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22 November 2024
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Il Senato contro l’IMU-Diario e considerazioni

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Il 17 settembre sono state consegnate alla Vice Presidente del Senato Valeria Fedeli le oltre 23 mila firme della nostra petizione contro l’IMU sulla prima casa degli italiani all’estero

Cari lettori de la Pagina, cari connazionali residenti all’estero, cari amici internauti, noi del Comitato Promotore “AIS – Associazioni Italiane in Svizzera”, vogliamo ringraziarvi per aver sostenuto la nostra petizione contro l’IMU sulle prime case degli italiani all’estero e informarvi che giovedì 17 settembre, alle ore 8.30, siamo stati ricevuti a Palazzo Madama dalla Vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli, a cui abbiamo consegnato le 23.517 firme raccolte. All’incontro ha partecipato anche il Senatore Antonio Razzi che, pur essendo stato eletto in Abruzzo, non si è dimenticato della collettività italiana oltreconfine.


Ad ogni buon fine, vorremmo far presente che coloro che si sono recati a Roma, il sottoscritto e Santo Salamone (per il settimanale “La Pagina”), lo hanno fatto a spese proprie, a differenza dei parlamentari della Circoscrizione estero che di questa vicenda si sono dimostrati poco interessati, percependo però uno stipendio che li dovrebbe incentivare ad interessarsi un pochino di più.DSC_0011
Scritto questo, ciò che realmente importa è che il governo e tutte le forze politiche del nostro Parlamento tolgano questa tassa ingiusta e incostituzionale sulle prime case degli italiani all’estero. …
Mercoledì sera siamo partiti, insieme all’amico Santo Salamone, da Zurigo alla volta di Roma, per essere all’indomani puntuali all’incontro con la Vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli a Palazzo Madama.
Il mattino dopo, usciti per la colazione, ciò che colpiva di Roma a quell’ora (verso le sette e mezza), era di trovarla quasi vuota e silente se paragonata a Napoli, dove ho vissuto per alcuni anni.
Era la prima volta che mettevo piede in Senato, un luogo che ho visto solo in televisione. Lasciato un documento di riconoscimento in portineria, abbiamo raggiunto l’Ufficio della Vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli.
Con molto garbo la Senatrice Fedeli ci ha messo subito messi a nostro agio e ci ha chiesto di spiegarle, nei dettagli, la nostra iniziativa contro l’ingiusta tassa dell’IMU sulle prime case degli italiani all’estero.
Dopo un’ora di confronto, la Senatrice, nel congedarci ci ha assicurato tutto il suo impegno per cercare un’intesa parlamentare e poter eliminare questa tassa assurda sulle prime case degli italiani all’estero.
Riflettendoci, a mente fredda, senza falsa modestia possiamo ammettere di aver raggiunto un ottimo risultato, tenendo conto che la petizione è stata snobbata dalle forze politiche dell’emigrazione, in primis il PD locale, subito dopo i patronati e a seguire le associazioni legate sempre all’area di centrosinistra.
Nonostante questo, forti del consenso della collettività italiana, siamo andati avanti con la consapevolezza che la petizione era importante e necessaria per tutti gli italiani residenti all’estero, raggiungendo alla fine un risultato straordinario in solo sei mesi, con le firme raccolte in Svizzera e in altri paesi d’Europa. Il Comitato Promotore ringrazia a tal proposito il settimanale “La Pagina” che ci ha sostenuto in maniera fondamentale.
Lasciato lo studio della Vicepresidente Fedeli, ci siamo soffermati nella sala del “Transatlantico” che immaginavo più lunga e larga. Da lì, dopo un collegamento in diretta su Canale 5, il Senatore Razzi è entrato nell’Aula e noi, come ospiti, siamo andati a sedere in “Tribuna”.
I senatori dibattevano sulla Riforma del Senato. E dai piani alti del Senato abbiamo scorto subito il Presidente Grasso e molti volti noti della politica italiana. Eravamo proprio sopra il gruppo della Lega, dove subito una di loro ha iniziato a contestare e urlare qualcosa. Ma, improvvisamente, indovinate chi ho notato nell’Aula? Il senatore Micheloni, in piedi, da solo vicino ai banchi, nessuno dei colleghi passando lo salutava, lui non salutava nessuno. Appariva come un cane randagio, sguardo fisso e corpo estraneo… Sembrava uno capitato là per caso che si guardava intorno… L’aria di Roma non gli farà bene!
Il caro amico Razzi dopo un po’ ci ha raggiunto e ci siamo fermati di nuovo nel Transatlantico dove il Sen. Razzi ci ha presentato al Sen. Casini e lo ha informato del motivo della nostra presenza. Lasciandoci, ci ha rivelato, scherzando come sempre, che in Italia, attualmente, le persone più importanti sono tre: il Presidente della Repubblica Mattarella, il premier Renzi e il terzo è proprio… Razzi!
A dir la verità, grazie alla presenza del Senatore Razzi, durante la sospensione della seduta si sono avvicinati molti altri senatori di centrodestra e centrosinistra.
Questa è la prova che Razzi è da tutti ben voluto e apprezzato. E ciò rode non poco agli eletti della circoscrizione estero provenienti dalla Svizzera.
Infatti, chi conosce i loro nomi in Italia? Nessuno! D’altra parte, chi non produce niente quale risonanza mediatica pretende? Timbrano solo il cartellino e vanno a scaldare i banchi del Parlamento italiano.
Purtroppo si erano fatte già le 10.30 e dovevamo rientrare in albergo per riprenderci il trolley e riavviarci verso l’aeroporto di Fiumicino.
E così dopo aver salutato Razzi e ringraziato per essersi adoperato a organizzare l’incontro con la Vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli, siamo usciti da Palazzo Madama e abbiamo lascia to Roma con 34 gradi di caldo e siamo ritornati in Svizzera, dove ad aspettarci c’era la pioggia!
Siamo certi che le firme raccolte e consegnate alla Vicepresidente Fedeli, con la quale rimarremo in contatto, possano aiutare a cancellare l’IMU anche sulle prime case degli italiani all’estero, nonostante i nostri Parlamentari della Circoscrizione estero finora abbiano solo dormito ¨sonni profondi”.
Se ciò non si verificasse sarebbe un grave colpo, controproducente tra l’altro, verso la collettività italiana che si sentirebbe tradita nell’orgoglio più grande, quello di sentirsi parte di una nazione che ha deciso di trattarli come mucche da mungere.
E a quel punto molti venderanno a malincuore i loro immobili, costruiti con grande sacrifici da  loro o dai loro padri, ma diventati solo un peso economico. E non  torneranno più da quelle parti, con un grave danno per l’economia di questi comuni con un alto tasso di emigrazione.
Ciò sarebbe intollerabile e un autogol madornale della politica italiana, in particolar modo per colpa di quei 18 parlamentari eletti all’estero che non ci rappresentano minimamente. Dimettersi dall’incarico sarebbe l’unica cosa sensata, ma ciò è utopia e d’altra parte anche loro, come dice Razzi, si fanno i c… loro. Con l’eccezione che Razzi è stato, all’inizio, ingiustamente criticato, ma adesso sono loro ad essere stati smascherati. Il rovescio della medaglia è che lui, nonostante sia stato eletto nella sua regione, l’Abruzzo, si occupa ancora dell’estero.

Gerardo Petta
AIS – Associazioni Italiane in Svizzera

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