Alcuni Dinosauri dell’Associazionismo italiano in Svizzera vedono all’orizzonte la cerimonia funebre del Comites e del CGIE. Ormai, consci dell’inutilità degli stessi, sparano a raffica su chi non è stato in grado di renderli utili ai bisogni dei cittadini italiani all’estero.
Strano però che alcuni di questi uccelli del malaugurio, negli ultimi venti anni dimenticano che ne hanno fatto parte integrante, anzi li hanno dipinti a loro piacimento. Oggi gli stessi si indignano, gridano, si agitano e ragliano come gli asini. Il loro grido di dolore è sempre lo stesso, nella loro ripetitività si denota la pochezza di idee, nella loro conclamata onnipotenza si intravede la fine di quell’associazionismo ormai becero, mediocre e a volte inutile, con il solito disco che intona sempre la stessa nota: “Tutta colpa del governo Berlusconi che iniziò i tagli in materia di emigrazione”.
Ebbene cari lettori lo ripeto per l’ennesima volta, provando a scriverlo in maiuscolo, che i tagli contro gli italiani all’estero iniziarono con il governo Prodi, FINANZIARIA 2007, LEGGE 27 DICEMBRE 2006 N. 269 LETTERA G…. Sperando che il carattere maiuscolo della citazione non faccia più dire baggianate ai Dinosauri dei PATRONATI, dei SINDACATI e dei PARTITI della sinistra. Obiettivamente parlando, bisogna dire che in queste grida di disperazione c’è un fondo di verità, quale? Mi spiego o cerco di farlo.
Oltre 20 anni or sono anche io feci parte del COMITES di Zurigo e ricordo che l’allora presidente era il sig. Alban, oggi dopo un ventennio noto che il presidente è lo stesso. Sia chiaro nulla di personale nei confronti dell’attuale presidente ma, cercando di essere realistici, come possiamo pensare di attuare un cambiamento generazionale se al centro dell’attenzione ci sono sempre i soliti noti? Ironia della sorte, a gridare allo scandalo, sono proprio quei Dinosauri che con quelli attuali hanno avuto un morboso “feeling” associativo. Anche a notte fonda, si vede la lotta interna, la cosiddetta “GUERRA DEGLI ADDETTI AI LAVORI”.
Adesso i cittadini dovrebbero fare due conti e capire che non è l’organismo in sé a poter risolvere i problemi degli italiani all’estero, bensì chi lo compone. E se fino ad oggi i nostri problemi sono rimasti gli stessi, allora significa che qualcuno dovrebbe godersi tranquillamente la pensione….
Franco Giorno