Nuovi documenti ottenuti da WikiLeaks forniscono la prova definitiva che la Nsa teneva sotto controllo le conversazioni telefoniche della cancelliera tedesca Angela Merkel nel 2011 e anche quelle di altri quattro ministri tedeschi. “È la prova che mancava”, scrive il quotidiano francese Liberation, “quella che attesta che l’Agenzia nazionale per la sicurezza americana (NSA) ha senza dubbio spiato le comunicazioni telefoniche di Angela Merkel”. Il 12 giugno scorso, la procura federale di Karlsruhe aveva archiviato l’inchiesta, aperta nel giugno 2014, sulle presunte intercettazioni sul cellulare della cancelliera tedesca, sostenendo che le accuse non potevano “essere dimostrate legalmente nel quadro di una procedura penale”.
Ma i documenti che pubblicati da WikiLeaks con alcuni media europei, fra cui Libération, Mediapart e la Süddeutsche Zeitung, potrebbero far riprendere quelle carte e riaccendere la tensione tra la Germania e il suo alleato americano. Riguardano tanto Merkel che il suo consigliere agli affari europei Nikolaus Meyer-Landrut, nonché quattro ministri tedeschi e l’intera Banca centrale europea, le cui linee telefoniche erano nel mirino.
Askanews