Pubblichiamo alcuni dei lavori dei ragazzi dei Corsi di Lingua e Cultura che hanno partecipato al concorso, più le opere vincitrici. Tutti gli scritti si trovano su www.bisdata.net
VENEZIA
Cinque anni fa in agosto sono stata a Venezia con i miei genitori e mio fratello Flavio. Prima siamo andati una settimana dalla nonna in Italia, in provincia di Venezia, da lì abbiamo preso il treno e siamo andati a Venezia. C’era tanta gente e faceva molto molto caldo, abbiamo comprato due maschere tipiche di Venezia. Dopo siamo andati a mangiare una pizza ed era molto buona. Alla fine abbiamo fatto ancora un giro per la città ed è stato molto bello ma c’era solo un problema: faceva troppo caldo, più di 30 gradi. Tanti turisti avevano un ombrello per ripararsi dal sole. Verso sera abbiamo preso il treno e siamo ritornati a casa della mia nonna che era molto contenta per il regalo della maschera. Stanchi eravamo per la giornata molto lunga ma bella, e vorrei tornarci ancora adesso che sono più grande.
Noemi Cantoni
Un Viaggo da nord a sud
La prima cosa che mi viene in mente dell’Italia sono le vacanze. Ma anche Cesenatico con le barche. Ma la cosa che mi fa ridere é che i bambini dicono ai loro padri “babbo”. L’accento però mi é simpatico. Era primavera a Cesenatico. Poi al mare c’erano delle persone che prendevano le conchiglie dalla sabbia. Nella sabbia c’erano come delle bolle. Le persone mettevano il dito sotto e la vongola veniva fuori. Alla fine mio padre e altri amici hanno iniziato a raccogliere le conchiglie. Il mare era pieno d’alghe ed era molto mosso. A Ravenna però c’é un posto più bello per godersi l’estate. Mira beach é un posto fantastico e bello. Con la sabbia bianca e la piscina pulitissima. A me le cittá grigie come Milano non mi piacciono tanto. Milano é simile a Zurigo. Ad Alba Adriatica, secondo me c’é uno dei mari più belli. Nell’hotel là vicino al mare il mangiare é ottimo. Mio padre é di Vallata un paese in provincia d’Avellino e ogni anno lo passiamo anche un po’ in Campania. Mia nonna andava con mio nonno a scuola e mi ha raccontato che faceva tante marachelle. Un giorno mio nonno per ricevere una caramella, tirò fuori un uovo dal culetto d`una gallina e poi lei morì. Alla fine lui e il suo amichetto si sono scambiati la caramella e l’uovo. La mia bisnonna ha visto che la gallina era morta, e la voleva buttare perché gli sembrava che era malata, ma mio nonno sapeva che non aveva niente di male. Alla fine se l’é mangiata tutta lui. A Vallata, che come in altre città c’é un mercato e la cosa più brutta é la puzza della pescheria. C’é il pescivendolo che dice “venite,venite” e spaventa sempre le persone con il suo vocione. Una volta attraversavo con il traghetto il tratto Calabria-Sicilia. Quando il vento viene nei capelli l’aria é la cosa più bella che c’é. Vicino all`Etna abbiamo una casa. Sono andata tante volte sull`Etna. Pure quando c’era la neve. Ma l’orizzonte mi sembra come un deserto con alberi e pietre di lava. Assolutamente fantastico. Naturalmente là sopra si possono raccogliere le pietre di lava. Ci sono pure dei crateri secondari come Monte Nero, Monti Silvestri e Monti Rossi. I crateri sono spenti così si può camminare sopra e fare delle foto bellissime. Un pomeriggio che faceva troppo caldo stavamo a casa. Io ero in bagno e la finestra tremava. E sentivo dei rumori come di un temporale. Io mi sono avvicinata perché mi sembrava tutto un po´ strano. Lo Zio della mia mamma mi disse in siciliano “a signiurina e arrabbiata” (l`Etna é arrabbiata); è un modo simpatico per sdrammatizzare le sue eruzioni.
Per le persone che abitano là, un momento del genere è normale. Come da noi è normale che il sole non splende sempre. Quando le mie amiche hanno sentito che vado sull’Etna, si sono subito spaventate. Ma dopo ho raccontato loro che l’Etna non é lo stesso come il Vesuvio che 2000 anni fa ha distrutto una intera cittá (Pompei). Nell 1944 si é fatto sentire l`ultima volta.
Francesca Furcolo