Cari italiani,
c’è solo la mia firma per la petizione! Ho 83 anni e nel 2009, dopo la morte di mio marito, sono tornata nella mia Patria. Vivevamo a Varese. Per la Recessione siamo partiti nel 1975, come tanti italiani, in Italia.
Abbiamo visto di tutto. Prima il boom e adesso l’Italia è a terra… Tanti artigiani laboriosi hanno tenuto in piedi l’economia, si lavorava tanto. Poi gli anni di Piombo che avevamo paura di saltare per aria nel treno o in bus. Con la raccomandazione, i politici corrotti gonfiavano le amministrazioni con la loro gente, incapace. Mio marito aspettava da 32 mesi la sua pensione INPS. Grazie al Patronato CGIL,finalmente ha ricevuto la misera pensione di muratore. Sono italiana per matrimonio, ma anche con il cuore. Imparai l’italiano con l’aiuto di un dizionario e dei giornali, di notte.
Ho capito come è duro essere emigrante! Andavo alle sedute del comune e aiutavo degli operai peruviani per farsi sindacare(?) perchè i loro datori di lavoro (padroni) li sfruttavano. Erano grandi lavoratori. Facevo la traduttrice ad delle vedove, i cui mariti lavoravano nella miniera di carbone a Marcinella. (dove morirono tanti italiani nella sciagura). Che guerra di carta per avere quei pochi soldi a cui avevano diritto. Festeggiammo con una pizza! Aiutavo anche degli scolari a fare i compiti di francese o tedesco. Spero che io abbia lasciato un buon ricordo nel paesino dove era nato il mio amato marito. La gente mi chiamava „l’Emma la svizzera“. Cercate di stare bene.
Distinti Saluti
Emma Franzetti-Bessire