Basta una pillola e il problema di una gravidanza non desiderata è risolto. Ma non si tratta della ormai nota pillola anticoncezionale che si prende in maniera preventiva per evitare una probabile gravidanza, ma della più discussa “pillola del giorno dopo” che i questi giorni è tornata al centro del dibattito medico europeo. La pillola d’emergenza potrebbe essere venduta senza ricetta medica in tutta Europa
In Svizzera dal 2002 la pillola del giorno dopo o d’emergenza è venduta in farmacia e senza prescrizione medica. La questione d’importanza sia morale che economica, ha messo in luce un dato molto importante: ovvero che dall’introduzione della pillola del giorno dopo, 1° ottobre 2002, il tasso di aborti in Svizzera è gradualmente diminuito, tanto che a dieci anni dall’annullamento della prescrizione medica, solo il 6,8 per mille delle donne dai 15 ai 44 anni, ricorreva all’aborto, ossia una media di oltre 11’000 l’anno. Si tratta di uno dei livelli europei più bassi. L’utilizzo non è particolarmente difficile, la pillola del giorno dopo può essere acquistata facilmente come un qualsiasi altro farmaco da banco e va assunta, in quantità di 1 o due pasticche (dipende dal prodotto), entro le prime 72 ore (tre giorni) dal rapporto a rischio di gravidanza. La sua azione è quella di inibire o ritardare l’ovulazione e gli effetti collaterali sono poco frequenti. Secondo gli ultimi dati diffusi in Svizzera, si stima che ogni anno ne vengano vendute oltre 100’0000 confezioni. La più innovativa pillola del giorno dopo, ElleOne, permette l’assunzione fino a 5 giorni dopo il rapporto a rischio, ma anche questa, come tutte le precedenti che devono essere ingerite entro 3 giorni dal rapporto a rischio, assicurano una maggiore azione e riuscita quanto più tempestiva sarà l’assunzione. In altre parole, prima si ingerisce, maggiore sarà la sua efficacia e quindi la sua riuscita. In questi giorni il tema è ritornato di grande attualità da quando il Comitato tecnico per i medicinali a uso umano (Chmp) dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) si è pronunciato a favore dell’utilizzo della “Pillola dei 5 giorni dopo” senza prescrizione medica ed ha avanzato la proposta a livello europeo.
Ci sono molte realtà europee, infatti, dove la pillola del giorno dopo, anche quella “tradizionale” che si assume entro le 72 ore dopo il rapporto a rischio, può essere presa solo se accompagnata da ricetta medica e anche test di gravidanza negativo. In Italia, per esempio, per poter prendere la pillola del giorno dopo ci vogliono questi presupposti, come necessita di una prescrizione medica anche in Croazia, Germania, Grecia, Ungheria, Liechtenstein e Polonia. Adesso però il quadro potrebbe mutare, toccherà infatti alla Commissione europea pronunciarsi sulla cosa. In questo modo il farmaco sarebbe così disponibile direttamente in farmacia, e la decisione dovrebbe essere applicata in tutti gli Stati europei nel 2015. “Sulla base della valutazione delle informazioni disponibili – comunica l’Ema – il Chmp ha rilevato che la pillola può essere utilizzata in modo sicuro ed efficace senza prescrizione medica: il prodotto è stato autorizzato nell’Unione Europea dal 2009 e sono state raccolte e studiate ampie informazioni sui suoi rischi e benefici. Il suo profilo di sicurezza è paragonabile ai contraccettivi di emergenza contenenti levonorgestrel (la pillola del giorno dopo ‘tradizionale’), che sono già disponibili senza prescrizione nella maggior parte dei paesi dell’Unione europea”. Inoltre, secondo gli esperti, “rimuovere la necessità di ottenere la prescrizione dal medico dovrebbe velocizzare l’accesso delle donne a tale medicinale e quindi aumentarne l’efficacia”. Infatti, anche questa pillola risulta comunque più efficace se assunta entro le prime 24 ore. “Tale approccio – afferma il portavoce di HRA Pharma, la casa farmaceutica produttrice della ElleOne – probabilmente renderà possibile un rapido accesso alla contraccezione d’emergenza a più di 120 milioni donne in tutta Europa”.
Non solo, secondo Anna Glasier, esperto di salute riproduttiva della donna presso l’Università di Edinburgo (Scozia), “le donne hanno la necessità di poter accedere alla contraccezione d’emergenza il prima possibile in modo da avere la migliore opportunità di evitare una gravidanza indesiderata; è una questione di salute pubblica”.