Norberto Cioffi nasce a Milano nel 1980. Dopo essersi laureato al Politecnico di Milano in Ingegneria Gestionale, nel 2008 si trasferisce a Ginevra. Incomincia a lavorare per HP, multinazionale americana nel settore informatico. Successivamente, dal 2011 incomincia a lavorare come consulente tra gli altri per IATA, The Global Fund, Croce Rossa Internazionale, portando la sua esperienza di Business e Marketing Analyst. In questo momento professionale è alla ricerca di una nuova avventura da intraprendere. Ci accoglie con un gran sorriso pronto a vivere quello che di buono e divertente potrà portargli il 2015.
Che sensazione hai del mercato del lavoro Svizzero?
La mia realtà lavorativa si è sempre sviluppata nel cantone di Ginevra. Ho la sensazione, del tutto personale, che sia un ambiente molto stimolante. E’ prassi comune, per esempio a differenza di ambienti comparabili con l’Italia, di essere circondati da persone di diverse nazionalità. Mi capita con regolarità di parlare tutte le 4 lingue che conosco, cambiando istintivamente dall’una all’altra senza sforzo. Questo però è da considerarsi come una bella ma altrettanto fondamentale necessità. Ginevra è un ambiente decisamente competitivo, dove insieme a professionalità, una buona dose di internazionalità e flessibilità sono richieste.
Com’è nata la tua avventura con la Missione Spaziale “Volare”? Puoi raccontarci un po’ questa bella storia?
Ricordo il giorno in cui ho visto l’annuncio del concorso indetto dall’Agenzia Spaziale Italiana per dare nome alla prima missione di lunga durata sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) con a bordo l’Astronauta Luca Parmitano. La prima reazione che ho avuto è stata: “Ottima iniziativa, proviamo.” Successivamente ho incominciato a pensare un poco. Ho lasciato libera per un paio di giorni l’immaginazione, cercando qualcosa che potesse essere semplice, immediato, di risonanza internazionale, che catturasse l’attenzione delle persone, avesse una buona dose di avventura e scoperta… e pieno di italianità.
Suonando così il pianoforte, un pomeriggio, le mie dita mi hanno dato la risposta. Una delle canzoni italiane più famose nel mondo è “Nel blu dipinto di blu” o comunemente conosciuta sia in Italia sia nel mondo con “Volare”. Mi sono detto Eureka, ottima idea. Così ho compilato il bando e l’ho spedito. Il 6 Agosto 2012, in piena estate, sveglio da poco e ancora piuttosto assonnato ho ricevuto una chiamata. “Parlo con Norberto Cioffi?” “Si, chi parla?” “Buongiorno, chiamo per conto dell’Agenzia Spaziale Italiana. Se Lei è d’accordo avremmo il piacere di utilizzare la Sua proposta, Volare, come nome ufficiale della missione di 6 mesi dell’Astronauta Luca Parmitano”. In quel momento sono rimasto piuttosto sorpreso ed un poco frastornato. La mia risposta immediata è stata: “Ma veramente? E’ uno scherzo, vero?!”. Successivamente, dopo qualche istante e qualche parola in più ho effettivamente capito di che cosa si trattava. Non nascondo che è stato uno dei momenti più belli ed intensi della mia vita. Come molti, il mio sogno di bambino era quello di fare l’Astronauta. Ho incominciato così a realizzare che in un modo forse metafisico, sicuramente divertente e molto poetico, per 6 mesi, una parte di me sarebbe stata tra le stelle.
Nel settembre successivo sono stato invitato a Roma durante la cerimonia ufficiale di presentazione della Missione Volare, nella sede dell’Agenzia Spaziale Italiana. In quell’occasione ho conosciuto tantissime persone. E’ così che è incominciato un viaggio tra appassionati e professionisti del settore. In un momento storico particolarmente difficile per l’Italia ed i suoi cittadini, è stato gratificante e pieno di speranza vedere come esiste un Paese che è eccellenza riconosciuta al livello internazionale, che funziona e che crea Scienza e Ricerca sia per i propri cittadini sia per l’umanità intera.
Ho avuto inoltre il privilegio di conoscere Luca Parmitano. Senza dubbio Luca è una persona speciale. Un professionista, un uomo caldo e sorridente, estremamente competente, conscio di tutti gli sforzi che donne e uomini hanno profuso per permettergli di realizzare il suo sogno. E poi, come raccontato da lui stesso nel suo libro “Volare”, di recente pubblicazione, anche un padre, un uomo come noi, che è rimasto affascinato dalla bellezza della nostra terra, “felice di volare lassù”. Successivamente, nell’Aprile 2013, ho avuto il l’onore di assistere ad una giornata di preparazione dell’equipaggio della missione Volare a Star City, alle porte di Mosca. Star city e ancora la stessa città, con le stesse strutture, in cui Yuri Gagarin si addestrò per diventare il primo uomo a volare nello spazio. E’ stato molto intenso e commuovente respirare la Storia.
Insomma, una grande bella esperienza che porterò per sempre con me.
Foto di Norberto e Luca Parmitano durante la presentazione ufficiale della Missione “ Volare”, Roma Settembre 2012.