Pensando alla Festa delle donne ci vengono in mente tante cose, pensiamo alle donne potenti in questo mondo, donne nella nostra vita privata, donne madri, mogli, amiche etc. Un pensiero va al mondo delle donne, che è un mondo pieno di aspetti che tra di loro non potrebbero essere più diversi (vedi pagg. 24-25), ma se una cosa è certa è che una donna riesce a mettere sotto un tetto davvero un mondo di cose. Un pensiero va alle doti particolari che, secondo la scienza, appartengono maggiormente al sesso femminile, si parla della prudenza, della sensibilità, ma anche della capacità del perdono. Secondo gli scienziati, infatti, la capacità di perdono sarebbe una caratteristica più femminile che maschile e questo sarebbe spiegato da una minore empatia da parte degli uomini. Le donne, per contro, sono più abituate a mettersi nei panni degli altri. Ciò svilupperebbe maggiormente la loro empatia. Questa capacità però non sempre è solo un dono, diventa uno svantaggio quando viene sfruttato. A novembre, nella Giornata contro la violenza sulle donne, Skuola.net ha pubblicato risultati di un sondaggio davvero allarmanti: uno studente su 5 ha alzato le mani sulla fidanzata.
Questo triste risultato però non è il dato che colpisce di più, ce n’è uno più grave: una studentessa su due afferma di essere disposta a perdonare uno schiaffo del suo ragazzo. Riflettendo un attimo su questi dati si arriva presto alla conclusione che anche se la prima regola impone la realizzazione di leggi più dettagliate sul femminicidio, la violenza domestica e tutte le altre forme di sottomissione delle donne con lo scopo di proteggerle meglio, ma abbiamo bisogno soprattutto di una cosa: ci vuole un cambio nella mentalità. Se da un lato abbiamo bisogno di uomini meno vigliacchi, dall’altro abbiamo bisogno di donne che non tollerano assolutamente nessuna forma di violenza! Abbiamo bisogno di parlarne e di insegnare ai nostri figli che nell’amore non c’è neanche un minimo di spazio per violenze o minacce. È il nostro dovere proteggere le donne del futuro.
Oltre 170 donne sono state vittime di femminicidio lo scorso anno, ricorda il ministro per le riforme Maria Elena Boschi, “e non possiamo dimenticare i loro volti: il volto di Lucia, di Ilaria, di Francesca. Come non possiamo dimenticare il volto di Reyhaneh, la ragazza iraniana morta impiccata per aver ucciso l’uomo che tentò di stuprarla”. Storie “che abbiamo il dovere di ricordare nel nostro impegno quotidiano”, dice il ministro, “anche perché il mondo ha dovuto fare a meno della bellezza dei pensieri, dei desideri e dei sogni di queste donne. E credo che non possiamo permetterci ancora una volta che il mondo perda la bellezza dei sogni, dei desideri e delle speranze anche soltanto di un’altra donna. Qui sta la sfida di tutti noi, ciascuno nel proprio ruolo e nella propria vita quotidiana”. Certamente un bel pensiero rivolto alle donne e in questo giorno, a loro dedicato, auguriamo loro che non rimanga solo un pensiero!