Il calcio è uno degli sport più affascinanti degli ultimi due secoli. Molto spesso si rimane incantati da questo gioco, sempre pieno di imprevisti. Ogni vero tifoso di una squadra di calcio si esalta per i suoi successi e si dispera per le sue sconfitte, ma rimane comunque fedele. Andare allo stadio serve anche a relazionarsi con altre persone, così da poter intonare cori, che non sempre sono volgari, e che spesso incitano le squadre a giocare al meglio in modo pulito. Ciò che non si riesce a capire sono le persone che trasformano questa festa pacifica dello sport in uno scontro violento e privo di ragioni.
Molti sono i tipi di violenza che si manifestano: fumogeni, bagarinaggio, scontri violenti ecc. Uno degli ultimi fatti che ha sconvolto l’Italia e l’Europa è stata la maglietta con la scritta “Speziale libero” indossata da Gennaro De Tommaso, per tutti “Gerry ‘a carogna” che, rievocando la morte dell’ispettore capo di polizia Filippo Raciti, ha riaperto una ferita che si pensava ormai chiusa.
Tale episodio è stato sconvolgente per gli Italiani. Ha fatto sì che ogni tifoso si vergognasse del calcio. Inoltre, sfortunatamente, non è stata resa ancora giustizia. L’aspetto piu’ scandaloso è che una persona con precedenti sia rimasta impunita per l’ennesima volta. Come può un camorrista dare l’ok allo svolgimento di una partita che si sarebbe dovuta disputare a prescindere? Dove è finita la giustizia? Dove sono finite le istituzioni?
In Italia ancora non si è in grado di prendere i giusti provvedimenti. In Inghilterra, il tifo violento negli stadi dei ben noti ultras Hooligans è in gran parte diminuito grazie ai seri provvedimenti che hanno contribuito a riportare ordine.
Per noi ciò è impossibile e spesso le partite diventano occasione di lotte urbane, di tifo razzista e volgare.
Il calcio non è più quel nobile sport fondato sulla passione. Ormai si pensa solo ai soldi degli sponsor, dimenticandosi così dello sport.
Forse in un futuro lontano potremo vedere un gioco pulito.
Antonino Licata