Il tabloid Bild ha riportato le urla del pilota dell’Airbus A320 schiantato in Francia causando 150 morti
Nuove rivelazioni sulla vita del co-pilota dell’Airbus A320, Andreas Lubitz, considerato il responsabile del disastro aereo che ha provocato la morte di 150 persone. Stando alle ultime informazioni raccolte dai media, la compagna di Lubitz, alla quale il giovane era legato da alcuni anni e con la quale progettava di sposarsi nel 2016, sarebbe in dolce attesa.
La notizia sarebbe stata annunciata dalla stessa ragazza, un’insegnante, ai suoi alunni, ai quali avrebbe detto che presto diventerà mamma, rende noto la stampa britannica. Al tempo stesso si rincorrono sui media le notizie circa una separazione tra i due: secondo il Mirror il copilota sarebbe stato lasciato dalla compagna proprio il giorno prima del volo finito in tragedia. L’edizione domenicale del tabloid tedesco Bild riporta, sulla base dell’esame effettuato dagli esperti sulla scatola nera ritrovata in Francia, le disperate parole urlate pochi minuti prima dell’impatto dal comandante dell’Airbus A320 che tentava in ogni modo di farsi aprire dal copilota chiuso all’interno della cabina: “Apri questa maledetta porta!”. I 20 minuti iniziali di volo fanno registrare uno scambio assolutamente normale tra i due piloti, riferisce il domenicale precisando che il comandante spiega a Lubitz di non aver fatto in tempo ad andare in bagno al momento della partenza da Barcellona, preannunciando così la sua uscita dalla cabina. Poi alle 10,27 il pilota chiede al copilota di preparare l’atterraggio a Düsseldorf e Lubitz risponde con poche parole: “Spero”, “Si vedrà”. Il comandante esce e l’aereo comincia a scendere.
Pochi minuti più tardi si sente picchiare forte alla porta come se qualcuno tentasse di entrare. Poi la voce del pilota: “Per l’amor di Dio, apri la porta”. Sullo sfondo i passeggeri iniziano a gridare, il pilota tenta quindi chiaramente di sfondare la porta con un’ascia, poi urla: “Apri questa maledetta porta”. Poco più tardi il primo impatto, seguito dalle urla dei passeggeri, ultimi rumori registrati dalla scatola nera. Poi lo schianto del velivolo contro il versante della montagna che polverizza di fatto l’apparecchio. Intanto, emergono nuovi particolari, nell’appartamento di Düsseldorf di Lubitz la polizia tedesca ha trovato “una grande quantità” di medicinali destinati al trattamento di disturbi psichici. Il copilota sarebbe inoltre stato seguito da “diversi neurologi e psichiatri”. Le rivelazioni arrivano dal domenicale della Welt che cita un inquirente.
L’uomo considerato responsabile del disastro aereo avrebbe sofferto di un importante stress ed era soggetto a forti stati depressivi, prosegue la fonte. Non ci sarebbero invece elementi che indicherebbero una dipendenza da droghe o alcol. Sempre secondo la ‘Welt am Sonntag’ la polizia starebbe attualmente interrogando amici, colleghi e conoscenti del copilota.
Le vittime
Sono 150, provenienti da 15 diverse nazioni, le vittime del disastro aereo: 144 passeggeri, 2 piloti e 4 membri d’equipaggio. Sedici liceali in viaggio studio. Oltre agli studenti di età compresa tra i 15 e i 16 anni, anche due insegnanti del Joseph Koenig Gymnasium di Haltern Am See, un piccolo paesino vicino a Düsseldorf. Avevano frequentato una settimana-studio in un istituto a una quaratina di chilometri da Barcellona per studiare lo spagnolo. A bordo del volo Germanwings, tra gli altri, c’erano pure due cantanti dell’Opera di Düsseldorf: il baritono Oleg Bryjak, 54 anni, e il contralto Maria Radner. Bryjak stava rientrando da Barcellona, dopo essere stato ospite del Gran Teatre del Liceu, dove aveva interpretato L’Alberich del Siegfried di Richard Wagner.
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