MINIVOCABOLARIO di Paolo Tebaldi
In psicologia con il termine sentimento (dal latino sentire, percepire con i sensi) si intende uno stato d’animo, una condizione cognitivo-affettiva che ha tempi più lunghi in confronto alle emozioni, ma contiene una minore efficacia, vivezza rispetto ai moti passionali. E’ la facoltà di ricevere sensazioni, sensibilità, attitudini a partecipare sentitamente a eventi, fatti in cui siamo coinvolti; capacità di conoscere, comprendere la realtà usando intelligenza, persipicacia, accortezza. Quindi per sentimento facciamo riferimento ad un complesso di impressioni, percezioni, atteggiamenti, idee che l’uomo nutre nei confronti del prossimo, della natura, dell’arte, della politica, esternando ogni forma di amore, amicizia, benevolenza, simpatia ma anche, all’opposto, di riprovazione, ostilità, avversione.
Chi esprime un sentimento può manifestare la speranza per un futuro migliore, o pessimismo per un domani dominato dalla paura, dalla precarietà, dalla crisi economica. Una mente lucida, distaccata può disegnare un atteggiamento di realismo ciritico verso l’ambiente, che lo circonda, gli accadimenti quotidiani, i conflitti e i rapporti sociali. L’dealista incarna nei suoi sentimenti il sogno di un nuovo rinascimento dell’umanità dove le disuguaglianze, le ingiustizie, le discriminazioni siano sostituite da politiche per le pari opportunità, dall’esercizio dei diritti di cittadinanza. Un sentimento, non molto diffuso, ma che dovrebbe combattere i pregiudizi razziali, l’avversione per il diverso, l’intolleranza, il fanatismo è lo stato d’animo di chi è portato alla comprensione, all’inclusione, al dialogo, all’aiuto reciproco. Il falso dualismo tra sentimento e ragione, anima e corpo, materia e spirito, dovrebbe essere soppiantato dalla sana pratica del confronto, della ricerca di punti di forza condivisi, di sintesi che tengano conto di diversi punti di vista.
Si ritiene che il sentimento più nobile sia quello della maternità. E’ legato intimamente all’esigenza di conservazione della specie, alla sopravvivenza della forma di vita nella natura più alta, quella del genere umano, ma trova un corollario, simbolicamente, con il riferimento alla madre terra e, cullturalmente, con l’affermazione nel costituirsi dei popoli, delle nazioni, intorno ai valori di civiltà, di progresso, di libertà, di democrazia. Infatti, un sentimento ugualmente fondamentale nella storia dell’uomo è l’amore per la propria patria, da non confondere con la retorica nazionalista. L’appartenenza, l’attaccamento a culture, idiomi, tradizioni, comportamenti comuni, pur nella diversità di situazioni, linguaggi, caratteristiche morfologiche territoriali e idrogeografiche, è il cemento che tiene unita e coesa una collettività.
Un sentimento più intimo, più personale è l’amor proprio, legittimo quando certifica un desiderio di autostima, deleterio quando si arroga la pretesa di superiorità intellettuale, di altezzosa supremazia su tutti e su tutto.
Molto comuni in una società governata dai principi dell’apparenza, della competizione, dell’avere al posto dell’essere, dell’egoismo e del tornaconto personale, sono i sentimenti d’inferiorità, dell’invidia, della gelosia. Contro ogni forma di individualismo esasperato, d’indifferenza verso il bene della comunità cui si appartiene, contro la contrapposizione tra società civile e istituzioni, tra osservanza dei doveri sanciti dalle leggi e criminalità organizzata, contro lo strapotere dei partiti ostili alla rappresentanza popolare, dovrebbero prevalere i sentimenti della fraternità, della comunanza di ideali, dell’amicizia, delle affinità elettive, della partecipazione democratica.
Innumerevoli sono i significati legati alla parola sentimento ripresi dal Grande Dizionario della Lingua Italiana di Salvatore Battaglia. Ne riportiamo solo alcuni.
Consapevolezza del proprio essere, delle proprie percezioni, capacità di gestire i propri atti e reagire alle situazioni esterne.
Conoscenza specifica di un deteminato campo di attività, teorica o pratica.
Opinione o parere su una questione sottoposta a giudizio.
Esatta percezione di una situazione, di una condizione materiale o intellettuale.
Inclinazione morale, temperamento, carattere, mentalità.
Consapevolezza intuitiva dell’esistenza di Dio.
Spirito di appartenenza allo stesso ceppo familiare, ad una cultura e ad una tradizione unitaria, consolidata nel tempo.
Senso di colpa, sensibilità estetica, avversione, e, al contrario, affetto o amore per una persona, carità per il prossimo.
E qui ci fermiamo con i diversi usi del termine sopra trattato, con la speranza che l’anno nuovo ci dia maggiori esempi di bontà umana, di solidarietà, di convivenza armoniosa di idee, pensieri, di, appunto, sentimenti positivi.