I rischi per la nostra salute dovuti ad uno stile di vita sedentario sono molteplici, ma semplici misure quotidiane, come alzarsi regolarmente e lavorare alla scrivania in parte in piedi, permettono di ridurre sensibilmente i danni
Quante volte ci è stato detto che l’attività fisica ci fa bene alla salute? Ma soprattutto quante volte ci hanno detto che la vita sedentaria fa male alla nostra salute? Tante volte, ma nessuno chi ha mai specificato quali sono i danni che una vita sedentaria e priva di attività fisica comporta, e non sono mica pochi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che l’inattività fisica è associata ogni anno a 3,2 milioni di morti nel mondo. Tutta colpa di una vita poco attiva e dedita alla sedentarietà, un problema che riguarda anche la Svizzera, a causa soprattutto dello stile di vita che la quotidianità e i confort ci impongono.
Secondo uno studio pubblicato dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), le persone d’età compresa tra i 15 e i 74 anni restano sedute in media 4-5 ore al giorno, mentre un sesto raggiunge addirittura una media di oltre 8,5 ore al giorno rischiando ripercussioni negative su tutto il corpo. Il nostro stile di vita è in ampia misura sedentario. Durante i pasti, sui mezzi pubblici o in auto, al lavoro, davanti alla televisione o con gli amici, passiamo molto tempo seduti. Il numero d’ore trascorse in posizione seduta dipende dall’attività professionale. Non sorprende, quindi, che i quadri e gli impiegati che lavorano in un ufficio passino più tempo seduti rispetto alle persone che svolgono un’attività manuale o alle casalinghe. Anche l’età riveste un ruolo importante: più si avanza con gli anni, meno si resta seduti. Lo studio, che si basa sui dati del 2011 e sull’Indagine sulla salute in Svizzera 2012 dell’Ufficio federale di statistica (UST), sottolinea un fattore importante: le persone che restano sedute per più di 8,5 ore al giorno seguono comunque, nella maggior parte dei casi, le raccomandazioni di 2,5 ore di attività fisica moderata alla settimana che però non risulta sufficiente a compensare da sola gli effetti negativi di uno stile di vita sedentario. Le indagini più recenti mostrano che l’interruzione regolare di un’attività prolungata in posizione seduta è importante per la salute e completa idealmente l’attività fisica nel tempo libero. Alzarsi regolarmente e alternare il lavoro da seduti e in piedi, grazie per esempio a un tavolino rialzabile, ha effetti benefici immediati.
Muoversi permette non soltanto di potenziare la muscolatura, ma anche di rafforzare le ossa, le articolazioni, gli organi e il sistema immunitario. Inoltre la memoria e la capacità di apprendimento aumentano. Nel quadro del Programma nazionale alimentazione e attività fisica (PNAAF), l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e i suoi partner si impegnano a promuovere l’attività fisica nel quotidiano e a ridurre il tempo trascorso in posizione seduta, adottando diverse misure. Nell’ambito della promozione della salute in azienda, i datori di lavoro possono per esempio contribuire affinché il personale pratichi regolarmente attività fisica. Tra i consigli dedicati a chi svolge un lavoro da scrivania c’è l’interruzione ogni 4 ore con una pausa di 25 minuti per passeggiare, camminare o fare degli esercizi di stretching, fare delle piccole pause concentrandosi di più sul corpo e controllando il ritmo della respirazione a mo’ di meditazione. È sempre bene usare i piccoli accorgimenti come, evitare l’ascensore, raggiungere il posto di lavoro a piedi, magari scendere una o due fermate prima della nostra non potrà che giovarci. Con il sostegno dei tre Uffici federali della sanità pubblica, dello sport e dell’energia, la radiotelevisione svizzera tedesca SRF ha organizzato dall’8 al 12 giugno una settimana d’azione per incoraggiare la popolazione a muoversi di più nel quotidiano e mostrare il piacere e il benessere che possono derivare dall’attività fisica. Intitolata «SRF bewegt», la settimana ha affrontato il tema dell’attività fisica sotto diversi aspetti. L’applicazione «SRF bewegt», sviluppata dal Politecnico federale di Zurigo, registra e converte in metri i movimenti effettuati da ogni partecipante andando a piedi, in bicicletta o facendo i lavori domestici.
I danni di una vita sedentaria:
Rovina la postura, causa torcicollo, dolori alle spalle e alla schiena. Può portare a cifosi, lordosi, causare ernie al disco e altri problemi alla spina dorsale.
Atrofizza i muscoli. Le fasce muscolari utilizzate per mantenere la postura eretta si indeboliscono, accorciano e perdono in tonicità. Indebolisce le ossa.
Rallenta il metabolismo. I grassi che dovrebbero essere utilizzati per produrre energia si trasformano in tessuto adiposo. Si mette su peso, e si va incontro a un maggiore rischio di diabete e malattie cardiovascolari. Troppe ore seduti possono portare a forme di insulinoresistenza. Una ridotta sensibilità all’insulina può portare all’insorgenza di diabete di tipo 2, soprattutto – dicono gli studi – nelle donne. Inoltre porta anche a un eccesso di proteina C-reattiva, associata agli stati infiammatori e al rischio di sviluppare alcuni tipi di cancro Problemi cardiaci. Chi sta troppo tempo seduto ha il 125% di possibilità di contrarre malattie cardiovascolari. Problemi di circolazione e conseguenze come vene varicose, tromboflebiti, oltre a un maggiore rischio di coaguli nel sangue. Ritenzione idrica e problemi di circolazione contribuiscono ad aumentare il rischio di sindrome delle apnee notturne. Per gli over 60 che trascorrono seduti anche 9 ore al giorno aumenta il rischio di invalidità e si va incontro al rischio particolarmente alto di sviluppare difficoltà in quelle considerate normali attività quotidiane come vestirsi, alimentarsi, gestire l’igiene personale, camminare, fare le scale.