Trovare lavoro era facile, trovare una casa quasi impossibile! La vita e le esperienze delle donne italiane a Winterthur tra il 1960 e il 1970
Immigrare in Svizzera non è sempre stato come oggi, la Denkmalpflege di Winterthur in collaborazione con l’Associazione Frauenstadtrundgang offre una visuale approfondita su come vivevano le donne italiane nella città di Winterthur nella seconda metà del ‘900, su come si svolgeva la loro vita quotidiana, privata, professionale e quali erano i loro problemi e le loro preoccupazioni.
Intervista a Regina Speiser e Jeannine Stauffer dell’Associazione Frauenstadtrundgang…
Cosa ha spinto ad organizzare la visita guidata “Patria estranea: donne italiane a Winterthur 1960-1970”?
Le giornate europee del Patrimonio vengono organizzate dalla Denkmalpflege della città di Winterthur e quest’anno il motto è “scambio-effetto” (“Austausch – Einfluss”). Durante le numerose visite guidate nelle giornate tra il 9 e il 12 settembre i visitatori potranno scoprire come fattori estranei hanno avuto ripercussioni nella cultura della città. Lavoratori e lavoratrici stranieri hanno lasciato le loro impronte su Winterthur.
Appassionate storiche dell’Associazione Frauenstadt-rundgang Winterthur dopo aver effettuato le loro ricerche, hanno organizzato una visita guidata della durata di circa due ore, focalizzandosi in maniera particolare agli anni 1960-1970, durante la quale sarà mostrato come vivevano gli italiani nella Winterthur di allora e come i cittadini di Winterthur hanno reagito a tutte le novità che ne sono derivate.
Come si svolgerà la visita guidata? Quali sono i punti o i luoghi chiave dell’evento?
Una parte importante della visita guidata sono colloqui “Oral History” con donne italiane immigrate negli anni ‘60 a Winterthur. Tre donne dell’Associazione Frauenstadtrundgang condurranno i visitatori dalla stazione centrale fino al cuore del quartiere Neuwiesen. Questo quartiere non era un quartiere solo italiano – a Winterthur un quartiere del genere non è mai esistito – ma avevano sede la ditta Sulzer e una fabbrica di tessili, ovvero due importanti datori di lavoro per i lavoratori stranieri. Le tre donne condurranno il pubblico attraverso nove punti diversi, raccontando, citando e facendo parlare donne italiane, il tutto sarà accompagnato da musica e immagini. Mostreranno perché diverse donne italiane hanno scelto di venire a Winterthur, come hanno vissuto l’arrivo, come si sono svolti i loro primi passi, come e dove hanno trovato lavoro e come sono riusciti a conciliare famiglia e lavoro.
Qual era la situazione delle donne italiane a Winterthur tra il 1960 e il 1970? Quali erano i loro problemi o preoccupazioni principali?
Trovare lavoro allora era facile, trovare un appartamento adatto però quasi impossibile. La vita quotidiana era nuova e tante regole sconosciute diventavano ostacoli, le note specialità italiane erano difficili da trovare, la famiglia era molto lontana o il ricongiungimento famigliare era possibile solo dopo tre anni.
E poi il tempo spesso scostante, come anche le reazioni del popolo: erano i tempi dell’iniziativa di Schwarzenbach che chiedeva una limitazione radicale delle forze di lavoro straniere.
Quali aspetti della vita delle italiane a Winterthur saranno messe in risalto?
Saranno mostrati vari aspetti delle diverse vite delle donne, per fare un esempio mostreremo come svolgevano il proprio lavoro le manovratrici delle gru presso la ditta Sulzer, dove trascorrevano il loro tempo libero o dove potevano incontrare i loro futuri mariti.
[email protected]
Foto: Sulzerareal.ch
Visita guidata
“Fremde Heimat: Italienerinnen in Winterthur 1960-1970”
Rathaus Winterthur, Marktgasse 20
12.09.15, ore 10.30-12.30
I posti sono limitati, annunciarsi presso [email protected] entro l’11.09.15