Quando si parla di serial killer, pensiamo subito a persone viscide, silenziose, manipolanti, dalle quali di certo non ci aspettiamo gesti umani o perfino divertenti. Invece esistono storie che riguardano gli assassini e che davvero ci stupiscono…
Listverse, editore di diverse pubblicazioni su studi in vari campi, rivela che alcuni serial killer hanno fatto cose nella loro vita che ci lasciano davvero a bocca aperta. Vale ad esempio per Ted Bundy, un uomo freddo, astuto e intelligente. Bundy era bravissimo a manipolare le persone, così il serial killer è riuscito ad uccidere almeno 30 donne in tutti gli Stati Uniti. Già che Bundy abbia lavorato presso un numero verde anti suicidi ci stupisce non poco, ma la sua collega e autrice Ann Rule ha rivelato che nel 1970 Bundy avrebbe salvato un bambino di tre anni che stava annegando in un lago a Seattle. Il salto in acqua per salvare il piccolo che era scappato dai suoi genitori sicuramente non è una delle azioni che ci aspettiamo da un assassino.
A marzo del 2003 è stato arrestato Derrick Todd Lee a Baton Rouge in Louisiana, accusato di sette omicidi, di cui le vittime erano soprattutto donne che si prostituivano. I crimini hanno riempito le pagine di tutti i media durante la ricerca del colpevole, ma anche dopo che questo è stato arrestato, dandogli perfino il soprannome “The Baton Rouge Serial Killer”. Dopo l’arresto di Lee però la polizia ha indagato più precisamente su alcuni omicidi arrivando alla conclusione che alcune delle vittime non erano state uccise da Lee. Alla fine la polizia è arrivata alla conclusione che nello stesso periodo e nella stessa zona ci doveva essere un altro serial killer. Un anno dopo, ad aprile del 2004, la polizia ha arrestato e condannato Sean Vincent Gillis per ben otto omicidi. La cosa interessante però è che a casa di Gillis la polizia tra film e fotografie delle sue vittime ha trovato ritagli degli articoli apparsi sui giornali che trattavano il “Baton Rouge Serial Killer”, inoltre Gillis ha fatto una vera e propria raccolta di registrazioni video e intervista che riguardavano gli omicidi di cui si credeva responsabile Lee. Gillis ha quindi seguito con molta attenzione ma anche invidia l’altro assassino che secondo lui gli ha rubato l’attenzione, anche perché Gillis è rimasto senza soprannome.
Lee e Gillis non sono gli unici serial killer che hanno agito nello stesso tempo in una città. Negli anni 70 due assassini che non potevano essere più diversi uno dall’altro sono stati arrestati a solo qualche mese di distanza. Heerbert Mullin è stato arrestato a febbraio del 1973, Edmund Kemper ad aprile dello stesso anno, questo ha portato al fatto che i due avevano le celle una acanto all’altra. La differenza tra i due killer era che Kemper era un assassino molto calcolatore con un QI di 140, mentre Mullin era disorganizzato e megalomane, inoltre c’era una differenza fisica enorme tra Kemper alto 2 metri e Mullin alto 1,70 metri, Kemper in diversi casi ha provato a dimostrare grazie alla sua statura chi fosse il capo e ha perfino fatto degli esperimenti, dichiarando: “Mullin aveva l’abitudine di canticchiare dando fastidio a tutti quelli che volevano vedere la tv. Così gli ho buttato addosso un secchio d’acqua, per farlo stare zitto. Quando invece faceva il bravo gli davo le noccioline, presto ha imparato a chiedermi il permesso prima di cantare. Questo lo chiamo il mio metodo di Modificazione del comportamento”.
Infine l’ultima storia curiosa della vita di un serial killer riguarda “The Axeman” di New Orleans che ha ucciso minimo otto persone tra gli anni 1918 e 1919, ma non è mai stato arrestato. come Jack lo Squartatore, The Axeman ha scritto varie lettere per prendere in giro la polizia. Una delle lettere è particolarmente famosa, è quella intitolata “Hell, March 13, 1919”, in cui ha scritto che il prossimo martedì sarebbe andato a caccia di vittime, facendo a meno delle zone e le case in cui si sente suonare complessi di jazz, dichiarando l’amore per questo stile di musica. In questo martedì New Orleans ha visto una delle notti più rumorose nella sua storia, ma in quella notte non è stato ucciso nessuno.