Rubrica a cura di Cettina Guarino
Molto tempo fa, così tanto che la nostra memoria ne ha perso la traccia, i popoli dell’Etere avevano contatti con gli umani. C’erano dei patti che venivano firmati con il sangue e, fra le nebbiose lande dei paesi del Nord non era raro vedere, durante lotte sanguinose, esseri dalle strane forme combattere a fianco di feroci guerrieri. Non ci furono, però, solo le guerre, e si crearono anche altre relazioni.
Alcuni dei popoli dell’Etere avevano la missione di aiutare e consigliare questo o quell’altro umano, con il quale avevano intessuto un legame per una qualche ragione. Oggi la nostra mente razionale, sempre con l’acceleratore premuto, ha creato uno schermo fra ciò che era una volta e ciò che viviamo ora. Non ci permette più, se non in rare occasioni, di scorgere anche solo vagamente una realtà che spesso ci rifiutiamo soltanto di guardare. Bisogna riconoscere che quello che non è tangibile ci spaventa; non sappiamo controllare ciò che esce dalle norme.
Basta vedere come allontaniamo dalla nostra società chiunque possa mettere in pericolo l’equilibrio fragile e materialista su cui si è fondato il tempo in cui viviamo e soprattutto la nostra civiltà occidentale. Oggi abbiamo dimenticato che, fra noi, circolano esseri “invisibili”, che con ogni battito del cuore operano per il pianeta e gli umani. Anche Socrate (Atene 469 – 399 a.C.) aveva il suo genio o Angelo Custode che lo consigliava negli eventi della vita quotidiana. Un aneddoto riporta che un giorno gli disse di abbandonare una certa strada, che Socrate stava per imboccare insieme ad altri amici; lui solo, però, ascoltò i consigli del suo Custode, e fece bene perché i suoi amici, proseguendo per quella via, incontrarono un gruppo di maiali e arrivarono a destinazione coperti di fango.
Non esiste un metodo per parlare con gli Angeli, anche perché sono Loro che decidono come e quando contattarci. Nelle civiltà industriali la gente si aspetta e pretende risultati immediati, ma la comunicazione autentica proviene da ciò che sentiamo e da ciò che siamo davvero, dalla nostra vita all’interno del Tutto.
Più che trattarsi di qualcosa da imparare, si tratta di qualcosa da diventare, nel corso della nostra esistenza. Comunicare davvero con gli angeli richiede un approccio globale alla propria vita, agli altri e a se stessi. Per incontrare, sentire, ascoltare il Vostro Angelo Custode, vi può aiutare la meditazione e la lettura dei libri di Igor Sibaldi e del grande Haziel: “Il nostro Angelo Custode esiste” e “Il nostro Angelo Custode: quando e come ascoltarlo”