Tempi duri per i vip italiani che in questi giorni sarebbero protagonisti delle pagine di cronaca di tutto il mondo tra problemi di fisco, truffa e violazione dei sigilli
Le star di tutto il mondo stanno passando un momentaccio a causa di questo affare delle evasioni fiscali e della Svizzera che ha finalmente svelato il tanto chiacchierato e temuto segreto bancario. All’appello non sono mancati molti nomi noti italiani e adesso il mondo dello spettacolo è in subbuglio! Sono tanti, alcuni davvero insospettabili, altri invece più che prevedibili, ma tutti adesso dovranno fare i conti non solo con la giustizia civile e sociale. Oltre che vedersela con le sanzioni che dovranno pagare, dovranno vedersela con l’opinione pubblica che per certi casi corrisponde con i loro ammiratori: cantanti, sportivi, stilisti, politici e imprenditori, per un totale di 741 milioni nascosti. Tra i nomi che hanno fatto più clamore quello dell’imprenditore Flavio Briatore, la moglie Elisabetta Gregoraci, lo stilista Valentino Garavani, il pilota Valentino Rossi insieme a tanti altri che sono stati pizzicati oltre confine. Tra questi ha fatto chiacchierare molto soprattutto un nome, sarà per la sua insospettabilità o per la sua reazione o forse per la forte delusione dei fan nel scoprire nel suo idolo un probabile evasore. Stiamo parlando di Gino Paoli, il cantautore genovese che avrebbe depositato in Svizzera due milioni di euro e sarebbe accusato di aver evaso il fisco per 800’000 euro. “Smantelleremo ogni accusa. E comunque Paoli voleva far rientrare quel denaro, per questo si era rivolto al commercialista. Voleva rimettersi nella legalità”, ha detto il suo legale Andrea Vernazza.
La procura contesta a Paoli di avere portato i due milioni di euro, in parte frutto di pagamenti in nero per le esibizioni alla Festa dell’Unità, tutti in una unica soluzione. Il 2 marzo Paoli sarà interrogato dai magistrati. Nel frattempo il cantautore è apparso molto scosso da queste accuse anzi addirittura adirato tanto da cancellare due concerti e una manifestazione in memoria dello studioso e amico Gianni Borgna, rinchiudersi in casa per non sentire nulla sulla faccenda. “Perché l’ho fatto? Perché mi conosco. Se qualcuno, in queste occasioni pubbliche, mi avesse fatto qualche battuta di quelle che circolano adesso, qualche sfottò, bene io l’avrei mandato all’ospedale nonostante i miei ottant’anni” spiega Paoli interrogato da Corriere della sera e aggiunge: “Quando mi sento ferito o umiliato ingiustamente io non porgo l’altra guancia. Sono capace di scatti d’ira incredibili. Una parola storta e va a finire male. Quindi ora me ne sto a casa e cerco di parlare il meno possibile”.
Per lo stesso motivo il cantante ha scelto di dimettersi dal suo ruolo di direttore della Siae scrivendo una lunga lettera dove dice “Rassegno al presente Consiglio le mie dimissioni irrevocabili, con la certezza che la Siae saprà continuare la sua missione di tutela della creatività italiana”. Ma il cantautore genovese si difende con forza: “Sono certo dei miei comportamenti – scrive – e di non aver commesso reati”, “voglio difendere la mia dignità di persona perbene”. Sono recenti le notizie che hanno segnalato alcuni vip italiani come “vittime” di dure sentenze fiscali. L’attrice italiana Ornella Muti, dovrà scontare la pena di otto mesi di reclusione e 600 euro di multa per falso ideologico nel redigere il suo certificato di malattia fasullo. Lo scorso 10 dicembre 2010 l’attrice avrebbe dovuto realizzare uno spettacolo al Teatro Verdi di Pordenone (cachet di circa 25 mila euro) a cui diede forfait presentando certificato medico per una laringo-faringite. La muti però la stessa sera è stata pizzicata al fianco di Vladimir Putin e Kevin Costner ad una cena di beneficenza a San Pietroburgo. In questi giorni è arrivata la sentenza e il giudice del Tribunale di Pordenone, Patrizia Botteri, ha condannato la Muti, per truffa, pena che sarà sospesa solo se l’attrice pagherà una provvisionale di 30 mila euro alla parte civile, il Teatro Verdi.
Anche per i famosi fratelli Cannavaro è arrivata una dura sentenza. Secondo i carabinieri della stazione di Posillipo, i fratelli Cannavaro violarono i sigilli della piscina nella villa milionaria in cui erano in corso lavori di ristrutturazione che furono poi bloccati per un periodo per abusi edilizi. Per questo reato i Cannavaro sono stati prosciolti con archiviazione del caso, mentre rimane la violazione dei sigilli. Le pene vanno dai dieci mesi per Fabio, ai sei per Paolo in quanto custode delle opere e quattro per la moglie Daniela Arenoso.
FOTO: GINO PAOLI e se ci vanno anche Ornella Muti e i fratelli Cannavaro
RUBRICA: SPETTACOLO
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