Pubblicità elettorale Comites 2014
A distanza di 10 anni si vota per il rinnovo dei Comites. Con la Lista Associazioni Italiane in Svizzera abbiamo deciso di partecipare a questa democratica quanto strana tornata elettorale.
Strana perché, per la prima volta, per poter votare, i cittadini italiani dovranno dapprima iscriversi alle liste elettorali (nella speranza che tutte le famiglie abbiano ricevuto il formulario per farne richiesta, come è loro diritto!) e solo in seguito il Consolato di appartenenza invierà il plico elettorale. Un formulario per famiglia, da fotocopiare e inviare con copia di un documento. Per essere più chiari: in un nucleo familiare di 4 persone (tutti maggiorenni), andranno fatte quattro copie, compilate con i dati di ogni membro della famiglia e inviati con in allegato una copia del documento d’identità di ognuno (anche carta d’identità svizzera).
Invece di rendere tutto più semplice, di invogliare la comunità italiana a votare, si è deciso di complicare il tutto. Ci chiediamo: perché? Per il Comites di Zurigo si confronteranno quattro liste. Tolta la nostra, che si presenta per la prima volta, le altre sono guidate da facce più che note da ben dieci anni, sono le facce di chi da dieci anni si è accomodato sulle sedie dei Comites di Zurigo e Lucerna. Se pensate che i tre capolista vi abbiano rappresentato al meglio in questo decennio, dimenticatevi della nostra lista e continuate pure a votarli.
Se pensate invece che la Lista delle Associazioni Italiane in Svizzera meriti la possibilità di mostrare sul campo cosa può fare per voi, evitate di rivotare le solite e arcinote facce, quelle di chi in questi ultimi dieci anni di concreto ha fatto dal ben poco al niente. Noi siamo facce nuove, siamo facce pulite che vogliono farsi carico di idee nuove e sensate, facce serie che saranno portavoce dei problemi dell’emigrazione. Alcuni di voi si chiederanno: come? I Comites rappresentano gli italiani all’estero nei rapporti con le autorità consolari su questioni di natura civile, sociale e culturale; spesso anche con le autorità locali. La presenza dei Comites dovrebbe e potrebbe essere di grande importanza se ci si volesse veramente occupare delle necessità della collettività italiana.
Uno dei temi che interessano l’emigrazione italiana in Svizzera e in altre parti del mondo sono di sicuro le istituzioni scolastiche italiane all’estero, in particolar modo i Corsi di lingua e cultura italiana, frequentati nella sola Circoscrizione consolare di Zurigo da oltre 3000 alunni. I corsi hanno rappresentato e continuano a rappresentare il cordone ombelicale con le nostre origini e non solo. La normativa è però vecchia; bisognerebbe aggiornarla per venire incontro anche alle nuove esigenze della nuova collettività italiana, che è molto cambiata da quella arrivata in territorio elvetico oltre 60 anni fa. Questo è solo uno dei tanti temi che dovrebbero affrontare i Comites. Altro tema su cui prossimamente ci soffermeremo riguarda la Casa in Italia e le relative tasse… Forse sembrano questioni vecchie, purtroppo invece rimangono attuali, visto che da anni non riescono nemmeno a decidersi e mettersi d’accordo sul come affrontarli. Abbiamo bisogno di rinnovamento, inutile sperare che le persone cambino dall’oggi al domani. Chi ieri non ha migliorato le cose pur potendo, difficilmente lo farà domani.
Abbiamo bisogno di facce nuove e affidabili. Sarebbe opportuno creare un nuovo Comites, con nuovi soggetti, anche di altre Liste, persone che usino la loro testa e non quella dei loro capilista: Da Costa, Putrino e Colatrella, accentratori di “potere”, con dieci anni di Comites alle spalle. “Quello di cui abbiamo bisogno – lo scrive anche la FIEI (Federazione Italiana Emigrazione Immigrazione) – è l’apertura di una discussione reale con la messa in campo di tutti gli elementi critici ed autocritici necessari. La presunzione di volersi intestare tutta la rappresentanza degli italiani all’estero, la scelta dell’autoreferenzialità, hanno già dato i frutti che sono sotto gli occhi di tutti”!
Buona settimana a tutti
Gerardo Petta