questa settimana con la Prof.ssa Skarda di Storia dell’Arte, la sezione linguistica della classe 3° si è sbizzarrita a fare diverse ricerche sulle opere del noto pittore Giuseppe Arcimboldo. Egli visse durante il Manierismo e seguì i principi di questa corrente, cioè “la sperimentazione di nuovi linguaggi e una critica dell’equilibrio formale della tradizione rinascimentale e quindi la prima affermazione di una moderna coscienza soggettiva”, come riportano i testi. I dipinti di Arcimboldo devono essere sempre letti in modo allegorico. Infatti, come si può vedere dalle immagini, egli rappresenta i quattro elementi tramite gli oggetti collegati ad essi. L’elemento “terra” viene rappresentato attraverso gli animali selvaggi, l’elemento “aria” viene rappresentato con diversi tipi di uccelli, l’elemento “fuoco” è un simbolo molto importante: esso viene rappresentato da fiamme, fiammiferi e altri oggetti che implicano il fuoco. Inoltre un ritratto raffigura Massimiliano II d’Asburgo. Infine ci sono i pesci che rappresentano l’elemento “acqua”.
Un altro quadro importante è il “Bibliotecario” che viene rappresentato soprattutto da libri e le dita e le orecchie vengono rappresentate dai segnalibri. Inoltre, il bibliotecario è anche segno di intelligenza e di studio: infatti, in quel periodo solo poche persone avevano la possibilità di studiare e molti erano analfabeti. Quindi, il “Bibliotecario” diventa anche segno di uno studio ricco e approfondito.
Oltre a questi dipinti, sono molto note le Quattro stagioni: la primavera viene rappresentata con un mantello di fiori e un prato, l’estate con frutti, grano e fiori, l’autunno con l’uva, le zucche e una botte di vino e l’inverno viene rappresentato come un albero secco con gli agrumi (Caterina Varrese)
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