Dopo anni in cui abbiamo parlato di energie rinnovabili e sono stati raggiunti importanti progressi, è sempre più chiaro che dobbiamo iniziare a preoccuparci anche dell’alimentazione
Secondo l’Onu nel 2050 la popolazione mondiale aumenterà a nove miliardi di persone, secondo diverse previsioni, sempre più persone vorrebbero mangiare più carne, nello stesso tempo però sono vengono estesi i terreni coltivabili. È anche per questo che durante l’Expo a Milano le 150 nazioni tratteranno l’argomento che riguarda come si nutrirà la popolazione in futuro. Ci sono diversi studi, ricercatori e organizzazioni che si impegnano per trovare soluzioni alternative all’alimentazione come la conosciamo oggi. Non è una novità, per alcune zone è una pratica quotidiana, ma ancora in occidente non è molto diffusa la consumazione di insetti.
Gli insetti
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura FAO consiglia infatti la consumazione di insetti per lottare contro la fame nel mondo. Esemplari come le cavallette, per esempio, sono pieni di proteine e contengono molte vitamine, minerali e microelementi. Al giornale Welt la ricercatrice Hanni Rützler ha dichiarato che la consumazione di formiche o cavallette in Europa rimarranno molto probabilmente una “rarità”, ma “anche qui può avere successo la farina, contenente parti invisibili e ricchi di proteine di insetti, per fare il pane o polpette”.
Le meduse come cibo
La carenza di molte specie di pesce sta causando il prolificare delle meduse che si trovano a fronteggiare sempre meno predatori naturali (dai tonni alle tartarughe) e si moltiplicano senza ostacoli. La consistenza, simile a quella del polpo, l’intingolo saporito, come quello delle vongole ed è commestibile, naturalmente, nonostante si tratti di una medusa orticante. Basta ripulire la medusa dai tentacoli e tenere il cappello, detto ‘ombrella’, del tutto innocuo. A confermarlo le analisi effettuate da Silvano Focardi, docente di ecologia dell’Università di Siena, che ha dato il via libera al consumo di medusa aggiungendo che si tratta di un alimento proteico e ricco di collagene. Gennaro Esposito dell’associazione Marevivo all’Adnkronos ha detto: “invece di buttarle via, le meduse possono diventare un piatto prelibato nutrendo gli uomini e tutelando il mare”.
Carne artificiale
Lo scienziato olandese Mark Post, per produrre carne, è partito da cellule staminali prelevate da un manzo, fatte poi moltiplicare e crescere in un liquido di coltura e infine spinte a evolversi in tessuto muscolare. Il processo è durato tre mesi, poi ha presentato a Londra il primo hamburger realizzato grazie alle cellule staminali di una mucca, sviluppate in vitro fino ad ottenere i 140 grammi di manzo.
Su Trends in Biotechnology, Cor van der Weele, dell’Università olandese di Wageningen, prefigura un futuro in cui proteine proverranno da diverse fonti vegetali e animali, ma ricorda anche che la carne ottenuta per esempio in mezzi di coltura contenenti alghe sarebbe assai più onerosa per l’ambiente di quella allevata.
Le alghe
Sul sito dell’Expo Magazine si parla anche del cibo del futuro, tra questo ci sarebbero anche le alghe: “Nel futuro le alghe saranno dunque favorite. Già oggi tuttavia, come sarà ampiamente mostrato a Expo Milano 2015, le alghe verdi, rosse e brune sono coltivate o usate come cibo per l’uomo e per gli animali, più di quanto supponiamo. Dalle rodofite si estrae l’agar-agar, ottima alternativa vegetale alla colla di pesce per gelificare e addensare, eccipiente nei preparati farmaceutici e terreno di coltura microbiologica. Da molte specie si estraggono gli alginati, usati ampiamente nell’industria alimentare come addensanti ed emulsionanti. Caratterizzate da un modesto apporto proteico, dall’assenza di grassi ma soprattutto dall’elevato contenuto di oligoelementi, in particolare calcio, ferro e fosforo, sotto il profilo nutrizionale potremmo considerarle delle vere e verdure di mare. Il calcio è indicato per l’osteoporosi e gli oligominerali come lo iodio sono preziosi per contrastare i disturbi alla tiroide. Dispongono anche di vitamine, prima di tutto la B12 – essenziale per l’organismo – che nel mondo vegetale terrestre è irreperibile”.