“Vostro figlio merita un trattamento particolare?”, potrebbe diventare narcisista
Lo studio, pubblicato la settimana scorsa dal team internazionale di ricerca della PNAS, l’Accademia americana di scienze, è il primo a dedicarsi alle origini del narcisismo. “Le persone non nascono narcisiste – spiega Brad Bushman, professore di comunicazione e psicologia all’Università Ohio State e co-autore dello studio, e continua – il nostro studio dimostra che il modo in cui i genitori trattano i propri figli può predire in che modo i figli possano essere narcisisti”.
Il primo autore dello studio, Eddie Brummelman dell’Università di Amsterdam, per chiarezza, ha spiegato che il narcisismo non è un disturbo che le persone hanno o non hanno, è invece lo spettro di come adulti e bambini si differenziano gradualmente dagli altri.
“Amare tuo figlio è salutare e buono, ma pensare che tuo figlio sia migliore degli altri può portare al narcisismo e non c’è niente di salutare del narcisismo”, spiega Bushman, presentando lo studio che dimostrerebbe che esiste una diretta relazione tra genitori che sopravvalutano i propri figli e il loro grado di narcisismo. “La maggior parte dei bambini hanno dimostrato risultati medi per quanto riguarda il narcisismo, con alcuni risultati molto bassi e alcuni molto alti – dice Bushman – in una forma eccessiva il narcisismo può a volte svilupparsi in un disturbo di personalità quando si è adulti”. Per lo studio sono stati coinvolti 565 bambini dall’età dai 7 ai 12 anni e i loro genitori per un intervista ogni sei mesi in 18 mesi, l’età dei bambini secondo Bushman sarebbe stata scelta in questo modo perché verso gli otto anni si manifesterebbero primi segni di tendenze al narcisismo. “Prima tutti i bambini sono narcisisti – spiega ancora Bushman – se entri in una classe di bambini di cinque anni e chiedi chi è bravo in matematica, tutti alzeranno la mano. Solo a partire dall’età di otto anni iniziano a paragonare loro stessi con altri”.
Le interviste
Ogni sei mesi ai bambini venivano fatte delle domande, come ad esempio “Bambini come me meritano qualcosa in più” oppure “Do un fantastico esempio agli altri bambini”, mentre i genitori dovevano rispondere su una scala da 0-3 (0 era “non concordo assolutamente”, 3 era “sono completamente d’accordo”) a dichiarazioni come “Mio figlio merita un trattamento particolare” oppure “Sarei deluso se mio figlio fosse solo un bambino ‘regolare’”.
I risultati
I bambini dei quali i genitori avevano risposto che i figli fossero superiori agli altri, più tardi avevano caratteri più narcisisti, ovvero dimostravano meno capacità di immedesimazione e reagivano in modo ipersensibile su critiche. Non è quindi utile se madre o padre ritengono il proprio figlio come “regalo divino all’umanità”. “I bambini ci credono se i loro genitori gli dicono che sono superiori in confronto ad altri – dice Bushman – per loro stessi e anche per la società non può essere giovevole.“ Secondo i ricercatori il narcisismo sarebbe, infatti, il risultato di attenzione parentale esagerata e non della mancanza di questa. Al giornale Welt, lo psichiatra tedesco Michael Winterhoff a proposito ha dichiarato che le origini di questo si troverebbe sempre di più in genitori stressati: “i genitori oggi si sentono più sotto pressione – ha detto Winterhoff – ma vogliono per forza che il figlio stia meglio. Per questo i bambini ricevono sempre più”. Questo però non favorirebbe la loro disposizione di imparare o di impegnarsi.