Fumata bianca a Montecitorio: Sergio Mattarella è stato eletto dodicesimo Presidente della Repubblica con 665 voti
Una prolungata standing ovation ha accolto la proclamazione di Sergio Mattarella presidente della Repubblica per voce della presidente dell’Aula di Montecitorio Laura Boldrini. Mattarella al termine dello spoglio dei voti ha ottenuto 665 preferenze, ben 160 in più del quorum fissato a 505 voti. Al candidato ufficiale del Pd va l’applauso di tutto il centrosinistra e di circa i due terzi dell’intero emiciclo parlamentare: un battimani durato oltre tre minuti -seguito al primo, di circa quattro minuti, esploso al momento del raggiungimento del quorum- che da spontaneo si fa poi ritmato e finisce in crescendo.
Lo scorso sabato alle ore 13.31 Sergio Mattarella è stato proclamato Presidente della Repubblica. Il giudice costituzionale, ormai ex, è il primo siciliano a salire sul Colle più alto d’Italia. “Il mio pensiero va alle speranze e alle difficoltà dei nostri cittadini” sono le prime parole del neo Presidente della Repubblica, dopo la comunicazione ufficiale, parole pronunciate a caldo dopo essere giunto in Consulta con la sua Panda grigia.
Il giuramento a Montecitorio
Martedì il nuovo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha aperto il suo discorso di insediamento nell’aula di Montecitorio rendendo omaggio ai suoi predecessori Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano, che si è alzato ringraziando con un lieve inchino. Mattarella ha rivolto anche un “saluto rispettoso ai parlamentari che interpretano la rappresentanza del nostro popolo”.
Numerosi applausi hanno accompagnato il discorso al Parlamento del nuovo presidente della Repubblica Mattarella. “L’impegno di tutti deve essere rivolto a superare le difficoltà degli italiani e a realizzare le loro speranze…Avverto pienamente la responsabilità del compito che mi è stato affidato. La responsabilità di rappresentare l’unità nazionale innanzitutto. L’unità che lega indissolubilmente i nostri territori, dal Nord al Mezzogiorno”, ha affermato Mattarella nel suo discorso di insediamento. Il nuovo capo dello Stato, secondo una prassi consolidata, è arrivato a Montecitorio dove ha pronunciato il suo discorso di insediamento di fronte al Parlamento riunito in seduta comune.
“Dobbiamo scongiurare il rischio che la crisi economica intacchi il rispetto di principi e valori su cui si fonda il patto sociale sancito dalla Costituzione”, ha detto ancora Mattarella sottolineando che il Presidente della Repubblica è come ”l’arbitro”: ”Devo essere e sarò imparziale”. E auspica: ”I giocatori lo aiutino con la loro correttezza”. “È indispensabile che al consolidamento finanziario si accompagni una robusta iniziativa di crescita, da articolare innanzitutto a livello europeo”, ha affermato poi il neo Presidente. ”La lunga crisi si è prolungata oltre ogni limite e ha inflitto ferite al nostro Paese”, ”ha aumentato le ingiustizie, prodotto emarginazione e solitudine ”, ha sottolineato Mattarella.
Citando Falcone e Borsellino Mattarella ha sottolineato che “Nella lotta alle mafie abbiamo avuto molti eroi. Penso tra gli altri a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”. “Per sconfiggere la mafia occorre una moltitudine di persone oneste, competenti, tenaci. E una dirigenza politica e amministrativa capace di compiere il proprio dovere”. Poi ha fatto riferimento al terrorismo islamico: “Siamo inorriditi – ha detto Mattarella – Per minacce globali servono risposte globali. Un fenomeno così grave non si combatte chiudendosi nel fortino degli Stati nazionali. I predicatori d’odio reclutano assassini, utilizzano Internet. La comunità internazionale deve mettere in campo tutte le risorse”.
Nel suo discorso inoltre ha detto che “Garantire la Costituzione significa garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi in una scuola moderna in ambienti sicuri, garantire il loro diritto al futuro…Significa fare in modo che le donne non debbano avere paura di violenze e discriminazioni…Significa rimuovere ogni barriera che limiti i diritti delle persone con disabilità”.
Pieni i banchi del governo con il premier Matteo Renzi seduto accanto al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e al ministro della Giustizia, Andrea Orlando. In tribuna diversi grandi elettori tra cui i governatori leghista di Veneto e Lombardia, Luca Zaia e Roberto Maroni, e il governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino (Pd). Presente anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. Immancabile anche la presenza dei familiari del Presidente della Repubblica eletto: i figli e i nipoti siedono nella tribuna sopra l’emiciclo destro dell’Aula.
“Oggi è il giorno della festa, oggi è il giorno del presidente”. Sono le parole del premier Matteo Renzi, arrivato alla Camera per il giuramento del nuovo presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Prima di entrare alla buvette, Renzi ha salutato il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, che lo ha ringraziato: “Non sa quanto ci ha reso felici” per l’elezione di Mattarella.
Papa Francesco ha mandato un telegramma augurale al neo Presidente. “Mi è gradito rivolgerle deferenti espressioni augurali per la sua elezione alla suprema magistratura dello Stato italiano e, mentre auspico che ella possa esercitare il suo alto compito specialmente al servizio dell’unità e della concordia del Paese, invoco sulla sua persona la costante assistenza divina per una illuminata azione di promozione del bene comune nel solco degli autentici valori umani e spirituali del popolo italiano”. Con queste parole, il Papa ha inviato a Mattarella “e all’intera Nazione la benedizione apostolica”.
Tra i primi a commentare l’elezione di Mattarella l’ex capo dello Stato Giorgio Napolitano: C’è stato “un risultato superiore alle aspettative”, segno di una “convergenza molto ampia, ben al di là delle forze del Pd e dei partiti che si erano pronunciate su Mattarella. E’ un salto di qualità della politica”.
Auguri via twitter dal premier Matteo Renzi: “Buon lavoro, viva l’Italia”. Poi, in serata, il Presidente del Consiglio al Tg1 dice che “non abbiamo eletto un nostro supporter, un nostro tifoso. Abbiamo eletto l’arbitro per questa grande storia che è la storia italiana. Quindi, se il Presidente della Repubblica dirà dei sì e dei no, li dirà sulla base della Carta costituzionale. Ho assoluta fiducia nel fatto che questi sì e questi no non saranno dei sì e dei no ai partiti politici, ma saranno dei sì e dei no nell’interesse dell’Italia”. Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, a quanto si apprende da fonti azzurre avrebbe inviato un telegramma al neo Capo dello Stato Sergio Mattarella per augurargli buon lavoro.
“Buon lavoro al nuovo Presidente della Repubblica, serve qualcuno che prenda il timone, tenga realmente la schiena dritta di fronte alle numerose porcate che questo Governo si appresta a compiere e che sia realmente difensore della Costituzione e rappresentante dell’unità nazionale”. Così i gruppi parlamentari M5S di Camera e Senato.
Fuori dal coro il leader della Lega Matteo Salvini che twitta: “Mattarella non è il mio presidente”. Numerose anche le congratulazioni dall’estero, Obama loda “il suo eminente percorso” al servizio dello Stato. Dati “i durevoli legami fra Stati Uniti e Italia – afferma Obama – sono pronto a lavorare con il presidente Mattarella per affrontare le sfide transatlantiche e globali e cogliere nuove opportunità di stretta cooperazione”.
Il presidente russo Putin ha sottolineato nel suo messaggio che “le relazioni fra Russia e Italia si basano sulle tradizioni di amicizia e di rispetto reciproco che uniscono i russi e gli italiani e sulle fondamenta forti di una cooperazione effettiva commerciale ed economica”. Il presidente francese Hollande si è detto “impaziente di stringere con il suo nuovo omologo italiano lo stesso stretto rapporto di fiducia che aveva con Giorgio Napolitano, al servizio dell’amicizia franco-italiana e di un’Europa più forte e prospera”.
Chi è il nuovo Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella è nato a Palermo il 23 luglio 1941. È vedovo dal 2012. Con la moglie Marisa ha avuto tre figli. La famiglia è un cardine nella vita del neopresidente: è figlio del parlamentare Dc Bernardo Mattarella e fratello del compianto Piersanti Mattarella, presidente dc della Regione Sicilia ucciso dalla mafia nel 1980.
La tragica morte del fratello portò il neo capo dello Stato alla politica attiva. E ne fece un secondo padre per i tre nipoti. Sergio e Piersanti Mattarella avevano anche sposato due sorelle.
Gli studi
Dopo che si è diplomato al liceo classico San Leone Magno di Roma, Mattarella si è laureato in Giurisprudenza all’Università “La Sapienza” di Roma nel 1964. È stato iscritto nell’albo degli avvocati del Foro di Palermo dal 1967. Inoltre, fino al 1983, ha insegnato diritto parlamentare presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Palermo.
Politica
1984-1988 commissario straordinario della Dc di Palermo
1992-1994 direttore politico de “Il Popolo”
1998 eletto vicepresidente del Consiglio nel primo governo D’Alema
1999-2001 Ministro della Difesa
2001 Mattarella viene rieletto in Parlamento con la Margherita e poi riconfermato nel 2006 con l’Ulivo
2008 dopo la caduta del governo Prodi, esce dal Parlamento.
2011 eletto giudice costituzionale dal Parlamento
Cos’è la legge Mattarellum
Il termine “Mattarellum” è stato inventato da Giovanni Sartori sul Corriere della Sera. La legge Mattarella, di cui il relatore era Sergio Mattarella, è stata una legge elettorale approvata nel 1993. La legge è stata attiva per le elezioni del 1994, 1996 e 2001, si trattava di un sistema abbastanza complicato, dato che assegnava i seggi per tre quarti con il maggioritario e per un quarto con il proporzionale. Nonostante allora sia stata criticata molto, oggi “è spesso citata come l’ultima legge elettorale italiana che permetteva agli elettori di scegliere direttamente e con semplicità i loro rappresentanti”, scrive il post.