È uno dei capitoli tristi della storia svizzera, quello delle persone che da bambini sono state incarcerate o internate abusivamente in istituti su decisione delle attività amministrative. Lo scorso mercoledì, Papa Francesco ha ricevuto alcune persone che da bambini hanno ricevuto questo triste trattamento, tra cui Guido Fluri che da tanto tempo lotta per il risarcimento del danno morale che le amministrazioni hanno causato a migliaia di persone. Guido Fluri è l’autore dell’iniziativa “Riparazione a favore dei bambini che hanno subito collocamenti coatti e delle vittime di misure coercitive a scopo assistenziale (Iniziativa per la riparazione)”, che chiede l’apertura di un fondo di 500 milioni di franchi per il risarcimento delle persone colpite.
Dopo la raccolta in soli otto mesi di 110’000 firme l’iniziativa è stata consegnata alla Cancelleria federale il 19 dicembre 2014.
“Fino a buona parte del Ventesimo secolo, i bambini venivano venduti all’asta nelle piazze dei villaggi svizzeri, costretti al lavoro minorile, maltrattati e sottoposti a abusi. Ancora oggi, molti di questi ex bambini collocati coattivamente vivono tra noi. Essi hanno subito torti gravissimi, come anche le altre vittime di collocamenti extrafamiliari e misure coercitive a scopo assistenziale. Fino al 1981, in Svizzera migliaia di persone sono state imprigionate senza delibera del tribunale. Le donne venivano sottoposte a sterilizzazione forzata o costrette all’aborto. I bambini venivano dati in adozione contro la volontà delle loro madri oppure collocati in orfanotrofi. L’immenso dolore delle vittime continua ancora oggi. Per questo c’è bisogno dell’Iniziativa per la riparazione”, si legge sul sito dell’iniziativa.
Fluri aveva avvisato Papa Francesco della consegna delle firme alla Cancelleria federale, dopo questo è stato invitato dal Papa, al Tages Anzeiger Fluri ha detto che per lui questo sarebbe un segno che per il Papa personalmente è importante rielaborare i casi di abuso. Inoltre Fluri spera che questo segnale da Roma darebbe una spinta in più al Parlamento svizzero che prima dell’estate vuole proporre una proposta di legge per risarcire le vittime con 250 a 300 milioni di franchi. Dipenderà però dal fatto se in Parlamento la proposta dal Consiglio federale potrà convincere la maggioranza. Soprattutto la visita a Roma però dovrebbe “incoraggiare ancora più vittime e dargli la forza di uscire dall’isolamento”, ha detto Fluri al quotidiano perché anche in istituti cattolici ci sono stati tanti casi di abusi e maltrattamenti.