Ecco alcuni consigli per essere sicuri che i cibi scelti nei ristoranti siano veramente appetibili
Alcuni di voi saranno già in partenza per le vacanze estive, soprattutto quando visitiamo posti nuovi ne fa parte anche il lato culinario, la gastronomia del luogo, le specialità del posto. Scegliere il giusto ristorante però non è sempre così facile, ci si fida magari dei consigli dell’albergo, delle persone che s’incontrano per strada oppure del vecchio trucco di vedere in quale ristorante ci sono tante persone. I ristoranti però, anche loro hanno dei trucchi che utilizzano più di quanto potete immaginare. Ne fanno parte pesce vecchio, vino scadente o acqua di rubinetto, vi diamo alcuni consigli per evitare di cadere nelle trappole dei gastronomi furbi.
Tanti pensano che il “Menu del giorno” è quello più fresco, con ingredienti che magari sono stati acquistati la mattina stessa, in ristoranti buoni è proprio così. Il contrario invece vale per i ristoranti di livello basso, lì si cerca di fare una creazione dei resti, che molto probabilmente sono lì già da tanto tempo, per offrire il “Menu del giorno”.
Quanto possano sembrare gustose le tagliatelle con sugo e gamberetti o le zuppe di pesce, questo dovrebbe procurarvi qualche sospetto. Spesso si tratta di pesce o frutti di mare che non hanno più un aspetto fresco, trasformandoli quindi in zuppe o abbinati alla pasta, spesso l’ospite non se ne accorge e il ristorante perfino ci guadagna.
A tanti piace lo steak well done (ben cotto), per la preparazione a casa questo di solito non è un problema, al ristorante però non è assolutamente una buona idea. La ragione è abbastanza chiara, carne, che è già quasi andata a male non può più essere servita come uno steak fresco. Ma se gradite lo steak ben cotto, molto probabilmente vi sarà servita carne vecchia.
Una gran parte del guadagno i ristoranti lo fanno con le bevande, laici spesso non notano la differenza tra acqua di rubinetto e acqua minerale, ma neanche la differenza tra vino scadente o vino di alta qualità. È quindi molto spiacevole quando i ristoranti cercano di fregare gli ospiti, facendoli pagare per un prodotto che poi non coincide con quello che ci si trova nel bicchiere. Chiedete quindi sempre al cameriere di aprire le bottiglie di acqua o vino al vostro tavolo, davanti ai vostri occhi.
Spesso ci viene chiesto se ad esempio nella coca cola preferiamo anche una fetta di limone o un po’ di ghiaccio, l’effetto indesiderato a cui tanti non pensano è che questi extra possono contenere batteri e sporcizia. Spesso i limoni non vengono lavati prima dell’uso, chiedete quindi di portare il limone al tavolo e lo spremete. Lo stesso inoltre vale per chi beve il Martini solo con l’oliva dentro, non fidatevi.
Arrivati al ristorante spesso abbiamo così tanta fame che prendiamo con piacere qualche fetta di pane, spesso servita in un cestino apposito, che insieme al burro, olio d’oliva o pesto fresco dovrebbe accorciarci il tempo d’attesa. A quello che solo pochi pensano, molto probabilmente le fette di pane rimanenti tornano in cucina, quello che si spalma sul pane viene mischiato con gli altri resti e più tardi il tutto finirà sul tavolo di un altro ospite.
Uno dei consigli più utili per capire se il ristorante da voi scelto dà il giusto valore all’igiene è quello di dare un’occhiata alle tovaglie, i bicchieri ma anche ai bagni, se ancora non siete convinti, date un’occhiata spontanea in cucina, lì capirete subito se il ristorante è serio per quanto riguarda la igiene.
Lista dei migliori ristoranti al mondo
La classifica dei 50 migliori ristoranti al mondo viene fatta ogni anno dalla rivista britannica “Restaurant”, anche se i ristoranti vengono considerati i migliori al mondo, molto probabilmente le loro specialità non sono adatte a tutti, diamo un’occhiata ai primi cinque della lista. Al primo posto si posiziona il Noma di Copenhagen, ristorante nordico con due stelle Michelin. Il Noma offre come specialità il tartare di manzo con formiche vive, o anche Latte caramellato con fegato di merluzzo. Il ristorante El Celler di Girona con tre stelle Michelin lo troviamo al secondo posto della lista, olive caramellate o i rami di un piccolo bonsai sono le specialità del ristorante spagnolo. L’Osteria Francescana di Modena con tre stelle Michelin prende il terzo posto sulla lista, la specialità dell’osteria sono i nomi dei piatti, come ad esempio l’Anguilla che risale il Po o Tutte le lingue del mondo. L’Eleven Madison Park a New York è il quarto sulla lista dei 50 migliori ristoranti, la specialità del locale sarebbe quella che il proprietario passerebbe ore davanti al computer per cercare informazioni sui suoi ospiti e servire a loro i piatti personalizzati. Il Dinner di Londra si trova al quinto posto della classifica, offre piatti tradizionali come la Mousse di fegato di pollo servita a forma di mandarino.