Si moltiplicano i casi di proposte indecenti ai colloqui di lavoro
In tempo di crisi è dura la vita per chi cerca un lavoro, e diventa ancora più dura se a cercare un impiego è una ragazza giovane. Un recente esempio di quel che può accadere a chi si affaccia nel mondo del lavoro ci viene da Treviso, dove una diciannovenne si è presentata a un colloquio di lavoro per essere assunta come segretaria, ma le richieste fatte dal datore si sono spinte oltre il lecito. Tra le pagine di cronaca capita di leggere situazioni simili, di proposte indecenti fatte durante i colloqui di lavoro: vediamo i casi più famosi. Protagonista della contorta vicenda accaduta a Treviso, è una giovane diciannovenne neodiplomata o, forse, il titolare della ditta friulana che si occupa di vivai e di commercio di piante presso la quale la giovane stava cercando lavoro. La posizione ambita è quella di assistente e collaboratrice del titolare, con disponibilità a viaggiare in Europa e buona conoscenza delle lingue straniere. La ragazza, appena uscita da un Istituto turistico, fa immediatamente domanda, sentendosi rispondere che non si cercano persone di grande esperienza e che per lei sarebbe pronto un contratto a tempo indeterminato da 2300 euro al mese.
Al momento del colloquio con il datore di lavoro, però, la giovane si sente rivolgere una serie di domande ben poco attinenti con il motivo per cui si trova lì: “Quanto è alta? Che misure porta?”. E poi, dopo la richiesta di una fotografia: “Che taglia porta di seno?”. La ragazza a questo punto non riesce a trattenersi: “Ma sta cercando una segretaria o un’attrice porno?”. La risposta del titolare è stata: “Sto cercando una segretaria assistente, ma avrei piacere che mi piacesse e che sia ok non sono ossessionato dall’aspetto fisico, ma sicuramente seriamente interessato. Penso sappia come funzionano queste cose”. Padova: una giovane neolaureata è stata licenziata per non aver accettato la proposta indecente del suo capo. Il Gazzettino.it. riporta la storia di una venticinquenne, contattata per un colloquio da uno studio grafico della città veneta. Pochi giorni dopo la giovane, laureata in Arti Visive a Venezia, comincia la sua collaborazione. Ma in cambio di un contratto, alla stagista vengono richieste prestazioni sessuali con il titolare dello studio. Lei rifiuta e il risultato è un licenziamento immediato. La motivazione ufficiale è la seguente “Pur apprezzando le tue qualità professionali, non rispondi alle caratteristiche della figura che stiamo cercando”.
Recentemente a Striscia la Notizia sono giunte diverse segnalazioni a proposito di un imprenditore che usava metodi poco ortodossi per scegliere una segretaria. Fabio e Mingo decisero di spedire dal professionista una loro attrice. Il signore affermava di occuparsi di consulenza commerciale di marketing per aziende italiane, ed era alla ricerca di un’assistente personale: “una persona di grande immagine che mi possa essere vicino e che possa farmi da hostess in determinate situazioni e che mi possa fare da ragazza immagine in altre, da assistente personale che mi possa seguire nei miei spostamenti”. Il colloquio procede: “Sei sposata? fidanzata? Quindi avresti la possibilità di seguirmi nei miei spostamenti? Io non avrei problemi a garantirti un discorso economico importante. Chiaramente quando ti parlavo di assistente personale, presupponevo anche un certo rapporto tra me e la persona. Un rapporto stretto, a me piacerebbe vederti come sei, tutto insomma…”. Dopo averla portata in camera per vedere la donna senza veli, l’uomo comincia anche a testare “il prodotto”. L’intervento di Fabio e Mingo toglie dalla situazione imbarazzante l’attrice di Striscia, ma quante donne si sono trovate in una situazione simile?
Anche in Svizzera ritroviamo, purtroppo, comportamenti simili, per esempio in Ticino: lui è un gestore di un bar, lei una bella ragazza in cerca di lavoro. La proposta indecente è stata fatta a una donna ticinese di 29 anni, che al momento del colloquio di lavoro si è vista pure le mani dell’uomo sui seni. Come riporta Ticinonline, la 29enne ticinese è stata letteralmente tempestata da messaggi inequivocabili, anche di notte. E a quanto pare il bar del luganese in questione non sarebbe nuovo a fatti del genere. Per concludere, secondo l’Istat una donna su due, tra i 14 e i 65 anni ha ricevuto molestie o ricatti a sfondo sessuale sul posto di lavoro. Il 17% degli intervistati in un’inchiesta condotta da studenti.it ha ammesso di aver ricevuto una proposta simile, e ben il 64% (ossia l’11% del totale) ha confessato di aver accettato.