Tra illusionisti e medium Woody Allen ci svela che la vera magia è quella dell’amore! In proiezione nella Svizzera tedesca e in Ticino a partire dal 4 dicembre!
Una commedia romantica, fresca e senza pretese. È quello che ci vuole per la visione di un film rassicurante, rilassante, divertente e piacevole adatto al clima e all’atmosfera che precede le feste.
Se poi la pellicola porta la firma di Woody Allen e ha per protagonisti due attori del calibro di Colin Firth ed Emma Stone, possiamo avere la certezza che si tratta di un prodotto di alta qualità. E in effetti basterebbe sapere chi è il regista per essere sicuri di non rimanere delusi della visione. Ma a rendere tutto ancora più piacevole è l’ambientazione colorita e colorata degli anni ’20, la storia d’amore tra i protagonisti e la magia e il mistero che fanno da contorno a tutta la vicenda, anzi sono proprio il motore dell’intera narrazione. Sì perché capire il mistero che aleggia attorno alla donna, che di mestiere fa la medium presso una famiglia in vista della costa azzurra degli anni ’20, è il movente dell’intera commedia. A smascherare la sedicente medium ci pensa uno che ha fatto dell’illusione, dell’inganno e della falsa identità il suo mestiere di vita: un mago cinese che però non è né cinese né mago, ma un illusionista inglese. Sono tutti questi gli ingredienti dell’ultima commedia romantica di Woody Allen, presentata al Torino Film Festival e dal titolo “Magic in the moonlight”. Ambientato nella Francia del sud negli anni ’20, il nuovo film del regista americano racconta la storia di un grande prestigiatore, Stanley Crawford, interpretato da Colin Firth che prova a smascherare una sedicente medium, interpretata da Emma Stone.
Nella vita Stanley Crawford è conosciuto come L’illusionista cinese Wei Ling Soo è il più celebrato mago della sua epoca, ma pochi sanno che il suo costume cela l’identità di uno scorbutico ed arrogante inglese con un’altissima opinione di sé stesso ed un’avversione per i finti medium che dichiarano di essere in grado di realizzare magie. Convinto dal suo vecchio amico, Howard Burkan (Simon McBurney), Stanley si reca in missione nella residenza della famiglia Catledge, in Costa Azzurra: Grace la madre (JackiWeaver), Brice il figlio (Hamish Linklater) e Caroline la figlia (Erica Leerhsen). Si presenta come un uomo d’affari di nome Stanley Taplinger per smascherare la giovane ed affascinante chiaroveggente Sophie Baker che risiede lì insieme a sua madre (Marcia Gay Harden). Sophie arriva a villa Catledge su invito di Grace, la quale è convinta che Sophie la possa aiutare ad entrare in contatto con il suo ultimo marito e, una volta giunta lì, attira l’attenzione di Brice, che si innamora di lei perdutamente. Già dal suo primo incontro con Sophie, Stanley la taccia di essere una mistificatrice facile da smascherare. Ma, con sua grande sorpresa e disagio, Sophie si esibisce in diversi esercizi di lettura della mente che sfuggono a qualunque comprensione razionale e che lasciano Stanley sbigottito. Dopo qualche tempo, Stanley confessa alla sua adorata zia Vanessa (Eileen Atkins) di aver iniziato a chiedersi se i poteri di Sophie siano reali davvero. Se così fosse, Stanley si renderebbe conto, che tutto sarebbe possibile e le sue convinzioni verrebbero a crollare. Quello che segue è una serie di eventi magici nel vero senso della parola e che sconvolgeranno le vite dei personaggi. Alla fine la vera magia è quella dell’amore che sconvolge il protagonista e superando il suo iniziale scetticismo e la sua riottosità sarà conquistato dalla bella medium. Una grande prova per l’attore inglese che interpreta il ruolo di protagonista. Colin Firth non nasconde di aver scelto di girare il film soprattutto perché guidato da Allen: “sono un grande fan di Woody, è stato importante per me avere il ruolo principale nel suo film”, ha commentato l’attore.
“Ho letto tutti i suoi libri, ascoltato le registrazioni delle stand up comedy degli anni Sessanta, più e più volte (…) Il suo amore per le cose è contagioso. Le sue influenze diventano le tue influenze”. Non ha neanche nascosto le difficoltà incontrate sul set: “Se è contento, non dice niente. Oppure, “bene”, e si va avanti. Se non è soddisfatto, allora può diventare molto concentrato sui dettagli, parla un sacco, e si fanno infinite riprese finché non arriva quella giusta – racconta l’attore – Tutto quello che abbiamo girato il primo giorno è andato al macero, Allen era chiaramente insoddisfatto di come stavamo facendo le cose – ha concluso -. Ci ha pensato su, abbiamo rigirato da capo le stesse scene, ma comunque non sono finite nel film”.