Il Nepal in genere non è un Paese la cui immagine viene associata all’idea di meta ideale per rigenerarsi da ritmi di vita frenetici delle capitali europee.
Eppure, un viaggio nel cuore di questo straordinario mondo può rivelarsi un toccasana per chiunque. Kathmandu, la capitale, è una città che immerge subito i visitatori in una dimensione spirituale; infatti qui sono due le destinazioni da non perdere: il tempio indù di Pasupatinath, sulle rive del sacro fiume Bagmati, e quello buddista di Swayambhunath, più noto come Tempio delle scimmie.
Le località sono facilmente raggiungibili nonostante il traffico caotico creato da taxi sovraffollati, automobili, pedoni e biciclette che dividono le carreggiate con scimmie e cani randagi. Il Pasupatinath è famoso in tutto il mondo per le cremazioni. Ogni giorno dell’anno, dall’alba al tramonto, su una serie di pire vengono bruciati i corpi dei defunti, le cui ceneri vengono disperse nelle acque del Bagmati, affluente del sacro Gange.
Chiunque può accedere al tempio: gli induisti gratuitamente, i fedeli di ogni altra religione a pagamento. Tutt’intorno, gli ambulanti vendono collane di fiori, cocco e polveri colorate: il necessaire per le offerte ai defunti.
Il Tempio delle scimmie, invece, regala, a chi riesce a salire la ripida scalinata che lo precede, una vista mozzafiato su tutta la città, catapultando i visitatori in un’atmosfera incantata d’altri tempi.
Allontanarsi dalla capitale significa lasciarsi alle spalle tutti i simboli della vita urbana per perdersi in un mare di colori scintillanti e profumi inebrianti. Il primo villaggio in cui vale la pena fermarsi è Patan, famoso per gli edifici in pietra rossa e l’artigianato. A seguire, Bhaktapur, sito dichiarato patrimonio comune dell’umanità dall’Unesco, noto per la produzione artigianale di carta e oggettistica in terracotta. Da lì, in appena sei ore di macchina, che passano quasi inosservate grazie alla bellezza del paesaggio circostante, si arriva al Chitwan National Park.
Da non perdere il safari nella giungla sul dorso degli elefanti, per osservare, dall’alto, cinghiali, caprioli, scimmie, tigri e rinoceronti nel loro habitat naturale. Una volta smontati dal pachiderma, l’avventura nella giungla continua in canoa, alla ricerca dei coccodrilli che affollano le rive dei fiumi Rapti e Narayani.
L’ultima tappa, prima di rientrare a Kathmandu, è Pokhara, villaggio che sorge sulle rive di un lago e punto di partenza per le spedizioni sull’Annapurna, una delle vette principali della catena himalayana.
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