La Juventus supera anche l’ostacolo Udinese, vittorie nette per Roma, Napoli e Fiorentina, rialza la testa l’Inter, il Milan non molla l’Europa, in coda si staccano Chievo e Bologna
Minimo sforzo, risultato pieno. La Juventus vince facile (0-2) ed è implacabile anche a Udine. La squadra di Conte ha fatto valere con disinvoltura la propria superiorità tecnica, decidendo la gara già nel primo tempo con due grandi giocate di Giovinco e Llorente. L’Udinese ha provato a impensierire la Juventus, ma in fase difensiva la capolista è stata solida con tutti i suoi giocatori, senza concedere spazi. A cinque giornate dal termine il vantaggio di +8 sulla Roma resta invariato, ma con una gara in meno da giocare, acquista più valore. La Juventus intravede il terzo titolo consecutivo. Nella lotta per i posti in Europa League passi falsi per l’Atalanta (3-1) a Roma, per la Lazio (4-2) a Napoli, per il Verona (3-5) contro la Fiorentina e per il Parma (1-1) a Bologna. La Roma continua a volare e tiene aperta la questione scudetto, ma solo matematicamente. Le molte assenze (Destro, Pjanic, Benatia, Strootman, Florenzi) non distraggono la squadra di Garcia che travolge l’Atalanta con le seconde linee e conquista la settima vittoria consecutiva. I giallorossi nella loro favolosa stagione continuano non solo a fare punti (79), ma a mostrare un gioco scintillante e divertente che stordisce gli avversari. Con il suo lavoro Garcia è riuscito a valorizzare tutti i giocatori a sua disposizione e la Roma è destinata a un futuro roseo. L’Atalanta ha fatto poco per bloccare la Roma e la seconda sconfitta consecutiva sa di addio definitivo all’Europa, se non torna ad acquistare la brillantezza di un mese fa. Il ritorno al gol di Higuain (tripletta) permette al Napoli di sbrigare la difficile pratica Lazio. Nonostante le molte assenze, i laziali impensieriscono il Napoli nella prima mezz’ora andando in vantaggio con Lulic. La squadra di Benitez accusa il colpo, ma la Lazio non ne approfitta e incassa il pareggio grazie a un gran gol di Mertens. Ripresa nel segno di Higuain, ma la Lazio si complica la vita con l’espulsione di Cana che segna la gara. Terzo posto blindato dal Napoli, che però ha dimostrato incapacità di gestire il risultato sul 3-1. La Lazio esce a testa alta e con orgoglio riapre la partita a dieci minuti dal termine, sfiorando il pari. Iniezione di fiducia per il sogno europeo.
A Verona partita pirotecnica e dalle molte emozioni, che la Fiorentina vince meritatamente. All’inizio il Verona la indirizza nella direzione gradita con il gol di Sala, ma è un’illusione. Il gol subito spinge invece la Fiorentina che cresce, è padrona della situazione e ribalta con Cuadrado e Aquilani. Nella ripresa il Verona continua a lasciare molti spazi e un uomo in più alla Fiorentina, che va in rete altre tre volte, con irridente facilità, con i suoi centrocampisti. Il Verona trova con l’orgoglio il 3-2 e crede all’impresa, che non ha però lieto fine. I viola tengono distante l’Inter e si avvicinano in salute alla finale di Coppa Italia, mentre il Verona si allontana dall’Europa. Il Parma strappa il pari sul campo del Bologna, alla disperata ricerca di punti salvezza. Un pari che può servire a entrambe. Il Parma resta in Eurozona e il prossimo avversario sarà l’Inter nello scontro diretto, dove la squadra di Donadoni dovrà trovare la determinazione vista contro il Napoli per scavalcare i nerazzurri in classifica. Il Bologna sale a 28 punti, a +3 sulla terz’ultima. Progressi sul piano del gioco per gli emiliani, che avrebbero meritato qualcosa in più, ma il Bologna non ha saputo chiudere la partita lasciando due punti a 11’ dalla fine per il gol di Palladino.
L’Inter (0-4) stravince contro la Sampdoria in un clima tesissimo allo stadio Marassi e riprende la marcia verso l’Europa. Il successo dell’Inter non deve illudere, perché la squadra di Mazzarri nel primo tempo ha sofferto moltissimo contro una Sampdoria generosa, che in 10 (espulso Eder per proteste) ha dominato i nerazzurri, salvati da una strepitosa prestazione di Handanovic. Il portiere sloveno ha parato il rigore a Maxi Lopez e ha negato il pareggio tre volte ai blucerchiati. Nella ripresa cala vistosamente la Sampdoria e l’Inter dilaga con Samuel, Icardi (fischiatissimo) e Palacio. Brividi per il Milan (1-0) che di misura batte il Catania e continua a scalare posizioni in classifica grazie anche ai risultati delle avversarie. Non è stata una grande partita. Il Milan non ha brillato sul piano del gioco e ha corso tanti rischi nei primi 20’, ma è bastato il gol di Montolivo per la quarta vittoria consecutiva. I rossoneri hanno fatto progressi nella fase difensiva, dove sanno soffrire e sono molto più attenti. Il Catania ha giocato bene a tratti, ma appare ormai rassegnato. La salvezza è ora a 8 lunghezze.
Dopo una partita noiosa e molto tattica, otto minuti finali ricchi di emozioni in Torino-Genoa (3-1), che regalano la vittoria ai granata in rimonta. Gilardino entra e al 40’ gela l’Olimpico di Torino e illude il Genoa. L’inaspettata rimonta è firmata dai gemelli del gol granata. Ciro Immobile addomestica il pallone e con una prodezza lo piazza dove Perin non ci può arrivare per il suo 19° gol in campionato. Alessio Cerci ribalta con un sinistro da applausi che finisce all’incrocio dei pali, 13° gol per lui. L’incredibile finale permette al Torino di agganciare la Lazio dopo la terza vittoria consecutiva e di inseguire il sogno Europa League. Mea culpa del Genoa che ha considerato chiusa la partita dopo il vantaggio, rintanandosi troppo in difesa e incassando la terza sconfitta consecutiva.
Nella zona per non retrocedere il Chievo (2-4) fa un importante passo avanti vincendo lo scontro diretto a Livorno, mentre il Sassuolo (1-1) conquista un punto contro il Cagliari che fa sperare. I tre punti pesantissimi in chiave salvezza se li è aggiudicati il Chievo, che può guardare con più ottimismo alle ultime gare. Il Livorno parte bene, va in vantaggio, ma poi si rilassa inspiegabilmente e concede la rimonta al Chievo. Reazione del Livorno che non molla, pareggia ma è solo un’illusione. Paloschi con una tripletta trascina i suoi e getta nello sconforto il Livorno, virtualmente in B, e contestato dai tifosi a fine gara. Zaza aveva illuso il Sassuolo al 36’, che si fa rimontare su rigore ad inizio ripresa. Assalto finale con quattro attaccanti per il Sassuolo, che sprecano per imprecisione le occasioni create e mancano la seconda vittoria di fila. Il punto permette ai sardi di salire a 33 punti e di respirare.
Classifica Serie A, 33° giornata:
Juventus 87; Roma 79; Napoli 67; Fiorentina 58; Inter 53; Parma 51; Lazio, Torino e Milan 48; Atalanta e Verona 46; Sampdoria 41; Genoa 39; Udinese 38; Cagliari 33; Chievo 30; Bologna 28; Livorno e Sassuolo 25; Catania 20