritato il pareggio, ma sono stati fermati dalle grandi parate del giovane portiere Simone Scuffet, e restano ultimi con la B sempre più vicina.
Classifica Serie A, 31° giornata:
Juventus 81; Roma 70 (una partita in meno); Napoli 64; Fiorentina 52; Inter 49; Parma (una partita in meno) 47; Atalanta 46; Lazio 45; Hellas Verona 43; Torino e Milan 42; Sampdoria 41; Genoa 39; Udinese 38; Cagliari 32; Chievo 27; Bologna 26; Livorno 25; Sassuolo 21; Catania 20