Quattro sono i tipi di insonnia che rovinano le nostre notti e ci distruggono la vita!
Vuoi mettere una mattina che ci si è alzati riposati ed energici dopo una bella dormita di una notte contro una di quelle mattine che non ci si può alzare dal letto, ci si sente stanchi nervosi e tesi dopo la notte trascorsa a girarsi e rigirarsi nel letto? Il paragone non regge. La notte è fatta per dormire e riposarsi e se manca il sonno viene meno anche il riposo e la qualità della nostra vita ne risente in maniera eccezionale! Dura è la vita di chi ogni notte o quasi tutte le notti o anche solo dei periodi dell’anno deve combattere contro l’insonnia. Chi ha passato anche solo una notte a rigirarsi i pollici in attesa che il sonno arrivi, può capire cosa significa soffrire di questo disturbo. In Svizzera, gli ultimi dati raccolti, contano più di 4,57 milioni di sonniferi e pare che il dato sia in crescita, che i laboratori del sonno hanno sempre più clienti e le società creano “angoli-riposo”. In molte ditte, infatti, hanno notato un maggiore rendimento sul lavoro se il dipendente ha la possibilità di schiacciare un pisolino di 15-20 minuti. Infatti il problema dell’insonnia non si conclude con il passar della notte, ma i disturbi si accusano soprattutto di giorno: il 60% di chi non dorme bene lamenta difficoltà di concentrazione, irritabilità, sonnolenza diurna e stanchezza, vari effetti collaterali che vanno dal benessere psicofisico alle prestazioni professionali.
L’insonnia non è un problema da sottovalutare, è importante intervenire subito, non appena i disturbi tendono a manifestarsi per più di 15 giorni consecutivi. Se non viene trattata precocemente, tende a diventare cronica e per scongiurare il rischio bisogna intanto scoprire quale tipo di insonnia vi disturba. Esistono quattro tipi di insonnia: difficoltà a prendere sonno, risveglio precoce, risvegli multipli, insonnia paradossa. La difficoltà a prendere sonno è chiaro che riguarda il problema di riuscire a rilassarsi per bene e i pensieri si affollano in testa non permettendo di addormentarsi se non dopo molte ore di attesa snervante. Questo tipo di insonnia è anche la più comune, nella maggioranza dei casi è la più semplice da curare senza farmaci, solo modificando alcune abitudini sbagliate (è importante andare a letto sempre a orari fissi e usare la camera da letto solo per dormire, evitare di addormentarsi sul divano prima di andare a letto e bere alcol). Il risveglio precoce invece riguarda la propensione a svegliarsi troppo presto la mattina, all’alba e senza alcun motivo. Solitamente ci si addormenta bene, ma poi o nel cuore della notte o nelle prime ore dell’alba ci si trova con gli occhi spalancati a letto. Questa forma d’insonnia a volte può essere associata a un disturbo depressivo da trattare alla svelta. Nel soggetto depresso, in trattamento, l’insorgenza dell’insonnia può precedere anche una ricaduta del disturbo depressivo e va curato intanto con una terapia cognitivo-comportamentale che insegna a evitare le cattive abitudini che peggiorano il disturbo e, rispetto all’igiene del sonno, associato all’intervento di uno psicoterapeuta e dove serve anche l’aiuto di farmaci. I risvegli multipli invece riguardano i continui risvegli notturni, anche senza che il soggetto se ne accorga, che spezzano il sonno e non permettono al fisico di riposare correttamente. Tra i rimedi a questo problema c’è il consiglio a non esagerare con tisane e camomille: bere prima di coricarsi può costringere a un risveglio per urinare e quindi può rivelarsi controproducente. Anche in questo caso è consigliato una terapia cognitivo-comportamentale, ma se il disturbo è grave bisogna intervenire anche con antidepressivi. Infine l’insonnia paradossa riguarda quella sensazione di sonno che non basta mai. In pratica il soggetto dorme ma ha la sensazione di non aver chiuso occhio. Può sembrare strano, ma talora i medici possono consigliare di ridurre la quantità di sonno notturno facendo svegliare un po’ prima il paziente. Questo facilita lo sviluppo di un sonno più «compattato» e stabile nella notte successiva.
Alcuni studi sostengono che il cibo e una corretta dieta alimentare può aiutare a combattere i problemi di disturbo del sonno, che possono aiutare a dormire meglio, tenendo presente che a favorire il sonno incorrono due particolari ormoni: la melatonina e la seratonina. Tra gli alleati di un buon sonno, troviamo cibi come: formaggi freschi, semi di sesamo, spinaci, uova bollite, yogurt, lattuga, radicchio, aglio, cipolla e frutta dolce. Mentre gli alimenti da evitare sarebbero invece quelli contenenti carboidrati raffinati, come: biscotti, ciambelle, brioche; e quelli contenenti glutammato monosodico, come: cibi pronti e preconfezionati, pancetta affumicata, alcol, cioccolato e pomodori.
Una sprizzata di sonno!
Buone notizie per chi soffre di insonnia, presto basterà una spruzzata di Sprayable Sleep (letteralmente sonno spruzzabile) per risolvere il problema nel giro di un’ora. Il prodotto arriva da una start-up americana con sede nella Silicon Valley ed è a base di melatonina. Si spruzza sulla pelle, precisamente bastano due spruzzate sul collo per agire. Lo spray è un innovativo metodo per somministrare melatonina però a dosi fino a 30 volte più basse di quelle presenti in una pillola: ciò lo rende un metodo più naturale per aiutare il sonno, cosicché la mattina ci si sveglia riposati ma non con il classico intorpidimento che è un effetto collaterale tipico della melatonina stessa. Lo spray è ora in sviluppo e un prototipo potrà essere disponibile a partire da febbraio, ha riferito il suo sviluppatore Ben Yu al giornale Bloomberg Businessweek, per coloro che daranno il loro sostegno (85 dollari) entro inizio marzo. Ogni bomboletta contiene 60 spruzzate ed è sufficiente, quindi, per 30 giorni di utilizzo.