Dopo diversi anni caratterizzati da forti rincari, specialmente in alcune regioni, nel 2013 la crescita dei prezzi sul mercato dell’alloggio è stata più debole, in particolare nella regione del Lemano e di Zurigo, nel segmento superiore e nel settore della proprietà
La contrazione del mercato è però continuata nel segmento di prezzo medio e in quello inferiore nella maggior parte delle regioni e nel settore degli affitti. È quanto risulta da un recente studio riguardante gli effetti della libera circolazione delle persone sul mercato dell’alloggio commissionato dall’Ufficio federale delle abitazioni (UFAB).
Nel 2013 i prezzi degli affitti e delle abitazioni in vendita (appartamenti e case unifamiliari) sono aumentati in media di circa l’1 per cento, decisamente meno rispetto all’anno precedente (+ 3,7%). L’andamento è stato diverso a seconda delle regioni e dei segmenti di mercato. Nella regione del Lemano, di Zurigo e in altre zone dove la disponibilità abitativa è scarsa, l’ampliamento dell’offerta degli ultimi anni ha generato una distensione nel segmento di prezzo superiore, mentre in quello medio e inferiore la domanda è tuttora eccedentaria. Per la prima volta da anni, inoltre, nella regione del Lemano i prezzi sono addirittura scesi in tutti i segmenti di mercato. Il mercato nell’Altopiano e nella Svizzera nord-occidentale si è invece ridotto rispetto all’anno precedente, probabilmente a causa del massiccio afflusso di nuovi residenti. Nella Svizzera orientale e in Ticino il mercato dell’alloggio appare in equilibrio.
Nel periodo in rassegna la contrazione quantitativa sul mercato dell’alloggio nelle regioni metropolitane dell’Altopiano e della Svizzera nord-occidentale si è fortemente accentuata. Nella regione del Lemano l’offerta non è stata al passo con l’aumento della domanda acutizzando la scarsità di alloggi nel segmento medio e in quello inferiore. Il calo medio dei prezzi è dunque riconducibile soprattutto a variazioni nel segmento di prezzo superiore. L’Altopiano, la Svizzera nord-occidentale e l’area del Lemano sono anche le regioni in cui nel 2013 è stato maggiore il contributo dei nuclei familiari stranieri sull’aumento del numero delle famiglie.
Per quanto riguarda il mercato della proprietà lo studio mostra che, grazie ai bassi tassi d’interesse e nonostante il tangibile effetto frenante della nuova regolamentazione, molti hanno potuto permettersi l’abitazione di proprietà anche nel 2013. La percentuale di proprietari è ulteriormente aumentata, soprattutto fra le famiglie svizzere. La stagnazione o addirittura l’abbassamento dei prezzi nella regione del Lemano e nella grande regione di Zurigo nonché la minore contrazione del mercato dimostrano che in queste regioni il ciclo ha decisamente raggiunto il suo apice, mentre nelle regioni limitrofe esso sta ancora proseguendo.
Lo studio in questione, effettuato dalla Zürcher Hochschule für Angewandte Wissenschaften (zhaw)/Meta-Sys AG, viene aggiornato annualmente osservando le ripercussioni sulla Svizzera della libera circolazione delle persone ed è disponibile sotto forma di brevi rapporti per il Paese nel suo insieme e per sette regioni specifiche. Tali analisi rilevano che anche il 2013 è stato un anno difficile per chi era in cerca di un alloggio nel segmento medio o in quello inferiore. In maggio 2013 e in gennaio 2014 il Consiglio federale ha varato e avviato diverse misure volte a rafforzare la costruzione di abitazioni di utilità pubblica, anche a beneficio del segmento medio e di quello inferiore, che in alcune regioni restano molti tesi.