Emojis: tutti usano gli smiley, i cuoricini, le stelline etc., ma c’è un artista con questi smiley crea quadri particolari
Nel 1857 il “National Telegraphic Review and Operatos’ Guide” aveva annunciato che il numero 73 dell’alfabeto Morse viene usato per “love and kisses” (xoxo, amore e baci), più tardi il numero ha avuto il significato “best regards” (migliori auguri). I primi veri esempi noti del simbolo del classico smiley vengono attribuiti a Harvey Ball, che inventò la faccia nel 1963 per una compagnia di assicurazioni di Worcester, negli Stati Uniti d’America, la State Mutual Life Assurance. Ball non cercò mai di usare, promuovere o di registrare come marchio l’immagine; essa finì così nel pubblico dominio negli Stati Uniti prima che potesse essere registrato. In questo modo, Ball non ricavò mai alcun profitto dall’immagine iconica che aveva presumibilmente creato per un prezzo iniziale di 45 dollari.
L’icona venne popolarizzata nei primi anni ottanta da due fratelli, Murray e Bernard Spain, che la impiegarono in una campagna per vendere oggetti di bigiotteria. I due produssero bottoni, tazze per il caffè, t-shirt, etichette adesive e molti altri oggetti decorati con il simbolo e la frase “Have a happy day” (“Passa una bella giornata”). Lo smiley fu una delle molte icone adottate dalla cultura di musica dance Acid house che emerse alla fine degli anni ottanta, poiché al tempo incidere loghi famosi sulle pasticche di ecstasy era una pratica comune. Ci sono anche apparizioni insolite degli smiley, come la più piccola incarnazione di uno smiley che è stata creata da Paul Rothemund del California Institute of Technology. Egli impiegò filamenti di DNA in un procedimento che chiamò DNA origami per costruire una nanostruttura complessa bidimensionale con la forma di una faccia sorridente. Inoltre si dice che il cratere Galle su Marte, ampio circa 230 km, assomiglia moltissimo ad una faccia sorridente.
Un altra idea divertente e particolare l’ha avuto il rapper americano Yung Jake, con gli emojis (simboli pittografici, simili ad emoticon, divenuti popolari in Giappone a fine degli anni 1990), Yung Jake dipinge ritratti dei VIP come Miley Cyrus, esponendoli tra l’altro in gallerie a Los Angeles.