Juventus e Roma ancora protagoniste, anche il Milan a punteggio pieno, goleada Inter, male Napoli e Fiorentina, ultimi Parma ed Empoli
La Juventus (2-0) e la Roma (0-1) dimostrano di fare sul serio, sorprende il Milan (4-5) a punteggio pieno. Alla seconda giornata, nell’esordio allo Juventus Stadium, è arrivata la conferma che finora la scelta di Allegri è stata azzeccata. La Juventus non ha perso niente del suo gioco: sempre pronta a lottare su ogni pallone, determinata, intesa collaudata, squadra che gioca a memoria e ancora affamata di vittorie. Inoltre Allegri è stato capace di rendere facili gli innesti dei nuovi acquisti Evra, Pererya e Morata. La Juventus in campionato va anche senza Pirlo e Vidal e in settimana si tufferà nella avventura Champions con l’obiettivo di rimanerci a lungo. L’Udinese è stata sufficiente nella ripresa, ma sono altre le partite da vincere per raggiungere l’obiettivo salvezza.
La Roma archivia con più fatica del previsto la pratica Empoli, grazie ad un autogol del portiere Sepe e resta a punteggio pieno. Tiene il passo della Juventus, ma a Empoli in alcune fasi della gara è sembrata con la testa già all’esordio in Champions League. Tanta sofferenza soprattutto nel finale, dove i giallorossi hanno subito la personalità dell’Empoli. I toscani sono stati tatticamente perfetti e devono rimproverarsi di aver mancato le occasioni da gol. Dare il bentornato al Milan (4-5) è ancora presto, ma nel pirotecnico risultato al Tardini di Parma, la squadra di Inzaghi ha confermato di avere cambiato mentalità. Il Milan fa pressing alto e corre compatto su ogni pallone nella fase difensiva. In attacco fa vedere ottime combinazioni con il tridente (Menez acquisto azzeccato), che in due partite ha già segnato 8 reti. Il lato oscuro è la difesa che prende molti gol, ma se questo Milan durerà, potrà dire la sua in campionato. Il merito del Parma è di essere rimasto sempre in partita, ma l’undici di Donadoni ha commesso troppe ingenuità per potersi meritare il pareggio.
L’Inter (7-0) ripete la goleada della scorsa stagione e per il Sassuolo è stata una débâcle. La squadra di Mazzarri non si illuderà, ma l’allenatore, cambiando il modulo in un 3-5-2 ha ritrovato l’equilibro intorno a pedine importanti come Icardi (tripletta), che ha la stoffa del centravanti di razza, Guarin e Kovacic bravo nell’organizzazione del gioco. Il Sassuolo è stato troppo brutto per essere vero: troppi errori sia tattici che tecnici. La gara è da archiviare subito per ritrovare l’equilibro tattico e l’umiltà che portano alla salvezza. Zoppica il Napoli (0-1) che perde tra i fischi del San Paolo contro il Chievo. Oltre al momento difficile la squadra di Benitez non ha ancora eliminato il difetto di perdere punti con le squadre piccole. A Benitez restano molte perplessità: nel gioco non c’è ritmo, le idee sono poche e spesso la squadra ha amnesie che costano care. Restano molti dubbi sulle ambizioni del Napoli. Il Chievo ha avuto gioco facile nel chiudere gli spazi e cercare le ripartenze, trovando con Maxi Lopez il gol vittoria in contropiede e tre punti pesanti. Reagisce di forza alla sconfitta di Milano all’esordio in casa la Lazio (3-0) che non lascia scampo al Cesena. Trascinati da Candreva i laziali dominano i romagnoli per tutta la gara confermando le qualità in fase offensiva. Il Cesena non è stato mai partita, preoccupato solo a difendersi con un calcio conservativo e troppo passivo. Ma solo altri gli avversari per cercare i punti salvezza.
La Fiorentina (0-0) contro il Genoa ha continuato a non convincere, nonostante le buone trame offensive e una prestazione di carattere. Esiste il problema del gol (in ombra Gomez), perché in attacco è stata poco risolutiva e anche sfortunata: decisivo il portiere del Genoa Perin per il pareggio. I liguri sono stati sempre in difficoltà e non sono riusciti mai a ripartire, ma si prendono un punto importante anche per il morale. A Marassi buona la prima della Sampdoria (2-0) che batte con merito il Torino. I giovani inseriti da Mihajlovic danno ottime risposte e sviluppano una grande mole d’attacco trascinati da un ottimo Okaka e da Gabbiadini autori delle reti. I blucerchiati sono stati superiori sul piano tecnico e mentale a un Torino senza grinta, che è stato incapace di trovare le contromisure, perché troppo attendista.
Primo successo del Verona (2-1) su un bel Palermo, al quale non basta il gol di Vazquez. I siciliani fanno la partita, ma sono poco cinici. Comunque la mentalità è quella giusta. Il Verona sorride per la vittoria, ma non per il gioco: troppi errori in fase di costruzione. Non decolla il Cagliari (1-2) di Zeman sconfitto in casa dall’Atalanta. I sardi meritavano almeno un pareggio per il gioco espresso. Tanto, ma poca concretezza. L’Atalanta è stata cinica: difesa forte e ripartenze veloci a punire le amnesie del Cagliari.