Maddalena: i magistrati italiani fra “i più produttivi d’Europa”. Renzi: “contestazioni ridicole”!
Un botta e risposta incalzante quello che è andato in scena sui social che ha visto scontrarsi l’Associazione Nazionale Magistrati (Anm) contro il Premier Matteo Renzi. Tutto ha inizio con le polemiche sollevate durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario dal Procuratore generale di Torino, Marcello Maddalena, che ha posto l’accento sul provvedimento da parte del governo di aver “brutalmente ridotto le ferie dei magistrati”, accompagnando la misura “alla gogna del decreto legge” sotto “l’implicita condanna di scansafatiche”. Quando invece, aggiunge Maddalena, i magistrati italiani sarebbero fra “i più produttivi d’Europa”. E accompagna il suo commento con un riferimento letterario secondo cui il comportamento di Renzi per Maddalena ricorda l’orwelliano personaggio di Napoleone della Fattoria degli animali che faceva lavorare gli altri fino a “farli crepare dalla fatica”.
“Non vogliamo far ‘crepare di lavoro’ nessuno, ma vogliamo un sistema della giustizia più veloce e più semplice” è la pronta risposta del Premier che attraverso Facebook risponde alle contestazioni “ridicole” alzate da alcuni magistrati che “sfruttano iniziative istituzionali (anno giudiziario) per polemizzare contro il Governo” dopo il taglio delle ferie. “Noi – continua Renzi – vogliamo solo sentenze rapide, giuste. Un Paese civile deve avere una sistema veloce, giusto, imparziale. Per arrivare rapidamente a sentenza, bisogna semplificare, accelerare, eliminare inutili passaggi burocratici”. Ma l’Anm non vuole incassare senza ribattere soprattutto sul punto che riguarda la richiesta di velocizzare e semplificare il sistema. Così ribattono e suggeriscono che per fare ciò, Renzi “blocchi la prescrizione almeno dopo la sentenza di primo grado, introduca sconti di pena ai corrotti che collaborano con la giustizia, estenda alla corruzione gli strumenti della lotta alla mafia e trovi le risorse per coprire le oltre 8.000 scoperture nell’organico del personale amministrativo”. “Vorremmo riporre fiducia nella volontà di fare le buone riforme, ma chiediamo coerenza tra parole e fatti” concludono i magistrati.
Non sono mancati i commenti da parte di vari esponenti politici che intervengono sulla diatriba. Per Fabrizio Cicchitto di Ncd “ingenerose” le critiche lanciate dall’Anm che “ancora una volta interviene come se fosse un partito politico” scrive Cicchitto, mentre nel Pd a prendere parola è il responsabile giustizia, Davide Ermini per il quale “Dalla Anm si fa polemica politica gratuita che poco ha a che vedere con l’impegno reciproco tra istituzioni per risolvere i problemi della giustizia. Rimane quindi un fondo di amarezza per l’ennesima occasione perduta per confrontarsi sui problemi reali evitando scivolate corporative”.