I team a punteggio pieno dopo sei gare
ROMA – C’e’ sempre la coppia Siena-Avellino in testa a punteggio pieno alla serie A di basket dopo la sesta giornata. Domenica 15 l’Air Avellino ha vinto in casa su Ferrara per 88-78 dopo un overtime. Nella prima partita del pomeriggio la Virtus Bologna ha battuto la Cimberio Varese 78-68, mentre Siena ha penato un po’ per espugnare il campo dell’Angelico Biella.
I risultati: Air Avellino-Carife Ferrara 88-78 dopo 1ts, Cimberio Varese-Virtus Bologna 68-78, Armani Jeans Milano-Ngc Cantù 73-53, Angelico Biella-Montepaschi Siena 72-80, Banca Tercas Teramo-Pepsi Caserta 92-85, Scavolini Pesaro-Lottomatica Roma 73-84, Martos Napoli-Sigma Montegranaro 51-78, Vanoli Cremona-Benetton Treviso 95-73
Classifica: Avellino e Siena punti 12; Caserta, Treviso, Biella, Bologna, Cantù 8; Milano, Roma 6; Varese, Cremona, Teramo, Montegranaro 4; Ferrara 2; Pesaro 2; Napoli -2. Cremona e Napoli una partita in meno, Napoli due punti di penalizzazione. Prossimo turno (22/11, h.18.15) Treviso-Varese (21/11, h.20.30) Teramo-Milano (21/11, h.20.15) Cantù-Biella (21/11,h.20.45) Siena-Roma (h.12) Bologna-Avellino Ferrara-Napoli Montegranaro-Pesaro Caserta-Cremona.
LA VITTORIA DI AVELLINO
NAPOLI – E chi la ferma più? La Scandone delle meraviglie centra il sesto successo consecutivo nell’anticipo di serie A, si libera con grande fatica dell’ostacolo Ferrara, finora mai battuta, ma, almeno per una notte, si gode il primato in solitudine, regina incontrastata del campionato. Momento magico per il team di Cesare Pancotto che, gara dopo gara, salta gli avversari come birilli, cullando il sogno proibito di sgambettare fra due turni, proprio al Paladelmauro, anche la corazzata Siena. Quello di stasera è senza dubbio il successo più sofferto, deciso solo nelle battute finali dell’overtime, ma che ancora una volta testimonia l’enorme carattere di questo gruppo.
Valli, alle prese con un’emorragia di sconfitte seguite all’unico successo stagionale nell’esordio con Teramo, non potendo ancora disporre del napoletano Spinelli, non se la sente di concedere un turno di riposo all’ex Jamison, ancora vittima di una fastidiosa distorsione alla caviglia destra. Pancotto non si fida e si sgola, convinto che indovinare gli anticipi, i raddoppi e le rotazioni sul centrone americano sia fondamentale per l’inerzia della gara.
Avvio sotto tono per gli irpini, che si fanno prima raggiungere e poi sorpassare da una tripla di Salvi, che trova una prateria libera. Pancotto corre ai ripari. Fuori Cortese, dentro Lauwers, e si aprono spazi prima impensabili per Brown e Troutmann, che solo il grande talento offensivo di Grundy (10 personali) e la determinazione di capitan Farabello riescono a neutralizzare, fissando il punteggio del primo quarto sul 19-21 per gli ospiti. Si torna in campo e l’Air è tutt’altra cosa. Freddezza, precisione e determinazione, le armi predicate da Pancotto si materializzano nelle mani di Brown, Porta e Lauwers, che mettono dentro tre bombe consecutive per il primo tentativo di fuga (34 a 27 a 5’16”). Ferrara sbanda, anche perché Valli è costretto a richiamare in panca Jamison, mentre Szewczyk (anche lui a 10 personali), sgravato dal controllo dell’americano, semina panico nell’area pitturata. Si va al riposo lungo con Avellino che vola a +13 confortato dagli undici punti di Troutman e da una tripla chirurgica dell’ultimo entrato Diarra. Si riprende con un parziale di 6 a 0 che consente all’Air di allungare ulteriormente il passo (54 a 39). Tutto deciso? Macché! Avellino allenta le maglie ed i timori di Pancotto quasi per incanto si materializzano. Un Jamison monumentale sotto canestro (17 punti) coadiuvato dal cecchino Grundy (19) riesce a far tornare i suoi in quota e in un amen Ferrara annulla il gap di 15 e torna in pari a 2 secondi dal termine. Ultimo periodo: è bagarre. Due triple in successione riscrivono la storia della gara. Adesso è Ferrara in vantaggio 65-63 a 6’42”. La bolgia è infernale: la sfida diventa un duello personale tra Jackson (21) e Brown (23). Si lotta punto su punto e, come successo con Treviso, anche stavolta si finisce all’overtime. Errori a mitraglia. La paura di sbagliare condiziona un po’ tutti. Alla fine vince Avellino 88-78, ma gli applausi vanno meritatamente divisi anche con un’indomita, straordinaria Ferrara.