Accoltellata una bambina di quattro anni nel canton Argovia
È passato poco tempo dal dramma terribile di Flaach, nel zurighese, dove una madre ha ammesso di aver ucciso i suoi due bambini di due e cinque anni probabilmente soffocandogli dopo che si era vista togliere l’autorità parentale in seguito a un intervento della polizia nell’ambito del quale era stata arrestata assieme al padre dei bambini per sospetta truffa. Ora un nuovo dramma familiare mette sotto shock la Svizzera. Una bambina di quattro anni è stata accoltellata lo scorso 2 febbraio a Niederlenz, nel canton Argovia. Un vicino ventitreenne ha raccontato al giornale 20 Minuten che la sua ragazza avrebbe sentito delle grida e quando si sarebbero affacciati alla finestra avrebbero visto la vicina uscire correndo dalla casa. Avrebbe gridato: “Aiuto, aiuto, mio marito ha ucciso mia figlia”. La madre avrebbe avuto una ferita sanguinante alla testa e più tardi, sempre secondo il vicino, il marito sarebbe stato portato fuori dalla casa dai soccorritori “nella sua pancia erano infilati due grandi coltelli”, ha detto ancora il vicino.
Diversi vicini hanno raccontato a 20 Minuten che la famiglia avrebbe sempre vissuto una vita molto ritirata, madre e padre della bambina non avrebbero cercato il contatto con i vicini. Inoltre avrebbero creato un recinto intorno al terreno e tenuto quasi sempre le persiane abbassate. Una vicina avrebbe inoltre costatato che stranamente la bambina non avrebbe mai giocato insieme ad altri bambini. La polizia cantonale Argovia alle agenzie stampa ha riferito che l’allarme sarebbe giunto alla polizia domenica alle ore 21.30. I soccorritori avrebbero trovato la madre 43enne leggermente ferita e il padre 44enne ferito gravemente, ma per la bambina di quattro anni non c’erano più speranze, sarebbe morta già prima dell’arrivo dei soccorritori, inoltre la polizia ha dichiarato che si tratta di un dramma familiare.
La polizia ancora non ha dato ulteriori informazioni sul dramma, si può solo speculare su cosa sia successo quella notte del 2 febbraio a Niederlenz. Il giornale 20 Minuten ha parlato con lo psichiatra Frank Urbaniok che, dato che non ci sono ancora dettagli più chiari sulla faccenda di Niederlenz, ha voluto dare solo spiegazioni generali per cui i drammi familiari succedono. Urbaniok ha fatto accenno a due problematiche, quella della dominanza e quella della psiche. “Per una persona così (con problemi di dominanza ndr) lei stessa è il centro di una relazione”, se quindi perde il controllo sulla famiglia, è possibile che provi a riprenderselo con violenza, facendo l’esempio del dramma a Pfäffikon del 2011 dove il marito ha ucciso la moglie e la direttrice dell’ufficio sociale “per il colpevole sua moglie senza di lui non aveva il diritto di esistere. Ha voluto vendicarsi perché lei lo voleva lasciare e ristabilire così l’ordine”, scrive ancora 20 Minuten dell’intervista. Inoltre esisterebbe anche il problema del narcisismo, persone che hanno bisogno di approvazione e ammirazione continua “se questo manca, reagiscono con molta rabbia e offesa, il che può degenerare in violenza.”