Dal 1° gennaio 2015 la rendita minima crescerà di 5 franchi e le “paghette” saranno esentate dall’obbligo AVS
Ogni due anni le rendite sono adeguate all’evoluzione dei prezzi e dei salari. Per il 2015 l’aumento per le rendite minime e massime di vecchiaia e invalidità sarà più basso degli anni precedenti. Gli adeguamenti approvati dal Consiglio federale comporteranno un aumento delle uscite di 201 milioni di franchi l’anno, dei quali 176 milioni a carico dell’Assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS) e 25 milioni a carico dell’Assicurazione invalidità (AI). La rendita minima crescerà di 5 franchi, vale a dire da 1.170 a 1175 franchi, mentre quella massima salirà di 10 franchi da 2.340 a 2.350 franchi. Nel 2011 l’aumento era stato di 20 franchi per le minime, rispettivamente di 40 franchi per le massime, mentre nel 2013 di 10, rispettivamente di 20 franchi.
Saranno adeguate anche le prestazioni complementari (PC), destinate alla copertura dei bisogni vitali dell’assicurato. L’esecutivo ha aumentato gli importi annuali di 80 franchi per le persone sole (da 19.210 a 19.290 franchi) e di 120 franchi per le coppie (da 28.815 a 28.935 franchi). Le PC sono assegnate dai Cantoni, che dovranno pagare 700.000 franchi in più. Anche le rendite per gli orfani saranno ritoccate verso l’alto e l’importo passerà da 10.035 a 10.080 franchi l’anno. Cresceranno anche gli assegni per grandi invalidi. Resterà invece invariato a 480 franchi il contributo minimo AVS/AI/IPG per gli indipendenti e le persone senza attività lucrativa, così come quello per l’AVS facoltativa a 912 franchi. Altri adeguamenti, che entreranno in vigore dal 2015, riguardano gli importi limite della previdenza professionale. La deduzione di coordinamento salirà da 24.570 a 24.675 franchi e la soglia d’entrata da 21.060 a 21.150 franchi. Chi dispone di un secondo pilastro potrà dedurre dalle tasse fino a 6.768 franchi (ora 6.739 franchi) per la previdenza individuale vincolata (pilastro 3a). Senza il secondo pilastro la deduzione massima passa da 33.696 a 33.840 franchi.
Un’altra misura, che si rivolge soprattutto ai giovani fino a 25 anni, permetterà di esentare dall’obbligo contributivo attività lavorative svolte ad arrotondare la paghetta ricevuta dai genitori. Coloro che svolgeranno lavori nelle economie domestiche, come la custodia di figli piccoli e il salario non supera i 750 franchi l’anno, non pagheranno i contributi sul salario percepito. Chi lo desidera potrà tuttavia esigere il conteggio dei contributi AVS. Con questa misura il Consiglio federale soddisfa una richiesta del parlamento. L’obiettivo è di diminuire uno sproporzionato onere amministrativo e di evitare una situazione d’illegalità per chi non dichiara questi contributi AVS.