A Cannes trionfano i francesi!
Tante aspettative e grande delusione: questo può essere il sunto definitivo di questa 68a edizione del Festival di Cannes, Almeno per noi italiani.
Il trio italiano di cinema d’autore scelto per gareggiare a Cannes è di tutto rispetto e sicuramente meritevole di grande attenzione nell’ambiente del grande cinema, ma nonostante i grandi applausi e i commenti positivi ricevuti dalla critica, non è riuscita ad aggiudicarsi nessun premio. Il racconto dei racconti – Tale of tales di Matteo Garrone, Mia madre di Nanni Moretti e Youth – La giovinezza di Paolo Sorrentino, terminano la loro avventura a Cannes con un po’ di amaro in bocca e a mani vuote se non rispettivamente 7, 10 e 15 minuti di applausi alla proiezione, per non parlare dei commenti positivi della critica, soprattutto per Mia madre di Moretti. “Non avevamo premi per tutti” giustificano l’esclusione degli italiani dai premiati Ethan e Joel Coen, i fratelli presidenti di giuria, che però hanno riservato ben tre premi importanti a film francesi, tra cui la Palma d’oro del 68° Festival di Cannes che è andata a Dheepan del 63enne regista parigino Jacques Audiard, lo stesso che nel 2009 vinse il Gran Prix per Il profeta, la storia del francese di origini arabe che trascorre sei anni di carcere che lo trasformeranno completamente. Il film vincitore questa volta narra la storia di un rifugiato dallo Sri Lanka che si ritrova nel cuore di una pericolosa banliue parigina. Un tema attuale, si può dire, anche se il regista francese tiene a precisare che il suo “non è un film politico”. Gli altri film francesi che hanno ritirato l’ambito premio sono stati ‘La Loi du Marché’ di Stephane Brizé per il Miglior attore andato a Vincent Lindon; e ‘Mon Roi’ di Maiwenn per la Migliore attrice, andato a Emmanuelle Bercot in ex equo con Rooney Mara per ‘Carol’ di Todd Haynes. Come mai queste scelte e soprattutto l’esclusione dei tre film italiani che fino alla fine hanno destato grandi complimenti?
“Abbiamo tenuto conto di tutti i film allo stesso modo e su ogni film abbiamo aperto un dibattito: quello che ci interessava erano i lavori che cambiavano lo spettatore che è in noi”, hanno spiegato i Coen motivando così le loro scelte, si vede che pur destando tanta ammirazione, il tris italiano non è stato in grado di lasciare una forte impronta sullo spettatore, che il cinema italiano sia diventato scontato? I film in gara che dovevano essere giudicati dalla giuria presieduta dai registi e fratelli Coen erano in tutto 19 e fra questi voci insistenti davano per favoriti primo fra tutti il film di Sorrentino e poi anche Carol di Todd Haynese The Assassin di Hou Hsiao-Hsien e Saul Fia (Son of Saul), dell’esordiente ungherese Laszlo Nemes, tutti film che hanno ricevuto un premio, tranne proprio il film italiano. Non poca insoddisfazione in Italia per il flop dei nostri a Cannes, anche se a smorzare un po’ la delusione ci pensa il ministro Dario Franceschini: “Cannes è un grande Festival anche quando gli italiani non vincono. Un dovere essere qui: Francia e Italia sono insieme il cinema europeo” ha commentato il ministro con un tweet scritto alla fine della cerimonia di premiazione del festival.
BOX:
Tutti i vincitori del Festival di Cannes 2015
– Palma d’oro: Jacques Audiard per ‘Dheepan’
– Grand Prix: Laszlo Nemes per ‘Il figlio di Saul’
– Migliore regia: Hou Hsiao-Hsien per ‘The Assassin’
– Migliore sceneggiatura: Michel Franco per ‘Chronic’
– Migliore attrice: ex aequo Rooney Mara per ‘Carol’ di Todd Haynes e Emmanuelle Bercot per ‘Mon Roi’ di Maiwenn
– Migliore attore: Vincent Lindon per ‘La Loi du Marché’ di Stephane Brizé
– Premio della Giuria: ‘The Lobster’ di Yorgos Lanthimos –
– Camera d’or: ‘La tierra y la sombra’ di César Acevedo
– Palma d’oro al cortometraggio: ‘Waves 98’ di Ely Dagher
FOTO:
vincitore
Dheepan, Jacques Audiard
Tre italiani:
Garrone, Sorrentino, Moretti