Da subito i rinvii di famiglie verso l’Italia sono nuovamente possibili: l’Italia ha assicurato alla Svizzera le garanzie richieste dalla Corte europea dei diritti dell’uomo (Corte EDU) per l’alloggiamento appropriato dei richiedenti asilo minorenni in seno alla famiglia
È il risultato di una visita di lavoro di Mario Gattiker, direttore dell’Ufficio federale della migrazione (UFM), a Mario Morcone, capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno italiano. Gattiker e Morcone hanno inoltre discusso altre questioni legate all’accordo di Dublino.
Mercoledì scorso, il direttore dell’UFM Gattiker ha reso visita al suo omologo italiano Morcone. I due hanno discusso la cooperazione nell’ambito dell’accordo di Dublino, che prevede il rinvio dei richiedenti l’asilo verso il primo Stato in cui sono giunti o dove hanno presentato la loro prima domanda d’asilo. È stato affrontato anche l’importante tema dell’attuazione della sentenza pronunciata a inizio novembre dalla Corte EDU nel caso di una famiglia afghana. Secondo tale sentenza la Svizzera doveva chiedere all’Italia la garanzia che la famiglia non venga separata e che i figli siano alloggiati in modo adeguato alla loro età. Morcone ha assicurato alla Svizzera di garantire per ogni singolo rinvio di una famiglia la preservazione dell’unità familiare e l’alloggio dei richiedenti asilo in strutture appropriate. Dopo l’incontro, Morcone ha affermato che le strutture previste per l’alloggiamento delle famiglie adempiono in tutto e per tutto i criteri della Corte europea dei diritti dell’uomo. Il direttore dell’UFM Gattiker si è detto soddisfatto di aver trovato, per il rinvio di famiglie, una soluzione rapidamente attuabile e conforme alla Convenzione dei diritti dell’uomo, aggiungendo che è stata condotta una discussione costruttiva che ha permesso di trovare un’intesa pragmatica. Una famiglia è già stata trasferita in Italia nell’ambito dell’accordo di Dublino conformemente ai nuovi criteri.
Morcone e Gattiker hanno inoltre affrontato la situazione attuale nel settore dell’asilo. Il direttore dell’UFM ha ribadito che la Svizzera è consapevole delle sfide eccezionali che l’Italia deve affrontare mensilmente a causa delle decine di migliaia di richiedenti l’asilo che giungono nel Paese. La Svizzera ha rinnovato la sua offerta di sostegno. Inoltre, Morcone e Gattiker hanno deciso di prolungare il mandato della persona di collegamento della Svizzera a Roma. La collaboratrice dell’UFM stazionata a Roma ha il compito di contribuire, in quanto persona di contatto per entrambe le parti, a risolvere questioni pratiche dell’applicazione di Dublino e a trasferire possibilmente senza problemi i richiedenti l’asilo.
Fonte: UFM