“Gli straordinari delle forze dell’ordine impegnate negli stadi devono essere pagati dalle società di calcio, non dai cittadini”. Lo ha detto su twitter il premier Matteo Renzi in merito all’emendamento inserito nel decreto legge contro la violenza negli stadi, lo scorso mercoledì
“Renzi dice che le società dovrebbero pagare gli straordinari degli agenti di polizia? Penso sia una cosa inaccettabile per un sistema che paga un miliardo di euro di tasse. Demagogia insostenibile!”. È questa la risposta via twitter del presidente della Lega calcio di Serie B, Andrea Abodi, alle parole del premier Matteo Renzi sull’emendamento al decreto stadi con il quale il governo intende introdurre un contributo dei club per il pagamento dei costi della sicurezza in occasione degli eventi sportivi.
‘”Bene ha fatto il Presidente Renzi a sostenere con fermezza e determinazione la posizione del Governo sull’emendamento relativo al concorso delle società di calcio alle spese per le ore di straordinario dei poliziotti, impegnati nei servizi di ordine pubblico allo stadio’”. A sostenerlo sono i sindacati di polizia, Siap e Anfp che ricorda le migliaia di poliziotti e carabinieri impiegati ogni domenica fuori e dentro gli stadi di calcio. Il sindacato di polizia Silp Cgil giudica positivamente il concorso delle società di calcio nelle spese da destinare nello specifico capitolo di bilancio delle indennità di impiego delle Forze di Polizia nelle manifestazioni sportive, come previsto nel dl del governo sulla sicurezza negli stadi. “Nella scorsa stagione – sottolinea il segretario nazionale Daniele Tissone – sono stati quasi 200 mila gli operatori di Polizia impiegati per la sicurezza negli stadi con un costo per lo Stato di circa 25 milioni di euro. Un simile contribuito permetterà infatti un maggior utilizzo degli esigui fondi attualmente disponibili per l’espletamento di utili servizi destinati ai cittadini quali il controllo del territorio finalizzato alla prevenzione nei centri urbani”. Un impiego così cospicuo delle forze dell’ordine negli stadi – sottolinea Tissone – richiede spesso indennità di servizio, straordinari festivi e notturni, cambi turni e reperibilità aggiuntive che, in presenza di un contributo da parte delle società, consentirebbe un importante storno di risorse da destinare all’espletamento di altrettanto utili servizi in favore dell’intera collettività.
“È necessario procedere ad un adeguamento del quadro normativo sanzionatorio per affrontare ed eliminare gli episodi di violenza ed illegalità durante e a margine delle competizioni sportive, come le partite di calcio, ed evitare il ripetersi di gravi atti di violenza, come quelli accaduti durante la finale di Coppa Italia. Dobbiamo dunque rafforzare le misure di prevenzione e di repressione durante gli eventi sportivi ed estendere l’ambito di applicazione di queste norme anche alle ipotesi di reati commessi nel corso delle manifestazioni pubbliche. Lo strumento del decreto legge non ha consentito di affrontare in questa sede la nostra proposta, ma l’auspicio è che al più presto il Governo adotti iniziative altrettanto efficaci per evitare disordini durante cortei o manifestazioni di piazza, in cui spesso l’azione di pochi facinorosi mina il diritto di manifestare dei più”. Lo dichiara in Aula il questore della Camera e deputato di Scelta Civica, Stefano Dambruoso, nel confermare la fiducia di Scelta Civica al Governo sul dl Stadi. “Il nostro pensiero oggi va a Napoli e al difficile compito che le Forze dell’ordine sono chiamate ad assolvere per garantire la sicurezza dei manifestanti e l’ordine pubblico in condizioni oggettivamente difficili. Vanno in questa direzione – prosegue Dambruoso – le disposizioni concernenti il reato di frode sportiva di cui si inaspriscono le pene edittali; vengono rafforzate le norme ricomprese nel cosiddetto Daspo; la disciplina viene estesa anche alle disposizioni previste dal Codice Antimafia; si prevede la destinazione di una quota degli introiti complessivi derivanti dalla vendita dei titoli di accesso agli eventi sportivi, per finanziare i costi sostenuti per il mantenimento della sicurezza e dell’ordine pubblico ed in particolare per la copertura delle ore di straordinario e dell’indennità delle Forze dell’ordine, nonché la destinazione al comparto sicurezza delle autovetture di proprietà di altre amministrazioni pubbliche statali dismesse o da dismettere. Inoltre durante l’esame in Commissione è stata introdotta la sperimentazione da parte delle Forze dell’ordine della pistola elettrica Taser, già in dotazione alle polizie di tutta Europa”.
Sono seguiti anche altre critiche però per il tweet di Renzi: “È prematuro parlare di serrata, ma ovviamente i club non possono essere contenti”. Lo ha detto il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio, a margine della presentazione del decennale del Trofeo Karol Wojtyla. Per Tavecchio si tratta di una decisione inaspettata che “ci trova ovviamente non in sintonia con la strategia e soprattutto con la tempistica e la mancata consultazione”. L’emendamento al “dl stadi” col quale il governo intende introdurre un contributo dei club per il pagamento dei costi di sicurezza per gli eventi sportivi non piace e Tavecchio e lo sottolinea: “La Figc non ha avuto contatti con il governo ma in Parlamento adesso dovrà ritoccare il decreto. Si sarebbe potuto impostare un ragionamento, quantomeno discuterne. Il tempo per modificare è comunque breve”. Per Tavecchio i club hanno montato i tornelli, sistemato gli stadi, messo gli steward. “Il problema – conclude – è che all’esterno dello stadio la polizia fa ordine pubblico, ma bisogna considerare anche questo onere che hanno sostenuto le società e gli enti locali”.