“RiskMap 2013” mostra quali sono i Paesi più pericolosi al mondo
Il paese più pericoloso al mondo è la Somalia, seguita dall’Afghanistan, anche se secondo Control Risks in entrambi i Paesi la situazione di sicurezza è migliorata. In quasi tutte le parti della Somalia e in Afghanistan il rischio di sicurezza vale ancora come “estremo”. “RiskMap”, lo studio molto complesso e aggiornato annualmente dalla Control Risks, un’impresa di consultazioni britannica, valuta i Paesi secondo classi di rischio: irrilevante, basso, medio, alto ed estremo. Lo studio non comprende solo attualità giornaliere o eventi precisi, ma indaga tramite tutti i valori di un anno intero.
Lo stato “estremo” vale anche per la Palestina e la regione di frontiera tra il Sudan e il Tschad, questo inoltre nuovamente vale anche per il nord di Mali e la Siria. Secondo lo studio, in questi Paesi la legge e la giustizia sono annullate, e si trovano in condizioni simili ad una guerra civile. Il Pakistan è valutato tra “alto” e “estremo”, in Iraq invece la situazione sembra migliorata. Un dato sorprendente inoltre lo rilascia l’Iran, in cui il rischio di sicurezza vale come “basso”.
“RiskMap” dà informazioni però anche su i Paesi più sicuri al mondo. Sui primi posti, quindi con un rischio di sicurezza “irrilevante” si trovano la Svizzera, Lussemburgo, i Paesi scandinavi e la Slovenia. Risulta, quindi, che gli stati dell’UE e la Svizzera risultano essere più sicuri a livello mondiale. Per la maggior parte degli stati dell’UE vale la classifica “basso”, sono poche le regioni con un rischio “medio”, tra cui ad esempio il Sud-Italia o il nord dell’Irlanda. La Grecia però è stata valutata come “media”, mentre la Turchia, considerata da tanti rischiosa, ha la valutazione tra “basso”. Anche altre destinazioni molto amate dai turisti sono scese di grado, l’Egitto ad esempio, ma anche il Messico che ormai viene valutato come “alto” rischio, almeno al nord del Paese vicino Acapulco e la costa, cinque anni fa ancora il rischio del Paese era stato valutato come “basso”.
Per la valutazione di “RiskMap” viene indagato su diversi fattori, ne fanno parte il numero di furti e crimini piccoli, rapine, rapimenti, truffa, ma anche danni materiali. Rischio “medio” significa che c’è un pericolo moderato di crimini di violenza o il rischio di attacchi terroristici, a partire da questo valore la sicurezza statale è valutata come insufficiente.
I consigli del Dipartimento federale degli affari esteri per un viaggio all’estero:
Quali ospiti in un Paese straniero occorre:
– rispettare gli usi e costumi locali. Tenere un comportamento discreto;
– trarre vantaggio dell’esperienza della popolazione locale e tenere conto dei suoi avvertimenti su bruschi cambiamenti delle condizioni atmosferiche, correnti marine, criminalità ecc.
Una sana diffidenza verso gli sconosciuti è consigliabile:
Non trasportare alcun bagaglio o regalo per conto di persone sconosciute o conosciute superficialmente; c’è il rischio di essere sfruttati per il trasporto di droga.
Non mettere in mostra oggetti di valore. Non lasciare i documenti e gli oggetti di valore nei bagagli da stiva dell’aereo né lasciarli nelle automobili posteggiate. Non conservare i documenti d’identità, carte di credito e denaro contante nello stesso posto.
In molti Paesi i conti destinati agli stranieri contengono prezzi di molto maggiorati sia nei ristoranti sia nei taxi o nell’acquisto di merce di presumibile pregio. Occorre informarsi d’anticipo sui prezzi ed essere prudenti negli acquisti di merce la cui qualità non è facilmente valutabile dalla clientela.
Essere cauti se si decide di prestare volontariato presso organizzazioni di utilità pubblica, in particolare colonie per bambini, o se viene chiesto un consistente contributo alle spese. Spesso organizzazioni locali o internazionali senza scrupoli millantano progetti destinati ai poveri per approfittare della generosità dei viaggiatori od ottenere favori per visti. Prima di partire informarsi presso la sede dell’organizzazione sulle condizioni e il tipo di lavoro, la copertura assicurativa ecc. Nella maggior parte dei Paesi anche per il volontariato viene richiesto un permesso di lavoro che va ottenuto prima della partenza.
Particolare prudenza anche per alimenti e bibite:
Le condizioni igieniche possono essere insufficienti. Soprattutto nei Paesi tropicali, osservare per i pasti la massima: “Sbucciare, cucinare o lasciare perdere”. Attenzione ai cubetti di ghiaccio e all’acqua corrente!
In diversi Paesi vi sono stati casi in cui l’alcool illegale adulterato ha causato problemi di salute o la morte. Nel dubbio, limitarsi ai grandi alberghi e ai centri commerciali, oppure chiedere alla propria guida turistica o a una persona di fiducia del luogo, dove si possono acquistare bibite prodotte legalmente.
Attenzione gocce KO! Non accettare bibite da sconosciuti. Non lasciare mai la propria bibita incustodita. Prestare attenzione alle informazioni dell’Ufficio federale della sanità pubblica.