A punteggio pieno Torino, Sassuolo, Chievo, Palermo, la nuova Roma va, allarme Juventus a quota zero, l’Inter in extremis a Carpi, vincono Atalanta e Genoa, senza punti le neopromosse
Il calendario ha proposto già alla seconda giornata la sfida Roma-Juventus, che nelle ultime stagioni è stata quella per lo scudetto. Presto per essere decisiva, ma è già indicativa per il prosieguo. La nuova Roma di Dzeko fa sognare dominando una Juventus, che è parsa la pallida copia della squadra campione in carica. Ha cambiato decisamente volto la squadra del dopo Totti (ancora 90’ in panchina) impostata da Garcia, ora più compatta, coraggiosa e capace di esprimere un calcio non solo bello ma concreto. La Roma vince la sfida a centrocampo e quando la manovra sfocia a centro area, trova Dzeko implacabile centravanti e anima del progetto Roma. Unico neo la paura nel finale di essere raggiunta, che spesso è costata punti. La gestione del risultato dovrà essere migliorata. Nella corsa scudetto i giallorossi volano a +4 un vantaggio fondamentale anche sotto il profilo psicologico. La Juventus è in crisi di personalità, dimostrato nell’atteggiamento difensivo e lasciando l’iniziativa alla Roma. Certo nulla è deciso ma Allegri appare in difficoltà nella costruzione della nuova squadra. Solo negli ultimi dieci minuti la squadra ha corrisposto alla vera Juventus, quando stava per agguantare un clamoroso pareggio. È da lì che bisogna scacciare i dubbi e ritrovarsi. Nel l’ultimo giorno di mercato arriva il trequartista la Juventus ha piegato sul brasiliano Hernanes, dopo aver inseguito a lungo Draxler.
La vetta per l’Inter era prevedibile dopo due giornate. Avversari abbordabili, che però hanno fato soffrire i nerazzurri che solo nel finale hanno agguantato la vittoria. Anche a Carpi è stato Jovetic a decidere. La squadra di Mancini traballa in alcune fasi della gara e non convince del tutto, ma è efficace e pragmatica nel concretizzare le occasioni. L’Inter è l’unica tra le grandi senza passo falso e le ultime mosse di mercato hanno portato agli acquisti di Perisic, Ljajic, Felipe Melo e Telles. La vetta è un vantaggio psicologico per lavorare con serenità e inserire i nuovi che debutteranno nel derby con il Milan dopo la pausa della nazionale. Il Carpi è in crescita rispetto alla prima giornata e ha sfiorato la conquista del primo punto in A. In testa ci sono anche quattro squadre inattese. Il Sassuolo è una piacevole sorpresa, anche se l’obiettivo degli emiliani resta la salvezza. La seconda vittoria arriva a Bologna, grazie al gol di Floro Flores ed è meritata. Nel derby emiliano il Sassuolo è apparso squadra più organizzata nella manovra e più efficace. Il Bologna non ha trovato ancora l’assetto giusto nonostante gli esordi di Destro e Donsah e per la squadra si profila un’intesa lotta fino alla fine per evitare la retrocessione. Il Palermo si porta a casa tre punti con grande sacrificio rovinando la festa all’Udinese che ha inaugurato il nuovo stadio. La squadra siciliana ha un’altra identità e ora gioca un calcio molto pratico: due gol e sei punti. L’Udinese non ripete la prestazione contro la Juventus e sorpresa dal vantaggio di Rugoni dopo otto minuti, non riesce a recuperare nonostante attacchi per il resto della partita. Tiene la difesa del Palermo intorno al portiere Sorrentino che ha salvato il risultato.
Con grande pragmatismo il Torino s’impone sulla Fiorentina, che rispetto alla prima gara si è ridimensionata. Gara dai due volti. I viola in vantaggio con Alonso danno l’impressione di gestire, ma non hanno personalità per chiudere l’incontro quando il Torino era in difficoltà. Nella ripresa i granata cambiano atteggiamento, alzano il ritmo, si dispongono meglio in campo e ribaltano il risultato in due minuti. Sorpresa dal Torino, la squadra di Sousa si sfalda davanti all’aggressività e la convinzione dell’avversario. La Fiorentina fa un passo indietro e dovrà meditare su un gioco senza idee e un atteggiamento sbagliato. Di buono per la Fiorentina c’è solo il ritorno in campo di Giuseppe Rossi, mentre per il Torino la gioia per il primato e il +6 sulla Juventus. Il Chievo con l’obiettivo salvezza dimostra già la mentalità e l’atteggiamento giusti per raggiungerla. La seconda vittoria è netta: un poker alla Lazio traumatizzata ancora dall’eliminazione dalla Champions League. I veneti sono stati travolgenti per tutta la gara, giocando con lo spirito giusto come se il risultato fosse sempre in bilico. È stata una prestazione solida e spettacolare premiata dalla doppietta di Paloschi e dai gol di Meggiorini e Birsa. È implosa invece la Lazio rispetto alla scorsa stagione e Pioli dovrà risistemare i cocci con gli stessi giocatori, perché il mercato non ha colmato le lacune.
Arriva la prima vittoria del Milan targato Mihajlovic dopo una gara sofferta contro un Empoli messo bene in campo, che per un’ora ha dominato la gara. In confronto alla scorsa stagione non è cambiato nulla sul piano del gioco. L’unica certezza è la coppia d’attacco Bacca-Luiz Adriano, autori dei due gol. E se la difesa a tratti regge, a preoccupare maggiormente è il centrocampo. In questo reparto il nuovo allenatore dovrà trovare un assetto in grado di inventare gioco, ma mancano i giocatori con queste caratteristiche. Positivo invece l’Empoli, che non meritava la sconfitta. I toscani sono stati propositi e hanno imposto il loro gioco veloce, pagando però gli errori sotto porta e alla distanza, la stanchezza. Bene gli applausi, ma per la salvezza servono punti. Da seguire il centrocampista Diousse, 17 anni di gran lunga il migliore in campo. Già mini crisi per il Napoli, fermato dalla Sampdoria al San Paolo. Non basta un ritrovato Higuain (doppietta) alla squadra di Sarri (fischiata) per la prima vittoria. I partenopei durano un tempo, poi subiscono la reazione dei genovesi che pareggiano in tre minuti con Eder. Nel primo tempo il Napoli fa vedere il meglio del suo repertorio dominando l’avversario con un gioco avvolgente e offensivo. Nella ripresa riaffiorano i fantasmi dei limiti che da anni condizionano il Napoli: i cali mentali e di tensione. Il pari non rallegra ed è già tensione fra tifosi e presidente, reo di non avere rinforzato la squadra per raggiungere il salto di qualità. L’ultimo colpo è Soriano proprio dalla Sampdoria. Va invece la Sampdoria di Zenga, dopo le incertezza estive, alle quali sembra avere trovato rimedio. L’allenatore potrà contare su Eder per il resto della stagione, attaccante richiestissimo.
Archiviata la sfortunata sconfitta di Palermo, il Genoa centra la vittoria con merito contro un Verona che resiste solo un tempo. Ancora in formazione rimaneggiata, i liguri giocano con grande intensità e determinazione, decidendo nella ripresa con i gol di Pavoletti e Gakpè. La sosta di campionato arriva al momento giusto per la squadra di Gasperini che avrà il tempo di recuperare alcuni giocatori e sperare nell’ultimo giorno di mercato per amalgamare al meglio una squadra già competitiva. Passo indietro del Verona, inesistente in attacco e incapace di reggere l’intensità del Genoa. Tutto facile per l’Atalanta che ha dominato la neopromossa Frosinone senza mettere mai in dubbio il risultato. Un gol per tempo basta a conquistare la prima vittoria e mettere il primo sigillo nella lotta salvezza. Il Frosinone invece è rimandato, dopo l’impatto difficilissimo con la massima categoria, a partite più alla sua portata.
2° Giornata
Bologna-Sassuolo 0-1, Milan-Empoli 2-1, Roma-Juventus 2-1, Atalanta-Frosinone 2-0, Chievo-Lazio 4-0
Carpi-Inter 1-2, Genoa-Verona 2-0, Napoli-Sampdoria 2-2, Torino-Fiorentina 3-1, Udinese-Palermo 0-1
Classifica
Chievo, Inter, Torino, Sassuolo e Palermo 6; Roma e Sampdoria 4; Atalanta, Fiorentina, Genoa, Lazio, Milan, Udinese 3; Verona e Napoli 1; Bologna, Carpi, Empoli, Frosinone e Juventus 0